""Coloro che vivono d'amore, vivono di eterno"

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Erano le prime ore di un assolato pomeriggio di primavera, la temperatura era deliziosa e dalla persiana aperta della camera da letto filtravano i raggi del sole che illuminavano la culla nella quale riposava, nel silenzio più assoluto, il piccolo Lorenzo Daniel.

Danielle non riusciva a staccare gli occhi da quell'angioletto con gli occhi azzurri che le aveva scombussolato la vita, qualche mese prima, in modo così imprevisto e frenetico che, a volte, stentava a credere fosse vero.

Stefania era uscita a fare una passeggiata a piedi con Jeff e Ford, ma sarebbe rincasata poco dopo, insieme dovevano fare una capatina all'atelier per vedere i bozzetti dei loro abiti da sposa.. ancora non realizzava che, di lì a qualche settimana, avrebbe sposato la donna che amava, quella che le aveva dimostrato che l'amore esisteva davvero e che, in nome di quel sentimento, tutto era possibile.

Mentre era intenta a sistemare gli abiti del piccolo, sentiva Stef rincasare, con passo delicato.

Dany le faceva cenno che il bimbo dormiva ed, insieme, ancora una volta, come accadeva spesso, si ritrovavano sulla porta della camera da letto del piccolo, abbracciate, in silenzio, con un sorriso meraviglioso che illuminava i loro volti pieni di gioia e stupore.

Lorenzo Daniel Savre Spampinato.. un dono incredibilmente prezioso che la vita aveva fatto ad entrambe, in un momento certamente difficile ma che pareva superato, brillantemente.

A coronare il loro amore manca veramente solo l'abito bianco.

"Stef preparati che tra poco arriva mamma, ricordi vero che ci aspetta Claire per mostrarci i bozzetti degli abiti da sposa?" la voce di Dany era così amorevole

"Certo che mi ricordo, mica posso dimenticare un appuntamento cosi importante" Stef si avvicinava a Dany, le accarezzava dolcemente il viso, le dava un piccolo bacio sulle labbra, per poi eclissarsi in bagno.

Giunta mamma Savre che prendeva il comando della casa, Dany e Stefania uscivano per raggiungere l'atelier Claire Pettibone Design, nel centro di Los Angeles.

Mentre varcavano la soglia del negozio pieno zeppo di abiti meravigliosi, più o meno tutti sul tono del bianco, le accoglieva Claire, un'artista poliedrica che aveva viaggiato in lungo ed il largo, nel corso della sua vita, alla ricerca delle stoffe più pregiate e delle idee più innovative proprio nel campo degli abiti da sposa

"Buon giorno ragazze, è un piacere vedervi, venite che vi mostro che cosa ho creato per voi!" Claire accompagnava le quasi mogliettine in una stanza dove campeggiavano, sui manichini, due sfavillanti abiti da sposa che avrebbero fatto invidia alla più esigente delle principesse.

"Wow.. ma sono incredibili" Dany era rimasta estasiata, in piedi, appoggiata allo stipite della porta, gli occhi lucidi, mentre cercava il conforto della mano di Stef.

"Contenta che siano di vostro gradimento. Le misure vanno bene, ci sarà qualche ritocco da fare, ma direi che siamo pronti. Per quando è fissato di preciso il lievo evento?" Claire si sistemava davanti alla scrivania per annotare, nella sua agenda, la data esatta

"Tra due settimane Claire, il giorno dieci e mi unisco al pensiero di Danielle.. non ho mai visto delle creazioni così originali e semplici allo stesso tempo, così come ti avevamo chiesto" Stefania aveva stretto la designer in un abbraccio colmo di emozione

"Perfetto, allora vi lascio andare. Sarà mia cura contattarvi qualche giorno prima, per la consegna nel luogo che mi comunicherete"

Mentre Stefania si metteva alla guida dell'auto, Dany le prendeva la mano, stringendola forte tra le sue

"Se solo avessi pensato, qualche tempo fa, che sarei diventata mamma ed avrei sposato l'amore della mia vita, probabilmente mi sarei data un pizzicotto per svegliarmi"

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