Se non facessi una premessa prima di iniziare una storia, certo non sarei me.
Non sono qui per discutere di varie argomentazioni, non sono qui per farvi sproloqui inutili, ma solo per dirvi che ci troviamo alla prima vera e propria stesura di questa storia, che all'inizio era nata come una sorta di "scherzo", ma alla quale ora già tengo.È stata ideata in neanche tre giorni, perché di idee in testa ne ho fin troppe e questa penso meritava di essere messa per iscritto.
Forse perché nella mia testa era la più luminosa, forse perché era la più tranquilla, forse per qualsiasi altro assurdo motivo, ma rispetto ad altre ha avuto la meglio.Non è una storia fatta per chi vuole rimanere a bocca aperta, non è una storia fatta per stupire, perché voglio far uscire il conforto che mi danno questi due, niente di più e niente di meno.
Non vuol dire che sarà noiosa, ma certo non aspettatevi i fuochi d'artificio quando io vi sto' proponendo un tramonto.
Voglio passare a voi tutto ciò che arriva a me pensando a loro, creando magari anche situazioni semplici, non esagerate o contorte.
Non voglio darvi una storia assurda, ma una semplice e che possa piacere in ogni caso.
È una storia banale, ma se il mare fa' commuovere, perché questa non può farlo?
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La banalità del mare || kaebedo
Fanfiction( per la fanart, crediti a @/ifk_dilyakum su twitter! ) "Ed era la cosa piú banale, imbarazzante e assurda del mondo - diamine se lo era -, eppure, tra tutte quelle grida, alle orecchie di Kaeya arrivava solo la risata di Albedo." Nonostante le appa...