"E la sua incoronazione fu appena il 2 dicembre di 3 anni fa, incredibile non trovi?" Concluso Alessandro sorridendo.
Enrichetta gli aveva chiesto di spiegare la storia di Napoleone e lui lo fece con piacere.
"Incredibile! Trovo molto interessante la storia, con essa si riesce a comprendere il mondo è arrivato ad essere ciò che imparare oggi." Disse Enrichetta.
"Concordo completo."
Rimasero qualche secondo in silenzio. Lei sorrideva e lui ammirava quel suo sorriso così angelico ed ipnotico. Quando sorrideva le brillavano gli occhi e in quel momento il suo sguardo era più lucente di qualsivoglia pietra preziosa, la quale poteva essere provvista anche del maggior valore possibile, ma rimaneva incomparabile al prestigio che aveva questo per Alessandro.
Lui interruppe il silenzio: "Posso farti una domanda? Vorrei portela perché è da molto tempo che si intromette nei miei pensieri." Chiese con voce nervosa.
"Hai bisogno che faccia qualcosa?"
"No, non è quello di cui ho bisogno, mi serve solo sapere se sarai disposta a fare ciò che sto per dire."
Lei lo guardò smarrita e lui prese un lungo respiro profondo. Mise la mano nella tasca interna della sua giacca e ne estrasse un anello dorato di medie dimensioni con sopra un cristallo di colore verde.
Il suo cuore batteva così tanto in fretta che temeva che si può udire dall'esterno, ma incurante di quest' ostacolare, passo dopo passo si avvicinò alla giovane ragazza e si inginocchiò ai suoi piedi con l'anello stretto fra le dite.
Fece una pausa, prese un altro respiro profondo e le chiese: "Vorresti diventare mia moglie?"
Le guance di lei si colorarono come i petali di una rosa e portato le mani vicino al petto per esaltare l'emozione che sentiva.
Si prese un attimo per rispondere, un attimo di pura tensione, ma alla fine fra i sorrisi pieni e gli occhi brillanti esclamò: "Assolutamente!"
Alessandro la guardò con gli occhi sbarrati e si alzò in piedi: "Dici davvero veloci!?" La ragazza annuì e dalla sua espressione si capiva che quell'immensa gioia era ricambiata.
Lui si guardava in torno come per la avere che quello che stava accadendo era effettivamente reale, non riuscire a smettere di sorridere tanto che ricominciare a ridere come uno stupido tanto era gioioso.
Enrichetta afferrò d'impulso il volto del suo futuro marito ed unì le loro labbra impregnandole di tutto l'affetto che provava. Alessandro divenne roseo in viso ma non si tirò indietro dall'azione della sua amante assecondandola con piacere. Una volta staccati i loro volti avevano entrambi il fiato corto. "Stai piangendo?" Alzati lei tenendo fra le mani il volto del suo amato
"Perdonami".
Lei abbassò le mani sulle sue spalle e lo abbracciò dolcemente per poi farsi avvolgere i fianchi dalle sue braccia: "Sono felice che diventerò tua moglie." Gli sussurrò.
"Anche io, non immagini quanto."
"Ma come siete teneri! Io lo sapevo che sarebbe finita così, ammetto anche che in parte ci speravo." Esordì Giulia dalla soglia della porta della stanza. Alessandro divenne tutto rosso in volto ed Enrichetta quasi urlò.
"Madre era veramente necessario intromettersi!?" La sgridò Alessandro.
"Come mai quella faccia così colorita figliolo? Oh capisco, hai paura che io non sia felice del vostro matrimonio vero? Niente paura, io ti adoro cara Enrichetta e sono ben felice che stiate andando a nozze. Ora se volete scusarmi, devo precipitarmi al mercato prima che le migliori verdure vendute ad altre persone." Disse controllando l'orologio a pendolo nella stanza. "Buona giornata miei cari." Detto questo uscì, in strada e si diresse verso il mercato.
Alessandro guardò Enrichetta e cercò di formule delle scuse per il comportamento della madre, ma non ebbe il tempo di farlo, perché lei scoppiò a ridere. "Adoro la compagnia di tua madre!"
Continuò a ridere e dopo un po' si volto verso Alessandro, intrecciò le loro dita e disse: "Ti amo."
Lui le sorrise calorosamente e in quel momento realizzò, che non c'era niente in assoluto che potesse mettere a confronto con lo sguardo della sua amata, ma fra tutto il suo amore per lei la cosa più preziosa ed ancora meno comparabile.
Ehila amici! Ho scritto questa cosa perché secondo me Ale ed Enri erano una coppia super adorabile! (Lo so che lui aveva 22 e lei 16, ma ai tempi non si badava a questo) Magari vedrò anche di fare una piccola storia sulla loro conversione cattolica, ci penserò.
Comunque spero veramente che questa storia vi sia piaciuta e se avete delle critiche costruttive da farmi, sappiate che sarò felice di ascoltarvi. Ciao ciao, vi voglio bene <3
- Miss Lu🌺💜
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le avventure dei letterati - Manzoni
Teen FictionQui scriverò alcune cose simpatiche che mi vengono in mente sul nostro caro Ale Manzo Manzo Ale, comunemente conosciuto come Alessandro Manzoni