Pt. 2

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A distanza di anni quella goffa ragazzina è cresciuta, lottando per ciò a cui teneva davvero. Ha sbagliato, a volte; ma ha cercato anche di rimediare, invano. Ha perso in quasi tutte le occasioni. In alcuni momenti sembrava vedere la luce, invece erano soltanto sporche illusioni dovute alla stanchezza e all'ingenuità. Ha perso ogni volta e, anche l'ultima di queste, è caduta umiliata, col viso rigato dalle lacrime ed un vuoto soffocante tra il cuore e lo stomaco.
Oggi tutto è diverso, ma non tutto è passato. A volte la sentivo e la sento ancora. Non è noia, tristezza, nemmeno stanchezza. Era una sensazione che riaffiora, quasi a farmi ricordare da dove venissi. Venivo da anni difficili, anni scanditi dai più variegati periodi, tutti incredibili fallimenti. Ho risolto meno problemi di quanti ne abbia creati. Cercavo di coinvolgere il meno possibile gli altri. A volte ci riuscivo, altre no. Erano tutti maledettamente convinti di potermi aiutare, di guidarmi verso la salvezza. Inutile dire che non ci siano riusciti. Percorrere il cammino di qualcun altro mi avrebbe solamente confusa di più. Dovevo essere pronta per uscire da quel limbo, dovevo raggiungere la mia pace, dovevo farlo da sola.
In un modo o nell'altro ho ritrovato il punto di partenza dal quale posso iniziare di nuovo. Ad oggi conto gli sbagli come i miei miglior pregi ed i miei punti di forza come le peggiori debolezze.

San ValentineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora