CIRO
Il giorno non era tardato ad arrivare e Ciro aveva aperto gli occhi per primo, nonostante le poche ore di sonno. Nico aveva voluto sistemare la sua stanza come voleva lui, trascinando Ciro con sè e lui non era riuscito a dirgli di no, non conoscendosi per la prima volta. Ma Nico l'aveva sorpreso, svegliandosi pochi minuti dopo di lui. si era già messo addosso il costume da bagno, nonostante avesse ancora i capelli scompigliati dal cuscino e il viso ancora assonato.
- aspetto mamma che si sveglia - dice ridendo e Ciro apre il frigo, tirando fuori il latte. Nico sorride, quando vede che si è ricordato e si siede a tavola, mentre Ciro gli versa il latte in una tazza e gli mette a tavola anche dei cereali.
- e se ti ci porto io? Così tua madre la lasciamo dormire?- si offre lui e Nico annuisce con la bocca piena di cereali.
- vado a prepararmi allora - lo avvisa e lo lascia in cucina, andando dritto nella sua stanza.
Appena erano arrivati, Lisa aveva deciso che avrebbe dormito con Nico, lasciando la stanza accanto a Ciro.
Si avvicina alla sua stanza ma quando nota la porta di Lisa aperta, si sofferma a guardarla. Dorme ancora come una volta, nella sua buffa posizione, stringendo il cuscino fra le gambe. si sente anche lui più tranquillo, quando la nota dormire così senza che salti nel sonno o altro come gli aveva rivelato Francesca. Provvede a chiuderle la porta e si cambia nella sua stanza, mettendosi addosso anche lui il costume. una palla da calcio, all'angolo della stanza degli ospiti, cattura la sua attenzione. Prende solo quello come unico oggetto da portare e raggiunge di nuovo suo figlio in cucina.
- sì pront?- gli domanda e Nico guarda subito con attenzione la palla fra le sue mani. - t piac pazzià ca pall?-
- io e Gennaro ci giocavamo sempre - gli risponde un po' malinconico così Ciro subito appoggia il braccio nelle sue spalle, tenendo sotto braccio il pallone.
- e jamm, pazziamm ij e te - gli sorride e Nico scende dalla sedia seguendolo.
Scrive un veloce biglietto a Lisa avvisandola che ci sta del caffè nella caffettiera e che accompagna Nico a mare e lascia la casa verso la spiaggia.
- nun t'alluntanà e'me e'capit?- lo avvisa subito appena escono il piccolo cancello, arrivati praticamente subito. Nico lo supera, correndo verso la spiaggia fortunatamente deserta e si getta in acqua, mentre Ciro prende posto sulla sabbia. Questo posto una volta anche lui, metteva la stessa gioia di Nico quando aveva la sua età. poi col tempo era diventato un rifugio per lui, dove starsene quando il mondo lo sentiva troppo pesante e infine era diventato e rimasto, il posto dove per la prima volta aveva fatto l'amore con Lisa. adesso che si trovava su questa spiaggia, dove quel giorno, dopo avevano camminato e fatto un bagno e gli sembra assurdo che sia lì con Nico. Era doloroso per lui, sapere di non aver fatto parte fin dall'inizio, di non averlo aspettato con impazienza come avrà fatto Lisa, da sola. Ha così tanta ragione a non volerci più provare, nonostante Ciro sappia bene che lei provi ancora qualcosa.LISA
Sbatte velocemente gli occhi, cercando subito Nico al suo fianco, ma non c'è. In un attimo il panico assale il suo corpo. Si alza di fretta e furia, infilandosi una giacca della sera precedente e abbandona la stanza, velocemente.
- Nico!- lo richiama, ma nessuno risponde. Speranzosa arriva in cucina ma niente, i suoi occhi adocchiano subito il biglietto sul tavolo.
- Ho portato Nico a mare, così puoi riposarti.. ci sta del caffè nella caffettiera -
- Ciroil panico come è venuto, se ne va via dal suo corpo, quando legge quel messaggio. lasciando spazio allo stordimento post- sonno. così va a prendersi il caffè che Ciro le ha lasciato e lo beve in silenzio, come tutti ogni mattina, andando a prendersi poi una sigaretta nella borsa. ne approfitta per infilarsi le scarpe e chiudendo la sua giacca, esce fuori nel balconcino, accendendo la sua sigaretta.
Aspira, gettando fuori il fumo e la risata di Nico le fa abbassare lo sguardo, sulla vista della spiaggia. Nico gioca a calcio con Ciro, parandogli ogni suo probabile goal, vantandosi. fa un'altro tiro e non fa a meno di pensare a quanto Nico stia somigliando sempre più a Ciro, anche nei suoi semplici modi di essere. Nonostante sia stata lei a crescerlo, il destino l'aveva bleffata ancora, facendolo crescere a sua somiglianza.
Poi, pensa che sarebbero potuti essere questo se solo Don Salvatore non avesse influito su cosa sia giusto o no nella loro relazione.
Ricorda quelle sue parole sulla forza che lei avrebbe dovuto avere per stare accanto a Ciro.
e la forza di perdonare il male che le fa, non ne fa parte?
Avrebbe dovuto essere quella che sopporta gli omicidi e i traffici ma non quella che sopporta le violenze o gli scatti d'ira. non che lei giustificasse Ciro, ma in qualche modo, adesso a lei sconosciuto, era riuscita a perdonarlo per averla "lasciata"durante il suo arresto.
Sarebbe rimasto accanto a lei, aspettando Nico con ansia e invece si era ritrovata da sola, solo perché qualcuno l'aveva deciso.
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Un'altra volta / Sequel
Fanfic- E quann stong for m manc semp e chiu' O saj t vogj ben abbraccm na vot ancor - - Rocco Hunt