Il Fato

10.

Due mesi dopo

Marcus'Pov

È il grande giorno, ho le mani che mi sudano, ho aspettato questo momento così a lungo, finalmente, cara Amy, hai visto c'è lo fatta, ora ho una famiglia tutta mia, sono l'uomo più felice del modo.
- ehi sposino, è ora, aspettano solo te- dice Luca stampandomi un sorriso, io sto sudando, prendi un bel respiro, espira e inspira, fatto  tre volte mi sento pronto, andiamo.

Le porte vengono aperte e sento una melodia cerco di ricordarmela, aspetta, è la mia canzone preferita, Can't help falling in love, mi viene da piangere, Eduard mi sorride è così bello da togliere il fiato, ci sono tutti i sudditi, la piccola Beth è decisamente la meglio dopo il mio futuro marito, ha un vestitino bianco con disegnato farfalle d'oro, ha i capelli tirati all'indietro, sembra finta da quant'è bella, povero il mal capitato che sera solo sfiorarla. Arrivo all'altare - Ehi ansioso?- gli faccio si con la testa, non riesco a parlare da quanto sono emozionato, inizia la messa, ci scambiamo le promesse - non vedo l'ora di averti  tutto per me stasera- mi dice  Eduard nell'orechie, gli do una piccola spallata facendolo stare zitto, che vergogna c'è così tanta gente.Ci scambiamo le fedi, okay non ho resistito, sto piangendo come un bambino - con il potere a me conferito vi dichiaro marito...- ci pensa un po' -...marito e marito- ci mettiamo a ridere tutti - potete baciarvi- finalmente, non aspettavo l'ora, Eduard mi prende il viso a coppa e  sigilla la nostra promessa con un bacio da capogiro - Ti amo da morire- - pensavo di non sentirtele pronunciare, ti amo anche io- -non mi stancherò mai di dirtelo, ricordi, finché morte non ci separi-
- Finché morte non ci separi-.

Fine.

Autrice:
Pk scrivo?, è un passatempo, mi piace crearmi storie all'infuori della vita reale, un modo per affrontare meglio le giornate più buie.