» Derivante dall'antico gallese "artos" (orso) e "fael" (significato incerto, ma attribuibile a potere), il nome Arthfael è raro persino per i primi anni dell'800. È molto difficile da credere che i marchesi Edavane sapessero il significato del nome che andavano a dare al loro ultimo nascituro, ma nemmeno lo stesso Arthfael ne è a conoscenza. Il motivo di tale nome deriva dal voler creare un'assonanza con il nome del fratello maggiore, Arthur. Infatti i due condividono il prefisso "Arth-". Il ragazzo però non è tipo da dar peso alle cose importanti, figurarsi se lo da a cose futili. In realtà non ha nemmeno un'opinione a riguardo. Non gli da fastidio avere un nome simile a quello del fratello perchè -a detta sua- si abbreviano in modo diverso. Ad Arthfael i nomignoli vari non fanno nè caldo nè freddo, ma avendo un nome abbastanza lungo per comodità in casa finiscono sempre per chiamarlo Arth, per cui le poche volte che lo chiamano per intero teme di essere sgridato. Non concede di essere chiamato per nome a molti esterni, ama essere chiamato marchese Edevane, cosi come le persone che usano con lui un tono referenziale e formale. È infantile e essere messo in una posizione di importanza lo esalta.
#02 - famiglia e backstory. . .❪ ‧₊˚· 🌱❫ — 𝗲𝗱𝗲𝘃𝗮𝗻𝗲 , 𝗆𝖺𝗋𝖼𝗁𝖾𝗌𝗂 𝖽𝗂 𝖼𝖺𝗆𝖺𝗋𝗍𝗁𝖾𝗇 ｡˚❁ ཻུ۪۪ ₊˚•
» Famiglia migliore non poteva capitargli, diciamo che ha avuto fortuna. La mancanza di pregiudizi e costrizioni in casa l'ha portato a vivere una vita serena e libera da qualsiasi dovere nobiliare, con però i vantaggi che la vita d'alta società porta, come il lusso. Trae dal suo status sociale solo il meglio, per tapparsi le orecchie ogni volta che si accenna alla politica o a cose piu "serie". Sebbene in casa spesso gli rinfaccino il suo essere troppo immaturo, ha sempre mantenuto ottimi rapporti con genitori e fratelli, anche perchè le litigate in famiglia più si evitano meglio è. La sua vita non ha mai avuto grossi intoppi, forse per fortuna forse per sfortuna, l'unico cambiamento degno di nota è stato il trasferimento dal Galles a Londra, che li teletrasportati in un'altra realtà fatta di progresso e innovazione. Si trova bene a Londra, anche se le feste dell'alta società sono fin troppo formali.
