Pietro Maximoff pt2

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Parte due

"Bene ragazzi, io vado a dormire, non fate troppo rumore" Natasha mi fa l'occhiolino prima di sculettare fuori dal salotto, dirigendosi verso la sua camera.

Pietro ridacchia passandosi una mano tra i capelli bagnati e si gira verso di me.

"Sai Y/N credo che andrò a farmi una doccia e dovresti cambiarti, non voglio che ti ammali" si avvicina a me e posa un bacio sulla mia testa, avvolgendo le mani attorno al mio viso

"Pietro.." sussurro timidamente facendo scoccare le mie labbra mentre il blu delle sue iridi brilla. "Principessa?" Chiede innocentemente il manzo davanti a me.

"Mi chiedevo se magari.." sussurro, quasi sprofondando dalla vergogna.

"Mhmh?" Alza le sopracciglia aspettando che continui mentre sento il suo bacino premere contro il mio e far comprimeri nostri corpi freddi.

"Ecco ti va di fare la doccia insieme?" dico tutto d'un fiato.

Non aspetta un secondo che le sua braccia muscolose scivolano sulle mie gambe e mi prende in braccio, facendo allacciare le mie cosce attorno a lui.

"Oh sì principessa " bisbiglia attaccandosi alle mie labbra, catturandole in un bacio passionale.

Si incammina mentre le nostre lingue giocano e, nel frattempo, gli sbottono la camicia.

Rompo il bacio e ammiro il suo petto, i muscoli sono incisi a pennello su di lui.

Si avvicina alla porta del bagno e mi attacco al suo collo dove lascio diversi segni violacei, marcando il territorio.

"Tranquilla, sono solo tuo"

Pietro geme e, con un movimento brusco della gamba, apre la porta.

Il suo gesto improvviso mi fa sobbalzare così stringe la presa attorno alle mie natiche per tenermi ferma. Riesco a sentire il calore bollente del suo corpo, premuto al mio mentre cerca di trattenersi dallo spogliarmi all'istante.

"Pietro, fammi scendere" mormoro al suo orecchio e sento un lamento uscire dalle sue labbra.

"No"

"Andiamo, lasciami fare" come mi aspettavo fissa i suoi occhi nei miei e mi fa scendere, molto delicatamente.

Mi posiziono davanti a lui e inizio a spogliarmi.

Li faccio scivolare sulla mia pelle brillante così lentamente e sensualmente che posso vedere il ragazzone davanti a me contrarsi nei pantaloni. Inizio con la maglia, la tolgo rimanendo in reggiseno.

Oscillo leggermente i capelli per farli poggiare sulle mie spalle e noto come, inevitabilmente, il suo sguardo cade sui miei seni.

Passo ai pantaloni e rimango in intimo.

"Oh fa caldo qui o sbaglio?" Esclama Pietro togliendosi completamente la camicia, rivelando le sue meravigliose spalle scolpite.

"Ma siamo a dicembre" mi metto a ridere e accendo l'acqua della doccia, aspettando si riscaldi..

Fuori è buio pesto e l'unica cosa che illumina la stanza, oltre alla luna, è un piccolo led attaccato sopra la finestra del bagno.

Pietro mi guarda confuso ma ammicca subito dopo "Oh, mi stai dicendo che tra poco è Natale quindi?" Si avvicina pericolosamente verso di me ed indietreggio, ritrovandomi però con la schiena contro il muro.

Rabbrivisco al contatto delle piastrelle fredde contro la mia pelle

"Sì, perché?" Le sue mani prendono salda la mia vita e si preme contro di me, facendo aderire il mio corpo contro il suo.

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