«Non ti lascio, va bene? E non ti lascio perché ti voglio bene!»
Le parole di Simone rimbombano nelle orecchie di Manuel. Lo hanno colpito in pieno petto, gli sono entrate dentro, hanno cominciato a scorrergli nelle vene e, infine, gli hanno fatto esplodere il cuore.
Ti voglio bene. Quelle semplici tre parole, non sono così semplici per lui. È la prima volta che le sente dire da qualcuno che non sia sua madre. Pensandoci, Chicca non gliele ha mai dette o se l'ha fatto non gli sono rimaste impresse nella mente, per cui non riesce a trovarne ricordo. Tantomeno Alice era stata capace di farlo sentire come si sta sentendo in quel momento. Gli piacevano le due ragazze, parecchio. A Chicca voleva anche bene, e anche lei ne voleva a lui, ma non era un sentimento come quello che sta leggendo negli occhi di Simone.
Manuel ha paura dei sentimenti e delle emozioni che sta provando, ma non appena realizza ciò che l'altro ragazzo gli ha detto, non appena quelle parole raggiungono i suoi pensieri, spengono ogni timore e gli aprono il cuore, che comincia a battere così velocemente che teme di vederlo uscire dal suo petto per posizionarsi tra lui e Simone.
Gli occhi del maggiore sono fissi in quelli del compagno. Manuel non sente più la musica provenire dalla festa all'interno della scuola. Sente solo il battito del suo cuore che se all'inizio era agitato, ora si fa sempre più regolare, in coerenza coi suoi respiri che stanno rallentando: il tempo si è fermato. Intorno non vede più nulla, per lui c'è solo Simone e quei grandi e lucidi occhi scuri che lo scrutano. Manuel si perde tra le increspature più scure delle iridi castane dell'amico. Apre la bocca, ma non sa cosa dire, non esiste più né lo spazio né il tempo, solo quel momento.
Simone nota che qualcosa nello sguardo dell'altro è cambiato, è più intenso e nonostante non lo ammetterebbe mai quei suoi occhi tremanti tradiscono insicurezza, ma anche qualcosa che non riesce a decifrare: desiderio? Sa soltanto che resterebbe a guardarli per ore.
Ed è in quel preciso istante che Manuel dà ascolto al suo cuore, solo e soltanto al suo cuore. Porta la mano destra dietro il collo del più alto, fino a sfiorargli i capelli, lo avvicina a sé e lo bacia. Non appena le loro labbra si toccano, Manuel sente cedere le gambe e si aggrappa con entrambe le mani alla felpa di Simone, come ad un'ancora di salvezza. Simone è la tua ancora di salvezza gli suggerisce il proprio cuore.
Il minore non si aspettava che quel gioco di sguardi sarebbe mutato in un gioco di lingue, in un gioco di respiri smorzati. Appena sente le labbra di Manuel sulle proprie, lo abbraccia passandogli il braccio destro sulla spalla e il sinistro attorno ai fianchi. Tiene stretto quel momento per non lasciarlo andare via, lo desiderava da tanto e vi si aggrappa con tutte le sue forze.
Le labbra dei due ragazzi si rincorrono, si cercano. Le loro lingue si assaporano scoprendosi con dolcezza.
L'uno ha bisogno dell'altro per non cadere sotto il peso delle emozioni.
Se all'inizio, però, avevano gli occhi chiusi e sentivano solo il battito del proprio cuore e il respiro caldo dell'altro sul proprio viso, ora riaprono gli occhi nello stesso istante. Le labbra si allontanano, i volti si separano per permetter loro di riprendere fiato. Gli sguardi si incrociano e si incastrano nuovamente. La loro intensità non è cambiata. Simone scorge che quel luccichio negli occhi di Manuel, che aveva pensato fosse desiderio, è diventato un fuoco agitato e luminoso. Accosta la mano al viso dell'altro ragazzo. Le dita gli accarezzano i ricci, il pollice, invece, sfiora la barba sulla guancia. Spera che quel momento non finisca mai. Si avvicina con titubanza, lentamente, senza mai lasciare gli occhi del maggiore coi suoi. Teme che, nonostante il bacio che c'è appena stato, Manuel possa allontanarlo. Il suo sguardo, però, lo rassicura.
Le labbra di Simone sono a pochi millimetri di distanza da quelle dell'altro, vi soffia sopra un leggero respiro e, anche se impercettibilmente, nota Manuel rabbrividire. Lo guarda negli occhi. Sono diventati il suo porto sicuro in mezzo a quel vortice di emozioni che sta provando. Poggia le labbra su quelle morbide e rosee del maggiore. Il bacio, adesso, è più lieve. Le bocche si sfiorano e si riprendono.
STAI LEGGENDO
Toccami
Fanfiction[One-shot Simuel] Intorno non vede più nulla, per lui c'è solo Simone e quei grandi e lucidi occhi scuri che lo scrutano. Manuel si perde tra le increspature più scure delle iridi castane dell'amico. Apre la bocca, ma non sa cosa dire, non esiste pi...