Questo capitolo in realtà è molto random, cioè più che altro voglio esprimere delle sensazioni e ciò che sto provando nell'ultimo periodo grazie a una persona entrata da poco nella mia vita.
Sapete quella sensazione che non riuscirai mai a fare niente? Che non sei portato, che fai schifo, che nessuno ti vuole... ecco devo dire che sono pochi i momenti della mia breve vita in cui mi sono ritrovata a non provarla. La cosa peggiore è che però queste sensazioni le ritrovi uguali identiche quando devi fare qualcosa che ami, per questo le mie passioni non sono mai state fonte di puro amore, mi hanno quasi sempre terrorizzato. Perché suonare ti mette in contatto con te stesso, con le tue emozioni, con i tuoi pensieri, con i tuoi ideali e il contatto con me stessa mi ha sempre fatto schifo, perché non ho mai imparato ad amarmi. Lo so, é brutto da dire ma almeno sono onesta con me stessa e sono consapevole delle mie carenze, e certamente ci sto lavorando, ma ecco non è così facile. Quindi io mi sono sempre sentita a disagio a fare le cose che amo, le cose per cui darei la vita, suonare per me era diventato un obbligo, non provavo più niente quando lo facevo, probabilmente per il pessimo rapporto con l'insegnante. Credo che mi abbia sempre odiata in realtà, ma non ne sono così certa dato che sono del parere che più di mezza popolazione mondiale mi detesti. E forse crescendo sto capendo perché ho sempre pensato questo, probabilmente perché essendomi sempre odiata non sono mai riuscita a trovare un motivo per cui gli altri non dovessero farlo. Però adesso che è entrata una nuova persona nella mia vita, una nuova persona che mi mette a mio agio e mi sta facendo tornare passione per ciò che faccio, forse sono più felice, forse avevo bisogno di questo. La mia vecchia insegnante di pianoforte se n'è andata e mi sento meno costretta al suo giudizio, con questo nuovo insegnante mi sento libera di esprimermi per ciò che sono, senza dover censurarmi o avere paura di un giudizio. Sapete cosa? Essere se stessi fa paura, perché sai che le persone potranno sfruttare i tuoi punti deboli per ferirti, ma anche non essere se stessi fa paura. Non ho mai voluto essere me stessa, perché appunto mi faceva schifo esserlo, mq più provavo a essere una persona differente più stavo male, perché mi sono sempre forzata a dover piacere agli altri e mai a dover piacere a me. Avere contatto col mio corpo mi disgusta, mi fa notare ogni mia imperfezione, per questo non sono così sportiva (lol). Però suonare mi metteva forse ancora più in imbarazzo, anche vedere le mie cosce che diventavano grasse quando mi sedevo sullo sgabello, dover alzare le maniche della camicia pur di non avere intralci, dover sentire gli altri ridere a un tuo errore, parlarti dietro, farti notare le cicatrici che hai sul viso, sulle mani e sulle braccia, il terrore che un tuo movimento fuori posto possa provocarti solo più imbarazzo di quanto tu non ne abbia. La sensazione che non auguro a nessuno é quella di non riuscire a fare quello che si ama fare perché ci si fa schifo, perché tutto ciò che fai ti fa schifo visto che lo fai tu, perché la tua ansia ti blocca e non ti fa fare niente, non riuscire a respirare, ti tremano le mani, ti tremano i piedi, il respiro diventa affaticato e sei sull'orlo del pianto, tutto questo per fare ciò che ami. In realtà non credo che nessuno leggerà questa cosa, e forse é meglio così, però ecco non lo so, forse sento il bisogno di parlarne per sentirmi meno sola. Perché lo ammetto mi sento sola, mi sento costantemente un peso sul petto che mi dice che nessuno mi amerà mai per ciò che sono, un peso che mi fa sembrare che nessuno potrà mai volermi e che non sarai mai abbastanza per qualcuno. Una solitudine lacerante che istante dopo istante ti frantuma sempre più. Essere costantemente svalutati, i tuoi problemi sono sempre considerati inutili e li consideri anche tu poco degni, così poco degni che inizi a pensare che parlarne ti metterebbe ancora in ridicolo. Non voglio più provare quello che io provo ogni giorno, ma non so come riuscirci, perché non mi ricordo un giorno che tutte questi pensieri non continuano ad assillarmi. E così continuo ad odiarti, a svalutarti e ad insultarti. Ogni scherzo che supera un minimo il limite, un piccolo insulto, un'incitazione a buttarti sotto le rotaie della metro, un'incitazione a tagliarti le vene così da riuscire finalmente a morire, ogni piccolo modo di fare intimidatorio e cattivo nei miei confronti mi ammazza, mi fa venire ancora più voglia di inficcare quella lama affilata nella mia pelle così da sentirsi ancora viva. Essere sempre la persona più sensibile, la persona più gentile, la persona più fragile, ti distrugge, ti sembra che nessuno ti riesca a vedere indipendente, ti vedono tutti come la persone da deridere o colei che va protetta, senza ascoltare mai il tuo parere. Però quando entri in quella stanza il lunedì mattina e vedi un ragazzo sulla trentina estremamente disordinato, con un pessimo senso dell'orientamento, che ti fa la paternale quando dimostri di avere ansia, che ti mette a tuo agio e ti fa tornare l'amore per la musica, per le cose che fai, per la vita, ti sembra quasi di essere su un altro pianeta, e ti chiedi perché tutte le persone del mondo non sono così gentili. Finisci di nuovo per svalutarti e continuare a pensare che sei tu a sbagliare e che lui è superiore a te, però è un superiore che non ti fa sentire così sbagliata, è un superiore che ti mette a tuo agio perché ti fa capire di come crescere ti aiuta a maturare come persona e negli ideali, come il trascorrere della vita ti faccia imparare gradualmente ad amarti. Credo che anche lui da giovane si facesse tanti di questi problemi, però è ancora qui, ha continuato a provare, forse molte volte fallendo, ad essere la versione migliore di se stesso. Forse anche lui avrebbe voluto ogni tanto mollare tutto, forse anche lui avrebbe visto solamente mettere fine a tutto questo dolore, però non l'ha fatto e adesso senza saperlo sta rendendo felice qualcuno, qualcuno che forse era come lui. Chi può saperlo no? Però vederla così mi incoraggia, mi sprona a diventare una persona migliore. Anche se so che fallirò e fallire farà male, ma dopo tutto il dolore almeno sarò forse in pace con me stessa.
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Pensieri Di Una Piccola Vita Inutile
ParanormalSono più che poesie scritti scomposti in cui esprimo opinioni, pensieri, riflessioni e tutto ciò che mi passi per la testa. Alcuni esprimono pareri e ideologie sul suicidio, la sofferenza e temi potenzialmente trigger warning.