Prendersi il rischio (I)

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Avevo detto a Christian di mettersi una benedetta felpa o un giacchino per uscire all'aperto dato che siamo a dicembre e ci sono 2 gradi quando ce ne sono tanti, ma ovviamente il testone non mi ha dato retta continuando a dire che stava bene, che aveva caldo e che il freddo non lo sentiva.

E ora Christian 'ioilfreddononlosento' Stefanelli è qui con 39.2 di febbre che trema sotto due strati di coperte, il piumone, una maglietta a maniche lunghe e una felpa molto pesante perché ha deliberatamente deciso di non ascoltarmi e ignorare i miei consigli.

Sembra una scena da film, lui aggrovigliato in mezzo a tutte queste coperte che fa spuntare solo una parte dei suoi capelli mentre trema per colpa dei brividi da freddo e io seduto a lato del letto, del mio letto, al suo capezzale che passo la mano tra i suoi ricciolini e gli accarezzo la nuca cercando di dargli un po di calore.

M: "Come stai frate?"

Chiedo al fagotto che ho davanti ma ricevo soltanto un verso simile ad un grugnito e uno sbuffo

M: "Posso fare qualcosa?"

Christian annuisce e si fa più vicino al mio corpo e alla mia mano che gli sta accarezzando i capelli

M: "Allora ti piace eh?" chiedo intenerito

C: "Matti... -mi dice con la voce molto roca- coccole?" dice in maniera telegrafica.

Eh vabbè, come si fa a dire di no ad un Christian con gli occhi lucidi che ti chiede le coccole, facendosi piccolo piccolo accoccolandosi? Semplicemente non si può, o almeno, io non sono in grado di farlo quindi acconsento subito e tirandomelo più vicino oltre che le carezze ai capelli e i massaggi alla cute decido di mettere le mani sotto le coperte per cercare di massaggiargli il collo e le spalle che so che gli fanno sempre male.

Come risposta sento un mugolio molto soddisfatto e un ringraziamento sussurrato a cui rispondo con un bacio tra i capelli

M: "Aspetta che vado a vedere a che punto è il brodo"

Faccio per alzarmi dal letto ma una mano spunta dalle coperte e mi afferra tenendomi fermo

C: "Matti noo"

Mamma mia quanto è tenero

M: "Frate prendo solo il brodo e torno, ci metto un attimo ti giuro"

C. "Uff, va bene ti aspetto" mi risponde imbronciato e mi lascia il braccio

Esco dalla stanza ed è solo affare mio la corsetta imbarazzante che faccio verso la cucina per impiegarci il meno tempo possibile. Appena arrivo in cucina vedo serena e Carola

M: "Ciao ragazze, a che punto siete con il brodo che stavate cucinando?"

C: "Ciao Matti, nell'arco di 5, massimo 10 minuti è tutto pronto. Come sta Chri?'

M: "Grazie mille, Chri insomma... ha brividi di freddo e tutto ma vabhe ci sta ha la febbre, credo sia anche normale no?"

S: "Massi certo, con la febbre cosi alta poi, ci mancherebbe, speriamo si rimetta presto dai"

M: "Si, speriamo, sono un po' preoccupato"

C: "Stai tranquillo bimbo un po' di brodo, di riposo e la presenza di un biondino tanto carino con lui e vedrai che tempo due giorni è come nuovo"

Dopo questa frase Serena scoppia a ridere e io in imbarazzo mi nascondo dietro le mie mani

M. "Che mente contorta che hai Carolina" dico ridendo

S: "Torna dal tuo frate Matti, te lo portiamo noi il brodo, stai tranquillo"

Le ringrazio tutte e due con un sorriso e dopo un saluto torno nella camera verde.

Ovunque sarai saremo noi- MatianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora