#01 - nome . . .❪ ‧₊˚· 🥀❫ — 𝗲𝗱𝗶𝘁𝗵 , 𝗅𝖺 𝖿𝖾𝗅𝗂𝖼𝗂𝗍𝖺' 𝗂𝗇 𝗎𝗇 𝖻𝗈𝗍𝗍𝗂𝗇𝗈 𝖽𝗂 𝗀𝗎𝖾𝗋𝗋𝖺 ｡˚❁ ཻུ۪۪ ₊˚• » Per i tempi nome molto raro, Edith ha un significato d'impatto. Derivante dall'inglese antico "Eadgyð" (composta da ead-, felicità, prosperità, ricchezza, e -guð, guerra), era stato molto popolare tra l'aristocrazia anglosassone fino a -più o meno- il XV secolo, per poi tornare voga verso la fine dell'800, specialmente in Francia e Belgio. A detta di Edith, il bello del suo nome è che ha origine inglese e suono francese, cosa che ritiene la rispecchi. È anche a conoscenza del suo significato ("c'è qualcosa di cui quella ragazza non è conoscenza?" cit. il suo precettore) ma non da ad esso troppo peso, miriadi di nomi hanno un significato che richiami il successo in guerra ed essendo i Talbot una famiglia non particolarmente legata all'argomento è scontato come il nome Edith non sia stato scelto per questo. Un'altra cosa che Edith apprezza particolarmente del suo nome è il suo essere breve, impedendo quindi (o perlomeno riducendo al minimo) possibili nomignoli e/o storpiature varie, cosa che trova piuttosto imbarazzante. Si ritiene abbastanza fortuna a convivere con un nome che apprezza, tanto che non la disturba l'essere chiamata per nome anche da chi non ha confidenza con la nobile, anche se le concessioni si limitano a ciò, non essendo un'amante di coloro che si prendono troppe libertà dopo solo una cena formale passata allo stesso tavolo. Un po' potrebbe essere stata colpa dell'esilio della famiglia per molto tempo, privando Edith della possibilità di frequentare molte persone al di fuori della loro abitazione, soprattutto in chiave formale, disabituandola, o meglio, non abituandola proprio, al sentirsi chiamare per cognome.
#02 - famiglia e backstory . . .❪ ‧₊˚· 🥀❫ — 𝗧𝗮𝗹𝗯𝗼𝘁 , 𝖼𝗈𝗇𝗍𝗂 𝖽𝗂 𝗌𝗁𝗋𝖾𝗐𝗌𝖻𝗎𝗋𝗒 ｡˚❁ ཻུ۪۪ ₊˚•
» Fiera di portare tale cognome, Edith è la secondogenita della temuta casata dei Talbot, esiliata nelle campagne francesi sotto accusa di essere praticanti di magia oscura. La supposizione, in realtà, non era errata, ma -perlomeno Edith e i suoi familiari più stretti- non hanno mai usato tali capacità a scopi nocivi. Al di là di ciò che si può immaginare date le premesse, la vita di Edith è stata una vita felice. Per l'indole solitario della ragazza, una vita in campagna, isolata dal mondo, è stato il miglior modo per passare la propria infanzia. Le rare visite nelle città francesi non erano male, ma Edith ha trascorso i suoi primi anni di vita negli ettari di terreno della loro villa in campagna, o passeggiando per i vicoli silenziosi dei pittoreschi villaggi di periferia. Cresciuta senza etichette e formalità, non si capacità tutt'ora di come possa essere una nobile. Viene istruita sin da piccola da precettori esperti, per poi seguire un secondo programma segreto sostenuto dai suoi genitori, che l'ha portata ad essere un'eccellente pozionista. Dal ritorno in Inghilterra, gli ingranaggi del grande macchinario che è la vita di Edith hanno iniziato a cigolare e rallentarsi, andando a minare la zona di comfort della ragazza. Per il momento la nuova società non la convince, anzi, prova diffidenza e ne è intimidita.
