"Indossa il colore del più scuro del vino, o del sangue per chi sa intendere.
Pietre nere sono i suoi occhi, più scure della stessa morte.
Il tuo sguardo le rimarrà incatenato fin quando il cuore non ti scoppierà nel petto, e ahimè, non sarai l'unico ad essere trascinato nel fuoco della sua passione.
I suoi capelli corvini sono lunghi, più lunghi delle lacrime che a causa tua verserà, per le quali la madre non riuscirà mai a perdonarti.
È l'essere più bello sulla terra, ma la sua astuta mente ti farà penare più di quanto desideri.
È chiamata maledetta e dannata, perché di molti dei ha scatenato la furia già prima di essere nata.
Avrai paura, paura di ciò che è stato e di ciò che sarà, ma ben poco dei miei avvertimenti ascolterai, le frecce del dio alato già vi hanno congiunti."Cos'è questo canto? Oh beh...temo non abbia molta importanza in questi tempi...ma se siete desiderosi di conoscere ecco...si tratta di un oracolo.
La predizione che gli dei donarono a Teti dopo le continue domande riguardo il futuro del figlio.
Parlava di me, ma quando lei me lo raccontò era troppo tardi.
Sapete...credo che Omero abbia parlato troppo poco di me, in realtà la musa mi aveva descritta puntigliosamente, ma si sa, le donne non hanno grandi ruoli nei poemi epici.
Se l'aedo non vuole parlare di me lo farò da sola, per quel poco che mi spetta, so che non sognate altro che tuffarvi nella mia storia, e chi non lo vorrebbe?
Sono nata da Priamo, re di Troia, e dalla dea Afrodite, motivo per cui vengo spesso chiamata 'Cipride', in realtà è un epiteto di mia madre, ma molti lo usano nei miei riguardi in quanto 'figlia della nata a Cipro'.
Ero nota come 'donna più bella sulla terra', appena superata la fanciullezza sorpassai persino Elena, figlia di Zeus e di Leda.
Ma ad accompagnarmi come nomina più popolare era 'maledetta di Ecate', già, la signora dell'oscurità, nomina magnifica no?
Non chiedetemi cosa abbia potuto fare per guadagnarmi la sua maledizione perché davvero non ne ho idea, è colpa di mia madre, ma non mi ha mai voluto rivelare ciò che aveva combinato.
Si...ho davvero cinquanta fratelli, o meglio...li avevo...Adesso? Ne è rimasta solo una voce sommersa tra le rovine di quella che un tempo era una città meravigliosa...
Beh Cassandra lo urlava sempre, in continuazione! Ma mettetevi nei nostri panni...l'avreste ascoltata?
Vedete, sono una dei più giovani della mia stirpe, tra i miei fratelli sicuramente coloro a cui ero più legata erano Ettore e Polissena.
Paride? Oh è buffo che me lo chiediate...ma il perché lo capirete voi stessi, infatti ho deciso di prestarvi i miei occhi per tutta la storia della caduta di Ilio, anche se vi consiglio di concentrarvi sulla parte antecedente a questo, perché non molti ne conoscono l'esistenza.Buon viaggio verso la Grecia.
Marion, figlia di Afrodite.
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"Dicono che sia bellissimo!"
"Creusa, non ha ancora passato la fase della fanciullezza" risposi ad una delle mie sorelle che era intenta ad acconciarmi i capelli.Erano tutte riunite nella mia stanza per prepararmi all'incontro con il mio nuovo sposo.
Polissena era seduta sul mio letto a piangere consolata da Ecuba, considerata da tutti 'madre', come potevo io fare altrettanto? Ero sicura che poi la dea si sarebbe arrabbiata, non con me di certo...ma era sempre stata molto gelosa nei miei confronti, come se fossi il suo prezioso tesoro.
Ero colei che prediligeva di tutta la sua discendenza, diceva che ero la sua copia discesa in terra per portarle onore.
Vedete...Apollo, dio della profezia, aveva avvertito mia madre della possibile guerra che i miei pretendenti avrebbero potuto causare, quando lo raccontò a mio padre lui impose che io fossi nascosta in Grecia con la scusa di essere la promessa sposa di un principe e-Qualcuno bussò alla porta catturando la nostra attenzione. Dopo che gli venne concesso il permesso di aprirla si mostrò: un uomo alto e muscoloso che portava i segni di duelli, battaglie ed atti eroici. Ovviamente sto parlando di Ettore, il maggiore tra i miei fratelli.

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Καταραμένος από την Εκάτη/𝑪𝒖𝒓𝒔𝒆𝒅 𝒃𝒚 𝑯𝒆𝒄𝒂𝒕𝒆 {Achillexreader}
RomanceIl suo corpo era bello dal primo raggio di sole fino all'ultima tenebra, amavo percorrerlo con le dita quando si levava l'ultimo sole. Per non parlare del suo carattere sicuro e animoso, la fiducia in lui che tutti ponevano, la straordinaria abilità...