capitolo 3

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Ok ok, so che è da un po' che non posto più nulla ma non ho avuto molto tempo ... adogni modo spero che il capitolo vi piaccia e vi dico già che il prossimo dovrebbe arrivare di qui a breve perchè ho gia idee in mente :) Marlene

P.O.V. Percy

Quando aprii gli occhi mi resi conto di non essere al mio solito posto nella branda senza numero … mi guardai intorno e trovai Cheryl che mi fissava. Inizialmente pensai che arrossisse dal momento che l'ho vista mentre studiava il mio volto, il mio corpo, ma invece, diafana come sempre mi disse : “Ben svegliato ! Ce ne hai messo di tempo ! Io dovevo andare a caccia ma nessuno voleva svegliarti e non si fidavano a lasciarti qui solo …”

“Ma … in che branda sono ?”

“Nella numero 4 … è di tuo gradimento?”

“Ma come … ?”

“Mentre gli altri se ne sono andati io ero fuori ovviamente e sono entrata e ho spostato la roba prima che glia altri si svegliassero”

“E io come sono arrivato ?”

“Ti ci ho portato io no ?”

Non risposi più nulla. Non potevo crederci … tra una settimana avrei saputo chi era il mio genitore divino … non stavo nella pelle.

[La settimana seguente]

P.O.V. Cheryl

Ore 03.27 a.m. vado via dalla capanna e mi avvio verso il centro del campo … poche ore e inizierò le prove e tra una settimana circa saprò chi è mio padre. Già dico padre perchè vado a deduzione : ho un patrigno che mi odia, che io sappia mia madre non è mai stata separata o sposata e poi … questione di istinto.

Prova uno : la caccia alla bandiera. È un gioco divertente ma non tutti i semidei sono portati, facilitati sono i figli di Atena ma anche quelli di Ares poi vengono gli altri. Io non me la cavo … vado abbastanza bene ! Inutile dire che ho battuto quello che è chiaramente un figlio di Atena … non male come prima volta.

Prova due : tiro con l'arco. Ok non sono figlia di Apollo oppure Apollo ha una figlia da buttare : non solo non centro il bersaglio, lo mando pure da altre parti ! Dopo un paio d'ore di tiri non solo sono al punto di partenza, ma devo pure andare a farmi bendare la mano perchè a furia di tendere corde e scagliare (con mire orride) frecce sono piena di piccoli taglietti. Altri invece sono bravi, come Leandro aspirante-figlio-di-Apollo Smith.

Prova tre : volo con i Pegaso. Solo due parole, troppo bello ! Percy non la pensa allo stesso modo anzi tutte le volte che può salta il turno. Con il volo posso dire di essere brava, riesco a farmi capire dal pegaso in questione e la 'crociera' procede bene. Percy ci prova a stare tranquillo, ma sembra una donnola a una convention di cobra !

Prova quattro : abilità marittime, ultima prova. Non so se sia positivo o meno il fatto che qui Percy è un genio : ogni occasione è ovviamente buona per sfottermi. Già, il mare non è il mio elemento, decisamente. Insomma amo nuotare, lo faccio da quando sono piccola, ma al mare c'è sempre stata questa inquietudine di non sapere cosa c'è sotto l'acqua, di essere trasportata al largo dalle onde … non sono mai riuscita ad andare dove l'acqua era alta, ma solo fin dove toccavo. In altre occasioni adorerei l'ironia di Percy, ma ora sono io la donnola alla convention di cobra e non lo reggo. Il mare si sta ingrossando e dobbiamo invertire la rotta prima di finire in mare … dobbiamo muoverci ma siamo in troppi a non riuscire a governare la nave: ci ribaltiamo per colpa di un'onda alta circa 3m. Tutto ciò che segue è molto confuso, come previsto appena finisco in acqua comincio a respirare male e faccio fatica pure a restare a galla. Percy se ne accorge e mi aiuta a raggiungere la riva, una volta arrivati mi chiede :

“Credevo sapessi nuotare … scusa, sarei arrivato prima …”

“Infatti io so nuotare solo che in mare mi paralizzo, e non riesco a stare tranquilla finchè non esco”

“E quando vai in piscina non ti capita ?”

“Meno … le piscine da allenamento no, quelle nei villaggi per le vacanze un po' … più sono profonde e peggio è … ma se c'è tanta gente un po' meno …”

“È sempre stato così ?”

“No, solo da quando ho dodici anni”

“Prima media …”

“Si e allora ?”

“Si comincia a mostrare il lato da semideo”

“A …”

Rientrati al campo Chirone ci fa un annuncio tutt'altro che positivo.

“Dobbiamo anticipare il vostro riconoscimento, gli dei sono già al corrente di questo fatto, per un motivo molto importante, a uno di voi verrà assegnata un'impresa. Non l'assegneremo a caso, ma a quello che sembra il più forte e di regola potrà portarsi due compagni … spero vivamente che li scelga con cura. Ad ogni modo questo sarà un problema del semidio in questione quindi possiamo procedere con i riconoscimenti”

Alla fine prima di cena abbiamo saputo tutti il nostro genitore divino :

Leandro aspirante-figlio-di-Apollo Smith è ovviamente un figlio di Apollo

Percy si è rivelato un figlio di Poseidone

Alec un figlio di Ares (non c'era da stupirsi visto il carattere del padre e quello del ragazzo)

Clayton di Ermes

Electre (contrariamente al suo nome) figlia d'Atena

Nymphodora è figlia di Afrodite

e poi ci sono io … è così complicato … io sono figlia di Ares e fin qui tutto bene, sono la sorella di Alec ma non ci sono problemi … perchè i problemi sono altri : anche Zeus è mio padre anzi lo è più lui di Ares … ecco il vero problema ma non basta. Zeus e fratelli aveva fatto un giuramento (tra l'altro sullo Stige) e avevano giurato di non avere più figli perchè i precedenti avevano causato guerre e problemi specialmente dal compimento dei sedici anni che per me e Percy significherebbe da qui a qualche mese … tutta mia la voglia di sapere chi fosse il mio vero padre è andata a farsi fottere specialmente quando mi volto dal tavolo in cui sono per prendere altro da mangiare e vedo Chirone che mi fissa. Mi avvicino e mi dice quello che le mie orecchie sospettavano di dover udire : l'impresa è mia. Mi dice anche di pensare a chi potrebbero essere i miei due compagni, ma io ho già le idee chiare : Max e Percy.

Finita la cena ne parlo con loro e accettano entrambi, l'indomani dovrò andare ad ascoltare l'oracolo per la profezia. Per fortuna non mi hanno chiesto chi è mio padre … devo prima elaborare io, poi potrò dirlo agli altri.

E l'ultima gloria si pensò fu la morteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora