Concorso di scrittura mariacostanza22 (Mano nella mano)

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PRIMA DI INIZIARE VOLEVO DAVVERO RINGRAZIARE UNA MIA AMICA, CHE MI HA APPOGGIATO TANTISSIMO NELLA REALIZZAZIONE DI QUESTA STORIA, GRAZIE MIRIAM♥♥ (Bambi37)

Sono le otto e mezza: tra poco inizia lo spettacolo.

Mi affaccio da dietro le quinte per vedere se trovo mia sorella Sarah, spero le piaccia la mia esibizione.

È stata l'unica che mi è sempre stata accanto nel momento del bisogno, quando io volevo coltivare questa passione, dopo la morte di mio padre, sempre.

Spero solo di vincere questa maledetta borsa di studio per la più prestigiosa scuola di ballo di New York, ne sarei felicissima; mentre penso a come sarebbe bello realizzare questo sogno non mi accorgo in tempo dell'arrivo della signorina Lisa: "Stacey, cosa ci fai qui? Torna insieme alle partecipanti" mi rimprovera.

"Scusi signorina, volevo solo dirle che non mi si alza la cerniera del vestito, è sicura di avermi dato la taglia giusta?"

"Stacey, è il vestito che non va bene per te o sei tu che non vai bene per il vestito?" Mi dice puntandomi il dito contro.

"Non lo so signorina, non credo...In questi ultimi mesi sono dimagrita dieci chili proprio come mi aveva consigliato di fare ma non pensavo di doverne perdere altri".

"Quanto sei adesso?" Mi chiede inquisitrice.

"Cinquantatrè chili signorina".

"Hai 17 anni Stacey, vuoi diventare qualcuno o stare a casa senza concludere niente nella vita?"

"Ha ragione signorina, mi scusi. Cercherò di evitare cibi poco sani d'ora in poi".

"Brava ragazza. Adesso vai, tra poco iniziamo"

Mi avvio verso gli spogliatoi, ma sento la sua voce richiamarmi da lontano: "Stacey"

"Sì, signorina?"

"Ricordati quello che ti ho detto: nessuna parola con la tua famiglia sulla tua dieta, sarà il nostro piccolo segreto."

"Sì signorina, non si preoccupi" Mentre faccio ritorno negli spogliatoi un dolore mi preme allo stomaco: sento che il mio corpo non ce la fa più, mi sento come un fiore che non viene mai annaffiato, che appassisce pian piano.

Vado in bagno e apro la prima porta che mi capita, la sensazione che sale dallo stomaco verso il petto. Mi metto in ginocchio davanti al water e tutto esce fuori: ormai non ho più niente nello stomaco, vomito acqua, solo acqua.

Un male alla testa a causa dello sforzo mi fa impazzire e inizio a tossire, tossisco forte e qualcuno bussa alla mia porta.

"C'è qualcuno dentro?" è una voce maschile.

No, non ora.

Raccolgo la poca voce che ho in gola e tento un "No, ti prego va via" ma vengo interrotta da un altro rigurgito subito dopo.

"Apri la porta, hai bisogno d'aiuto?"

"No, ora esco" dico, schiarendomi la gola.

"Inizia lo spettacolo" sento dire da una voce fuori campo.

Inizia lo spettacolo, sto bene, inizia lo spettacolo.

Mi pulisco la bocca con la carta e tiro lo sciacquone, per poi uscire dal bagno.

Davanti alla porta trovo un ragazzo, gli occhi scuri che mi guardano incuriositi. I miei invece vengono catturati subito dai tatuaggi vistosi che marchiano la pelle delle braccia, ma distolgo velocemente lo sguardo. Lo sorpasso, uscendo.

Mano nella manoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora