Grimauld Place 12, 15 luglio 2021

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Grimauld Place 12, 15 luglio 2021

Era un pomeriggio assolato di luglio, troppo assolato perché i ragazzi trascorressero il tempo fuori, per questo motivo tutta la famiglia Potter, più Ron, Rose e Hugo Weasley, Hermione Granger e Teddy Lupin, si trovavano riuniti nel salotto.

Gli adulti discutevano di faccende importanti, anche se in realtà di importante non aveva nulla una discussione su un certo Seamus Finnegan, che si era sposato da poco con una donna di nome Parvati, ma volevano solo evitare di essere disturbati dai figli; mentre i ragazzi giocavano tranquilli a sparaschiocco, invece Teddy se ne stava rilassato sulla poltrona a leggere un bel libro con una cioccorana in mano.

Ad un certo punto si sente il campanello suonare, facendo girare tutta la famiglia verso la porta.

- vado io.- disse Teddy, sapendo che tanto nessuno di loro si sarebbe schiodato dal suo posto per aprire una misera porta. E oltretutto, la persona che aveva appena suonato la conosceva bene, ed era lì per lui.

Si alzò e si fece spazio tra i ragazzi seduti sul pavimento.

Ad un certo punto, per non spaccare il ginocchio di Lily, fece un passo troppo lungo, sbilanciando il peso e cadendo rovinosamente a terra su un fianco.

Nell'impatto al suolo il suo braccio urtò il piccolo tavolino che stava tra il corridoio e il salotto, facendoglielo cadere addosso.

Ora Teddy si trovava lungo disteso sul pavimento, con un mucchio di macerie che gli coprivano il corpo dal petto fino alle ginocchia.

- tutto apposto... sto bene.-

Tutti si alzarono per aiutare il ragazzo dai capelli verdi per l' imbarazzo a rimettersi in piedi, ma non fecero in tempo a muovere un passo, che si ritrovarono avvolti da una nebbia bianca, che gli impediva di vedere oltre al loro naso.

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Grimauld Place 12, 15 luglio 2021

Quel pomeriggio, come tutti i giorni da più di quarant'anni, si era svolta la riunione dell'ordine della fenice.

La guerra stava dilaniando il mondo magico da molto tempo ormai, quasi nessuno dei presenti si ricordava come fosse la vita prima, come fosse la pace, mentre alcuni degli altri erano nati in mezzo al conflitto, e la tranquillità la potevano solo immaginare.

La casa era la vecchia residenza dei Black, ma ormai apparteneva a Sirius, membro attivo dell'ordine, che aveva deciso di donarla come quartier generale nel 1981, dopo quella notte, la notte che cambiò tutto per lui e i suoi amici: la notte del 31 ottobre 1981.

Era passato molto tempo da quel giorno, eppure Lily se lo ricordava come se fosse stato il giorno prima. Ricordava la sua felicità nel vedere Peter, uno dei loro più cari amici, davanti alla porta. Ricordava l'odore di bruciato e la sua corsa in cucina per evitare di carbonizzare la cena, mentre James e Peter rimanevano in salotto con suo figlio. Ricordava il pianto del bambino e James che veniva in cucina per prendere il biberon. E ricordava il silenzio che seguì al pianto, un silenzio troppo sospetto. Le immagini di lei e suo marito che si precipitavano in salotto, le ricomparvero in mente. Come le parole scritte su quel biglietto, l'unica cosa che trovarono nella stanza. Peter, il loro amico, aveva preso Harry, il loro unico figlio, e lo aveva consegnato a Voldemort. Aveva sacrificato un bambino di poco più di un anno per sopravvivere.

Come avevano potuto fidarsi di un mostro del genere?

Non era solo Lily a chiederselo ogni giorno, ma anche James, suo marito.

L'uomo, così come la donna, non si era mai ripreso del tutto dalla morte del suo adorato primogenito. Certo, avevano avuto Daisy, Max e Corynn, ma niente poteva colmare il vuoto causato dalla perdita di un figlio.

In quella stanza c'erano altri due uomini corrosi dal senso di colpa per la morte del bambino, questi erano Sirius Black e Remus Lupin.

Il primo si dava la colpa per aver proposto ai Potter di nominare Minus come custode segreto, e di non aver accettato lui l'incarico quando questo gli era stato proposto; il secondo invece, si autocommiserava per essere un mostro, o almeno era così che lui si definiva, pensava infatti che se non fosse stato per la sua licantropia e il peso di tale condizione sulla sua persona, avrebbe potuto fare lui da custode segreto per la famiglia.

Ormai ne era passato di tempo, quasi quarant'anni, ma non c'era giorno in cui queste quattro persone non ripensassero a quel lontano 31 ottobre.

Era a questo che stava pensando Lily, mentre osservava Max, Reg, Al e Cory che giocavano scacchi magici.

Come al solito la casa era molto affollata, c'erano i Potter a completo, tutti e cinque i Black, Remus, Nimphadora Tonks, Alastor Moody, i coniugi Paciock con la figlia Myranda, Albus Silente e Fred Weasley, l'ultimo rimasto dei sette fratelli Weasley.

La riunione si era appena conclusa e alcuni dei presenti si stavano apprestando ad uscire, quando dal salotto si sentirono dei rumori.

I presenti, che si trovavano ancora nella sala da pranzo, sfoderarono le bacchette, quando alle loro orecchie giunse un rumore simile ad un oggetto pesante che si rompe.

Una luce accecante avvolge i presenti, per un secondo nessuno sente il pavimento sotto ai piedi, ma è questione di un attimo prima che tutti quanti si ritrovino stesi sul pavimento.

Nessuno vede niente, solo nebbia bianca, che non permette loro di vedere ad un palmo dal loro naso.

Poi dei rumori dal salotto attirano la loro attenzione.

- tutto apposto... Sto bene.-

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