Nona Notte

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Non sono morta! E per farmi perdonare, vi lascio almeno un capitolo di questa storia :)

Louis se ne sta seduto mentre guarda la televisione con la sua famiglia. Vorrebbe soltanto riavere il suo telefono per poter scrivere ad Harry.
Ha provato a chiamarlo a pranzo. Voleva che saltasse il resto delle lezioni e stare con lui. Si annoia a morte tutto il giorno da solo.
Sospira, frustrato, poi si volta verso la sua sorellina, Daisy, che sta disegnando.
"E' proprio carino," le dice con un sorriso, che la sorella gli restituisce mostrando lo spazio lasciato dal dentino caduto.
"Grazie, Lou!" Cinguetta lei, così Louis scivola dal divano e si siede al suo fianco.
"Posso colorare con te?" Le chiede. La sorella gli passa una matita e Louis si mette a colorare distrattamente. Sta pensando soltanto ad Harry.
Avrà passato una bella giornata a scuola? Liam, Niall e Zayn si saranno seduti con lui in mensa? Avrà sentito anche Harry la sua mancanza?
Il frenetico bussare alla porta di ingresso lo riscuote dalla trance dei suoi pensieri.
"Vado io," annuncia al resto della famiglia, che non lo degna di uno sguardo. Alza gli occhi al cielo e cammina verso la porta.
Quando la apre si ritrova di fronte Anne, furiosa e tremante.
"Stai uscendo con mio figlio?" Urla stringendo i denti. Louis è sotto shock e non sa che rispondere.
"Rispondimi, Louis Tomlinson," gli ordina. Il ragazzo deglutisce rumorosamente, cercando di disfarsi del fastidioso nodo che gli attanaglia la gola.
"Io...ehm...forse?" Balbetta.
Se gli sguardi potessero uccidere, ora sarebbe certamente morto.
"Mamma! Cosa stai facendo?" Sente Harry gridare, e poi lo vede correre attraverso il giardino fino a che non si trovano l'uno davanti all'altro.
"Ti avevo detto di stare lontano da lui, Harry. È un poco di buono," dice Anne al figlio con voce gelida. Harry la guarda con gli occhi sbarrati. Non aveva detto a sua madre della sua relazione con Louis.
"Chi te l'ha detto?" Sussurra, cogliendo lo sguardo scocciato di sua madre.
"La mamma di Nick! Mi ha chiamato per dirmi quanto sia triste suo figlio dopo il litigio. Lui è un così bravo ragazzo, Harry." Mentre parla di Nick la sua voce si fa più dolce e Louis non lo sopporta. Sente la rabbia ribollirgli dentro.
"Nick è solo uno stronzo, e lei perché è a casa mia?" Chiede, grato che la fiducia in se stesso sia tornata.
Anne si volta verso di lui e la sua espressione è di nuovo fredda come l'inverno.
"Sono venuta a dirti di stare lontano da Harry. Lui è buono, mentre tu non sai fare altro che casini. Non lascerò che tu corrompa mio figlio," dice come se stesse sputando veleno.
"Come osi venire a casa mia e parlare così a mio figlio?" Li interrompe Jay, che adesso è in piedi accanto a Louis. Probabilmente l'intera famiglia sta ascoltando quella discussione imbarazzante.
"Come osa lui avvicinarsi ad Harry? Ero stata chiara. Non mi piace tuo figlio."
La rabbia di Louis sta scomparendo e si sente solo mortificato. Abbassa lo sguardo verso il pavimento.
"Mamma, smettila, Louis non è cattivo," prova ad intervenire Harry, ma la madre lo zittisce.
"Non è altro che un bugiardo ed un alcolizzato. Lo vedo tornare a casa ogni weekend ubriaco fradicio. Con chissà quante persone è stato a letto! Non permetterò che tu sia un'altro della sua lista!"
Il viso di Louis torna a scattare verso l'alto. "Suo figlio è l'unica persona sulla mia lista!" Grida, in preda all'emozione, ma se ne pente il secondo successivo. Gli occhi di Anne sono furenti, mentre quelli di Harry sono lividi di disperazione.
Anne fa un passo avanti e lo schiaffeggia in pieno viso.
"Come osi? Come osi corrompere mio figlio? Come osi infrangere le mie regole? Gli devi stare alla larga, Louis! Non sei altro che un problema! Harry è un bravo ragazzo, ed ogni volta che succede qualcosa di brutto, tu sei coinvolto! Non meriti di stare con lui," urla Anne a sua volta.
"Ma che cazzo, mamma? Ha fatto un errore, una volta, ma è cambiato! E io lo amo," grida anche Harry adesso e Louis si sente male vedendo le lacrime bagnargli le guance. Non ci pensa nemmeno quando scatta in avanti e lo stringe fra le braccia. Vuole dargli conforto, vuole che smetta di piangere.
La calda sensazione della mani di Harry che lo stringono a loro volta è troppo breve, perché Anne lo strappa da quell'abbraccio, lasciandolo vuoto e freddo.
"Non lo ami e lui non ti ama, siete solo dei ragazzini. Digli che è finita, Harry, adesso. Non ti permetterò di vederlo mai più."
Louis punta gli occhi blu in quelli verdi del suo ragazzo, pregandolo con sguardo disperato di non dire una cosa simile.
"Harry Edward Styles! Non ti avvicinerai più a lui! Digli che è finita!"
Louis adesso sente anche le proprie lacrime sgorgare dagli occhi senza riuscire a trattenerle.
"Harry, se lo dirai non ti perdonerò," bisbiglia Louis, la voce rotta dal pianto.
Le lacrime di Harry aumentano mentre sposta lo sguardo disperato tra Louis e sua madre.
"Sono tua mamma e farai come dico io," insiste Anne.
"Anne, adesso basta. Non vedi quanto male gli stai facendo?" Interviene di nuovo Jay, ma Anne la ignora completamente.
"Harry," ordina sua madre, ed è in quel momento che il ragazzo crolla.
"È...è finita," sussurra, e sente il cuore spezzarsi quando vede il dolore sul volto di Louis.
"No! Perché? Perché?" Prova Louis, ma Harry adesso evita il suo sguardo. Fa troppo male.
"Bene, e adesso andiamocene. Buonanotte," Anne si congeda, afferrando il braccio del figlio e trascinandolo verso la casa accanto.

