Arrivammo a casa sua e appena entrati suo padre mi si parò davanti.
-e tu sei?
-è solo il mio...
-amico! La interruppi io
-ehm... si amico.
-mi chiamo Gale gli porgo la mano.
-Neville mi stringe la mano -prego accomodati.
Mi siedo su un divano, la casa è bellissima ,forse perchè paragonata alla mia è una reggia... coi muri bianco panna.
Aspetto che il padre si sieda... ha un aria molto severa, da buon padre.
Iniziamo a parlare ma a un certo punto lo interrompo.
-scusi ma... in realtà sono venuto qui per parlare di... io e Mia.
-sì,l'avevo capito.
-beh, io non voglio portare Mia via da lei e... sono venuto qui perchè voglio farle capire che Mia è molto intelligente e lei dovrebbe fidarsi di lei, approvando il nostro amore.
-tu cosa sai di mia figlia?
-beh, è vero l'ho conosciuta da poco ma è come se sapessi tutto di lei ora.
-quindi tu mi stai chiedendo di approvare un amore, prematuro, irrespondabile e sciocco?
-no le sto chiendendo di approvare un amore vero.
-non vedo perchè dovrei farlo.
-perchè sua figlia è felice.
-ci penserò ma ora,Gale, potresti lasciarci soli.
-certo, arrivederci.
Esco avendo un brutto presentimento per tutto il traggitto verso casa
