capitolo46

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Misa

Sento discutere Jess e Kevin sulle possibilità di Axel. Mi irrigidisco e avanzo verso di loro. <<Di chi cazzo state parlando?>>

Jess mi sorride come per darmi coraggio, mentre Kevin schietto e chiaro come sempre, mi dice le cose come stanno.
<<Se siamo fortunati, lo troveremo ancora in vita in qualche posto tra la boschiglia, ma se penso come possa essere ridotto... >>
E lascia la frase a metà.
<<No!>> Gli punto il dito contro. <<Non pensarlo nemmeno>>.
Li sorpasso e mi avvio.
<<Dove vai?>> Mi urlano all'unisono i due americani.

<<A trovare il mio cazzo di uomo>>.

<<Va con lei.>> Sento dire da Kevin e poco dopo Jess mi raggiunge.
<<Misa ascolta... >> Ma non lo lascio finire e mi volto verso di lui.

<<No! Ascoltami tu Jess. Ho incontrato Axel per caso, ma mi ha fatto provare cose che pensavo nemmeno esistessero.  E non intendo ricredermi, se lui è la fuori, io devo trovarlo, perché è sicuramente solo e ferito>>. Prendo aria solo per poi continuare.

<<Io farò di tutto per ritrovarlo. Non posso perderlo, non posso Jess>>. Dico in un sussurro l'ultima frase.
<<So cosa stai provando. Non meno di una settima fa ero nella tua stessa situazione, ho agito nello stesso modo e anche se sembra assurdo Kevin a rischiato di perdere Keila solo due mesi fa>>.

Chi cazzo è Keila?

Si passa una mano sul volto sporco di cenere.
<<Ma se avessi dato retta a Kevin, se non avessi agito d'impulso, sarei arrivato ancora prima del previsto. Ora ti chiedo solo una cosa e voglio che tu sia sincera con me>>.
Lo guardo e annuisco.
<<Lo ami?>>

Mi blocco, non ci avevo mai pensato, non credevo nemmeno possibile che qualcuno me lo avrebbe mai chiesto.
<<Lo prenderò come un si>>. E sorride.

<<Io non ho risposto>>. Ribatto acida.
<<Non serve. Hai rinunciato a tutto per lui, questo risponde da sé, credimi so quello che dico, lo si legge nei tuoi occhi>>.

Ma che cazzo vuole questo?

<<Quindi unisciti a noi per la ricerca e ti prometto che lo troveremo>>.
Lo guardo mettendo la testa di lato e incrociando le braccia al petto.
<<Lo spero per te biondino>>.

<<Bene ora seguimi, Kevin non ha un bel carattere e odia aspettare>>.
Vorrei dirgli che il suo capo per quanto sembri inquietante e oscuro, sembri che vada in giro con un dito infilato nel culo, ma lo tengo per me.

<<Si l'ho penso anch'io, ma non dirglielo di solito non prende bene queste cose>>. Mi blocco e lo guardo.
Come cazzo fa a sapere cosa stavo pensando? Non l'avrò mica detto ad alta voce?

<<Il tuo viso sai... Non lasciava molto all'immaginazione parlava da se.>>

Che idiota.

Raggiungiamo Kevin che sta urlando ordini al telefono e ci fa cenno col l'indice si salire in elicottero.
Pochi minuti dopo partiamo e ritorniamo alla villa Asako.

<<Dov'é Jian?>>
Chiedo preoccupata, ma non per lui.
<<Con gli altri capi,  lo tengono compagnia, sai per non farlo sentire solo>>. Dice sarcastici Kevin sorpassandomi e radunando i suoi mercenari.

<<Ognuno di voi da questo momento in poi ha un unico scopo, trovare Axel>>.
Guardo questi uomini vestiti di nero che guardano Kevin come se fosse un Dio.
<<Per il resto di voi...>>Dice indicando cinque dei suoi mercenari.
<<Sarete al comando solo di Misa Asako>>. A quelle parole scatto con la testa nella sua direzione.

<<Non deludermi>>. Mi dice uscendo seguito dai suoi uomini, rimanendo a me il comando degli ultimi cinque.

<<Seguitemi>>. Ordino con voce ferma, marciando fuori per raggiungere il garage sotterraneo.
<<Prenderemo le moto e mi seguirete ad ogni mio. Cazzo. Di. Passo! >>
Kevin e Jess si sono divisi in vari elicotteri e si avviano mentre noi sei partiamo con le moto trovate, ma arrivati al cancello dove c'è sangue a volontà trovo le uniche persone che mai avrei pensato, il mio gruppo.

Mi arresto e li guardo impietrita, non mi sarei mai aspettata di trovarli ancora qui, per me.

<<Come possiamo aiutare?>> Mi dice Bryan.
<<Troviamo Axel.>> Loro sorridono e indossono i loro caschi senza fare domande e tutti seguono me, mercenari compresi.

Ho pensato a tutte le possibili situazioni in cui potrei trovare Axel, ma la mia mente l'elimina a prescindere. Niente dovrà dividermi da quell'uomo.
Niente, lui è mio!
S

e lo troverò, ed io lo troverò, lo voglio vivo. Perché io sono l'unica che può prendere qualcosa da lui.


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