CAPITOLO 1

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Moriremo tutti. Con tali parole era terminata una spaventosa battaglia, che aveva portato con sé la vita di molte anime innocenti. Alla chiusa di quell'inferno, il popolo dovette riprendere forza e coraggio per poter riportare alla luce un regno privato delle sue bellezze e ridotto in macerie. Erano passati cinque mesi da allora, e molto era cambiato. Poco per volta, gli edifici più importanti vennero ricostruiti e i cittadini dovettero riprendere i propri lavori, anche se con sguardi spenti e tristi. I segni della guerra erano evidenti: delle statue storiche che accoglievano i cittadini stranieri erano rimasti solo alcuni frammenti ed i fiumi avevano perso la loro lucentezza. I meravigliosi prati verdi che accarezzavano i pedi scalzi dei bambini contenti si erano rovinati, mentre gli alberi avevano iniziato a diventare spogli. Era un periodo di oscurità e le festività periodiche del regno avevano lasciato spazio a continui funerali in memoria delle vittime della guerra. C'era chi, poi, aveva deciso di suicidarsi per non vivere una vita senza i suoi cari. Ai cieli limpidi si contrapponevano gli sguardi spenti e scuri dei viandanti o dei commercianti, che adesso vendevano solo oggetti di lutto. C'era bisogno di speranza, essenziale per la vita.

-FINE INTRODUZIONE-

A PALAZZO AXGREEN...

Rosalie: innaffia una piantina posta nel balcone della sua camera che ti venga concessa una lunga vita, amorevole piantina...

Settimio: alza lo sguardo su di lei, posando dei documenti su una superficie che fai? Ti sei messa a parlare con le piante, adesso? Ho sposato una donna colta, non una pazza.

Rosalie: sospira ti avevo detto di non mettere piede nella mia camera. Esci fuori. Subito.

Settimio: si avvicina lentamente a lei non osare più darmi ordini, intesi? Io posso fare ciò che voglio.

Rosalie: lo guarda dritto negli occhi ti ordino di uscire, adesso.

Settimio: le solleva il viso con due mani, accarezzandole le guance sai perché ho deciso di sposarti?

Rosalie: lo guarda male, allontanandosi da lui perché desideravi essere ucciso dalle mie mani fa per andare

Settimio: la segue afferrandole con forza il braccio e tirandola verso di sé ti sbagli. Ti ho sposato perché ti considero una bestiola selvaggia...ed io adoro educare i piccoli animaletti come te sorride maliziosamente

Rosalie: gli dà un ceffone non ti permettere più di considerarmi un animale con cui giocare si scosta e non toccarmi con quelle luride mani.

Settimio: la sbatte violentemente al muro guardandola male chi ti credi di essere, eh? Una donna dovrebbe portare rispetto al proprio marito...dovrebbe anzi venerarlo. Le stringe il collo non parlarmi più in quel modo, intesi? Faresti meglio a chiedere scusa in ginocchio per quello che hai fatto.

Rosalie: cerca di allontanarlo marito, dici? È solo un pezzo di carta a dirlo, e per me non ha alcun valore. Ricorda che sei Re grazie a me, dovresti essere tu a portarmi rispetto!

Settimio: tu...solleva la mano per darle uno schiaffo, ma viene interrotto dall'arrivo di Isaac

Isaac: apre la porta Maestà, avete bisogno di qualc- io...non...

Rosalie: spinge via Settimio e si avvicina ad Isaac ehm...dovrei parlarti, Isaac.

Isaac: s-sì, certo...

Settimio: guarda Isaac che maleducazione! Adesso abbiamo imparato ad entrare senza bussare?

Rosalie: si volta verso Settimio non che tu lo faccia quando entri in camera mia si dilegua insieme ad Isaac.

Nei Rovi del DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora