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"Bene, allora è tutto quasi pronto per iniziare" Sospirò Tommaso Labate mentre metteva in ordine i fogli sul tavolo.
"David? Che stai facendo?"
Tommaso si voltò verso il collega Parenzo facendo un sussulto. Sgranò gli occhi.
"Ma che fai? Sei matto?" sussurrò al collega, sperando di non essere sentito. "David, tra poco siamo in diretta" insistette, senza alzare la voce.
Ma per quanto potesse insistere, Parenzo non gli diede retta.
I fari dello studio televisivo illuminavano i due giornalisti e le telecamere di La7 erano già pronti a riprenderli, non appena sarebbe finita la pubblicità.
"No, dai, non adesso!" Insistette David.

Tommaso Labate avvertì un brivido lungo la schiena quando David Parenzo si slacciò la cintura e si sbottonò i pantaloni dietro il bancone, davanti a lui.
David, come colto da un inspiegabile impeto improvviso non ci pensò due volte. Sotto il suo paio di slip da uomo con fantasia leopardata spingeva una protuberanza smisurata, proprio sotto gli occhi di Labate.
David, in cuor suo, riconobbe che la tentazione era più forte di lui. Così si fece trascinare dalla provocazione del collega. Dunque Labate afferrò David per il nodo della cravatta con un rapido gesto e nello sgomento dei tecnici e dei cameraman in studio, gli sfilò le mutande e iniziò a limonarlo con passione. Entrambi si lanciarono sulla scrivania dell'ottimo editore Urbano Cairo e iniziarono a scopare come due bonobo infoiati.

Ancora oggi resta un mistero del perché quella puntata di In Onda fu interrotta a metà.

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