"Ti odio! Ti odio! Perché l'hai fatto?" Harry si lascia cadere a terra, "perché l'ho fatto?" Piange disperatamente, prendendosi lo testa fra le mani. Non avrebbe mai dovuto dirlo. Avrebbe dovuto rifiutarsi di fare ciò che sua madre voleva. Dovrebbe essere con Louis adesso.
"Non piangere, tesoro, non piangere. Troverai un altro ragazzo, che ti farà stare meglio di quanto lui abbia mai fatto. Louis non va bene per te," Anne prova a consolarlo, ma è inutile.
"Lo amo, lo amo così tanto. E ho rovinato tutto, ho rovinato tutto quanto soltanto perché tu non fossi arrabbiata con me. Voglio solo lui," Harry non riesce a smettere di piangere, nemmeno quando sua madre lo abbraccia. Solo Louis sa farlo smettere di piangere. Ma Louis non c'è.
Louis è a casa, e piange. Piange fra le braccia di sua madre. Fa quasi fatica a respirare da tanto sono forti i suoi singhiozzi.
"Mi ha lasciato. Mi ha lasciato con così tanta facilità, mamma." Jay lo stringe più forte, accarezzandogli la schiena, lasciando che si sfoghi.
Non può davvero credere a quello che ha fatto Anne. Jay sa benissimo che Anne non approvi i comportamenti di suo figlio, ma non avrebbe mai pensato che potesse cadere così in basso.
Sa anche benissimo di tutte le notti in cui Louis ed Harry si vedono e parlano, nonostante Anne l'abbia proibito loro da molto tempo.
Si ricorda perfettamente di quando erano piccoli, e Louis guardava Harry come se fosse stato lui a mettere la luna su là in cielo. Harry poi gli restituiva lo stesso sguardo, quello sguardo pieno d'amore. Jay sapeva già che si erano innamorati.
Lei ed Anne scherzavano spesso sul giorno del loro futuro matrimonio, ed erano d'accordo su quanto i loro figli fossero davvero perfetti l'uno per l'altro. Beh, almeno Jay lo pensa ancora.
"Mamma, io lo amo," bisbiglia Louis, e sua madre fatica a trattenere le proprie lacrime. Annuisce appena, cercando di nasconderle.
"Lo so, piccolo."
"Non amerò mai nessuno tanto quanto amo Harry. Ma lui mi ha lasciato. Perché? Perché se n'è andato?"
Jay vorrebbe avere una risposta. Ma non ce l'ha proprio, così continua ad abbracciarlo, desiderando poter vedere il suo bel sorriso, e non quelle lacrime disperate.
"Voglio solo lui," mormora Louis. Solo Harry sa farlo smettere di piangere. Ma Harry non c'è. Harry se n'è andato.

Ehm...avevo detto farmi perdonare? Ehm...

Moonlight - Larry Stylinson Highschool AU - traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora