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I love the smell of gasoline
I light the match to taste the heat

La caffetteria stranamente non era affollata, quando Hyunjin fece il suo ingresso.
Quando era sotto esami non poteva permettersi di studiare in quel locale, troppo rumoroso, quasi nauseante.
A riempirla era solo Hyunjin, i capelli, lunghi e rossi, legati in una coda bassa, e un ragazzo che sembrava avere la sua medesima età.
Di lui spiccavano solo i capelli, tinti di un blu acceso.
Era ripiegato contro il computer, probabilmente a leggere qualche file, forse faceva parte dell'università come lui, ma non pensava di averlo mai visto, almeno, nella sua.
Lo aveva incuriosito, forse era stata la sua bellezza, o lo sguardo con cui leggeva i vari file, ma lo aveva incuriosito.
Di certo non si sarebbe mai avvicinato ad uno sconosciuto per chiedergli il numero, era troppo sobrio, e lui di certo era etero.
Decise di lasciare lo zaino su una delle sedie e avvicinarsi al bancone per ordinare.
Nel non vedere il cameriere, decise di appoggiarsi con le braccia alla lastra di marmo, e tornare a guardare quell'attraente ragazzo che studiava indisturbato.
Era ormai estate, quindi non c'era una persona che non fosse vestita leggera.
Le maniche della tshirt nera che indossava si stringeva attorno ai bicipiti, che anche se rilassati, presentavano la forma del muscolo, che non passò di sott'occhio al rosso.
Aveva un bel corpo, per quando poteva vedere, e si ritrovò a chiedersi come sarebbe stato senza vestiti, quell'inutile stoffa che non faceva altro che dare spazio all'immaginazione.
Dopotutto Hyunjin era ancora in fase ormonale, poteva ancora permettersi a ventun'anni di fare un pensierino su un ragazzo, soprattutto se attraente.

"Bel manzo, vero?"

La voce sussurrata del suo migliore amico raggiunse le orecchie del rosso in un attimo, costringendolo a distaccare lo sguardo per posarlo su di lui.

"Te lo stai mangiando con gli occhi, si vede ad un chilometro che te lo vuoi scopare....o meglio, farti scopare"

Gli disse, ottenendo uno schiaffo sulla spalla da Hyunjin.
Lee Minho era sempre stato molto esplicito, troppo esplicito. se alcuni pensieri il rosso li faceva, se di quel genere, non si permetteva mai di dirli a voce alta, aveva ancora una dignità.

"Hyung, preparami un cappuccino e un cinnamon roll al pistacchio"

Gli rispose il rosso, senza dare conto a ciò che aveva detto il suo migliore amico qualche attimo primo.
Non che mentisse, non gli sarebbe dispiaciuto farsi dare una botta da quel ragazzo, dopotutto era carnalità, necessità di soddisfare i propri bisogni animaleschi, di certo non si sarebbe fidanzato con il primo che capitava.
Il sesso per Hwang Hyunjin aveva tante sfaccettature, romantiche, ma anche carnali.
Non significava che andasse con qualunque persona a letto, non amava trattare le persone come un oggetto, illudendole anche solo con del sesso occasionale, ma questo non significava neppure che gli dispiacesse, ogni tanto, divertirsi.
Non era tipo da relazione, non perché non ci credesse, ma la sua persona non era per le relazioni.
Si riteneva solo un personaggio secondario, come in un libro, quello a cui nessuno da conto, nemmeno il suo scrittore, ma che serve solo e solamente allo sviluppo della trama. Quindi mai si sarebbe immaginato di diventare il protagonista della sua storia, una storia creata appositamente per lui, e la cosa gli andava più che bene.

Quella che state leggendo non è la solita storia del badboy puttaniere, senza sentimenti, che scopa tutti e non se ne fa nulla, ma la storia di un amore puro, nato da attimi, da sguardi fugaci e sorrisi nascosti dal battito unisono dei cuori di due giovani.

Play With Fire [ Hyunchan ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora