L'ultimo desiderio

Capitolo 1

"Saranno gli anni più belli della tua vita questi!" Mi ripeteva entusiasta la mamma e queste parole ormai da anni mi rimbombavano continuamente nella testa, da bambina credevo che sarebbero stati davvero gli anni più belli, era il mio unico desiderio questo: diventare adolescente.

Mi dicevano "C'è tempo a tutto, non aver fretta di crescere, il tempo passa così in fretta" e avevano così tanta ragione... il tempo passa in fretta e da sei sono passata a quattordici.

Guardai l'orario, avevo ancora sonno ma dovevo alzarmi per la scuola, di peso mi levai le coperte di dosso e misi le pantofole, scelsi i vestiti dall'armadio, una felpa, leggins e le all star li poggiai sul letto e andai a fare la doccia, dopo un quarto d'ora mi asciugai e mi vestii, scesi in cucina a fare colazione, un panino con la nutella e un bicchiere di latte, presi lo zaino, cellulare e cuffiette, selezionai la playlist e mi incamminai per andare a scuola.

Arrivai dopo mezz'ora, primo giorno, mi girai intorno per cercare sguardi che magari conoscevo, ma nulla. Mi si avvicinò una ragazza dai capelli rossi, lunghi e gli occhi azzurri "Piacere, Kristen" mi disse allungando la mano facendomi un ampio sorriso

"Piacere, Denise" , le afferrai la mano stringendola e da lì iniziammo a parlare fino al suono della campana.

1°E , questa era la classe che cercavo mentre incontrai lo sguardo di una professoressa, alta, magra e capelli neri lunghi vestita con una camicetta, una gonna lunga fino al ginocchio, e scarpe col tacco. "Mi scusi"

"Si?"

"Stavo cercando la 1° E, mi sa dire dove si trova?"

"Certo, seguimi"

E così dietro la professoressa andai fino alla classe, sono una tra le prime persone che erano entrate tra le quali c'era Kristen, la ragazza dai capelli rossi, mi sedetti accanto a lei e come sempre dopo poco iniziarono ad arrivare tutti, i professori con i loro soliti appelli per conoscere gli studenti. Ultima ora, arrivò un professore piuttosto strano e misterioso, aveva da subito catturato la mia attenzione, si vedeva che aveva qualcosa di strano, di diverso, qualcosa che lo caratterizzava e distingueva dagli altri.