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È da una settimana che ci troviamo in Inghilterra, il re deve prendere alcuni accordi con la regina Elisabet, mi piace molto l'Inghilterra, le persone un po' meno. Giusto tra poco c'è l'incoronazione del figlio, quindi la regina ci ha chiesto di rimanere fino alla fine, la stimo molto, dopo la morte del re Filippo ha dovuto mandare da solo il regno, e anche il figlio, chissà a quanti privilegi a dovuto rinunciare, un po' come Eduard, solo che lui non aveva figli. È madre molto ingamba e una regina molto stimata e rispettata da tutti. Abbiamo conosciuto il principe Luca, 28 enne,biondo, carnagione chiara, di media altezza, molto bello. E anche ad accoglierci Anrry, appena il re lo ha visto si è paralizzato, non se lo aspettava dopo tutti questi anni, ansi, pensava di non poterlo rivedere mai più, volevo prenderlo a calci io stesso, ma non ho potuto. Appena ha visto il re, ho visto nei suoi occhi timore, rabbia, ma non ho visto qualcuno che sia cambiato dopo tutto questo tempo. Spero di sbagliarmi. Mi sono stupito che non sia stato rinchiuso da qualche parte, invece giova di benessere nel palazzo, addirittura è il consulente personalmente della regina, qualcosa mi ha iniziato a puzzare da subito, e ho sperato che non fosse quello che pensavo.

Sono le dieci di sera, in questi giorni tutti sono impegnati nei preparativi dell'incoronazione, è un po' che non vedo il re, mi metto a cercarlo, salgo le lunghe rampe di scale, mi avvio lungo un corridoio che porta alla sala principale, ad un certo punto sento la sua voce intento a parlare, ansi a discutere, con qualcuno, mi avvicino sempre di più e nel mentre vedo una figura,molto strano, tenta di sentire la conversazione.

- Le hanno mai detto che non si origlia le conversazioni altrui?- appena si gira lo riconosco subito, è la guardai del principe, cosa sta facendo, pensavo si spaventassi ma non ha mosso un passo, mi avvicino di più, mi scruta con gli occhi e io mantengo lo stesso sguardo.

- ehi dove crede di andare- lo blocco al muro, non se lo aspettava, i nostri occhi sono l'una nelle altre, non dice niente, niente male il ragazzino, avrà più o meno 29 anni,tondi tondi, capelli neri, occhi marroni, carnagione chiara, è più basso di me, cura molto al suo aspetto, una ventata di profumo mi arriva bello pieno, uhm, niente male, diverso dagli inglesi che ho conosciuto in questi giorni, certe tanfate, sembrava che non si lavassero da chissà quanto, invece lui è molto curato, pulito, è uno che sa il fatto suo, il primo giorno non l'avevo inquadrato bene.

- che cosa sta facendo?-

- niente, si faccia gli affari suoi- e no a me non mi scappi, finché non mi dirai cosa stavi facendo io non ti mollo, lo tengo fermo saldo al muro, cerca di vincolarsi ma grazie alla mia statura non riesce. Sta per dire qualcosa che vene chiamato, ah quindi ti chiami Eliot,guadiamo alla nostra destra e vedo il principe, sembra arrabbiato, amareggiato, triste, cupo, spento, si, non è una persona molto solare, ha gli occhi umidi, non è che tra i due c'è qualcosa e io sono di troppo?. Ha capito qualcos'altro nel vederci insieme, perfino in questa posizione anche io dedurrei che ci sia qualcosa - mio signore non è come pensa- dici per giustificarsi, il principe guarda me poi lui, mamma mia sto facendo casini meglio se mi tolgo di mezzo, a quanto a te ci penso dopo - e levati- mi spinge via con una forza che neanche io avrei pensato avesse - ma guarda un po', il nostro Eliot a quanto pare non perde tempo- sento quella voce, quel brutto, maiale, schifoso che parla alle nostre spalle, ci giriamo tutti sorpresi, vedo il re subito dietro,il viscido, sporco e magnanimo che da sempre abusava del re. Guardo il re che mi manda un occhiataccia, cacchio, anche questo pensa che fra me ed Eliot ci sia qualcosa. Ma non ci penso perché quel verme si è avvicinato a noi e sta andando verso il principe, con un sorrisino finto stampato sulla bocca, mi corico di rabbia, l'idea che Eduard sia stato tutto il tempo a parlare con quel mostro mi rabbrividisce tutto, spero che non sia successo niente e che lo abbaia affrontato nel miglior modo possibile. Ci oltre passa, stringo i pugni, se avessi l'ordine di attaccare lo farei subito, ma non posso, è una questione che deve risolvere il re da solo, posso solo rimanergli a fianco. Da come vedo che si atteggia scommetto che non è cambiato a fatto e chissà qual'è la vittima stavolta.

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