IV° Anno

330 15 5
                                    


Shoto non era sicuro di cosa avesse fatto esattamente per far arrabbiare Katsuki così tanto.

In un certo senso, gli sembrò un ritorno al loro primo anno, solo che al tempo loro due non erano amici.

Al tempo il ragazzo lo guardava male e lo scherniva con disprezzo, sbuffando rumorosamente ogni volta che parlava.

Per di più Shoto lo guardava quasi sempre e come poteva non farlo? Katsuki era così diverso da tutti quelli che aveva conosciuto fino a quel momento.

Ovunque andasse, fin da quando era piccolo, la gente lo trattava con rispetto quasi evitando di guardarlo negli occhi.

La prima volta che aveva visto Katsuki, era stato alla stazione ferroviaria.

Mai prima d'ora Shoto aveva visto una madre e un figlio urlarsi contro in quel modo.

Ma ciò che lo aveva scioccato di più, fu il fatto che un secondo dopo, si erano stretti in un abbraccio quasi strappalacrime, mentre il viso del ragazzo si era contorto in una falsa  espressione di  fastidio

Subito dopo fu un uomo, che Shoto immagino essere il padre del giovane, di abbracciarlo, lasciandogli anche una carezza sulla testa.

Shoto era curioso di sapere chi fosse Katsuki prima ancora di sapere il suo nome, e quando erano stati assegnati
alla stessa casa per un secondo si era convinto che si sarebbe finalmente fatto degli amici.

Ma ovviamente si sbagliava. Nessuno voleva avvicinarsi a lui, tutti erano troppo consapevoli dell'ombra di suo padre che si rifletteva automaticamente su di lui. Così Shoto si gettò sull'unica cosa che gli restava : i suoi studi.

Ma Katsuki sembrava sempre essere nella sua orbita, come una piccola luna che gira intorno al suo mondo.

O forse era il contrario, forse era Shoto che girava intorno a Katsuki, perché da quando lo conosceva poteva dire per certo che Katsuki era il sole, la stella più luminosa che avesse mai conosciuto e Shoto non era altro che un piccolo pianeta, che cercava di avvicinarsi a lui, ma mai troppo per la paura che potesse essere bruciato e distrutto irreparabilmente.

Eppure questa volta era diverso. All'epoca, Katsuki gli urlava contro apertamente, proclamando di essere il migliore, maledicendolo alta voce e facendogli la linguaccia in modo beffardo mentre lo prendeva in giro, per aver preso un paio di punti in meno di lui in un test.

Ma in quel momento Katsuki lo stava fissando freddamente, la bocca contrata in una smorfia tra l'arrabbiato e l'infastidito, mentre Shoto cercava disperatamente di capirne il motivo.

"Mi stai ascoltando?"

Shoto sbattette le palpebre lentamente, tornando a concentrarsi sulla misteriosa ragazza che lo aveva allontanato da Katsuki.

Stavano uscendo dall'aula di babbanologia,  quando quella ragazza all'improvviso l'avea afferrato dal polso,
mormorando di aver bisogno di parlare con lui.

"No" Rispose infine senza mezzi termini

"Non ho ascoltato una sola parola di ciò  che hai detto, stavo pensando a una cosa. Di cosa hai bisogno?"

Gli occhi della ragazza si spalancarono e le sue labbra sembrarono tremare prima di stringersi in una linea tesa. 

"Mi avevano avvertito su di te. Ma non importa, non mi dispiace... Vedi, mi piaci Todoroki Shoto, io vorrei che tu uscissi con...»"

"Come mai?"  La interruppe.

Facendo un passo indietro, la osservò cercando di ricordare se loro due si fossero mai parlati prima, per poi giungere alla conclusione che non l'aveva neanche mai vista

𝓡𝓮𝓭 𝓡𝓸𝓼𝓮𝓼||𝓑𝓪𝓴𝓾𝓽𝓸𝓭𝓸 𝓵𝓸𝓿𝓮 𝓼𝓽𝓻𝓸𝓻𝔂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora