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Letto,scuola,canne,feste,ragazzi,scopate,...

Ultimamente penso spesso al mio futuro.

Non ero la tipo "me ne sbatto di tutto e di tutti?".

Beh,quanto meno del mio futuro,prima non mi importava ma adesso sto crescendo. Ho 20 anni e penso che prima o poi non dovrò più fare la solita stronza.

Non ho mai pensato a dei bambini e adesso mi ritrovo pure a pensare un nome adatto in caso fosse necessario.

Se avessi una figlia la chiamerei Hana. Io mi chiamo Hanastasia e ci sarebbe un legame forte fra noi se avesse quel nome. Se fosse un maschio lo chiamerei Noah. Mi è sempre piaciuto come nome.

Sento che la ragazza dura se ne stia andando molto lentamente.

Forse un giorno accadrà. Forse avrò un futuro. Se sono disposta ad averlo.

-signorina Berty. Risponde lei?-

Il prof...cioè il prof ma preferisco chiamarlo Erik,mi interrompe.

-emm..-

Perché mi vuole smerdare davanti a tutti?!

Distoglie lo sguardo.

-signorina Britny?-

Grazie a Dio.

-Hana cos'hai in questi giorni...sembri pensierosa- mi chiede Clero.

-bah...cazzi miei- mi limito a rispondere

Clero è sempre quella gentile del gruppo e certe volte mi pento quando le dico qualcosa. Ma proprio perché è la più gentile la voglio trattare male. Mi viene spontaneo.

Clero sembra dispiaciuta dalla mia risposta e questa volta faccio una casa mai pensata prima.

-hey,mi dispiace- dico io.

Lei è stupita da questa mia piccola cosa anche se per lei vale molto.

Adesso mi sento meglio. Il senso di colpa non mi tormenta più.

Mi sorride ed io ricambio anche se io il mio sorriso è il più falso di sempre.

Perché io non sono capace di sorridere...

É notte fonda e gli altri dormono.

Decido di uscire.

Mi prendo una birra e attraverso la strada.

Passando una macchina in lontananza si muove velocissima,troppo veloce.

Non faccio in tempo ad attraversare che è come se il tempo si fosse fermato.

Sento voci,urla,persone piangere

Poi tutto si annebbia.

Non sono cosciente

Persone mi parlano ma non riesco a rispondere.

Poi riprendo la vista e dopo qualche secondo si riannebbia di nuovo per poi non vederci più niente.

Ho gli occhi pesanti e lotto per aprirli del tutto.

Dopo essere riuscita nell'intento vedo flevo,e un terribile ago che si trova nel mio braccio

E poi vedo me,sdraiata su un letto e poi vedo un monitor che mi fa vedere il mio battito cardiaco.

Sto morendo? O stavo per morire?

Ricordo tutto anche se non so quanto tempo è passato dall'accaduto.

Ho 20 anni. Mi chiamo Hanastasia,per gli amici Hana.

Tanto per essere sicura.

Un uomo in camice bianco entra nella stanza.

-mi dica solo se morirò o se sto morendo-

-non credo che stia per morire visto che mi sta parlando-ridacchia lui .

-non so magari è una specie di sogno-

-sogneresti di stare in uno ospedale?-

-non so,tutto è possibile-gli sorrido io

-stavi per morire ma ora stai bene-

Risponde alla mia domanda di prima.

Stavo per morire. E se fossi morta?

Non ci sarebbe stato alcun futuro per me. Non ci sarebbe stata Hana,quella che voglio sia mia figlia.

Sarebbe stata la fine ed io non sono ancora pronta a questo.

Sono ancora scioccata da prima.

Sento che qualcosa in me è cambiato.

-signorina Berty. Ci sono visite per lei-

Acconsento a far entrare chi mi desidera.

Non so se piangere o incazzarmi. Non so che fare l'indifferente o essere felice.

Non so davvero cosa fare quanto vedo mia madre proprio davanti a me.

Lei mi guarda con tristezza e poi le si nota subito la lacrima che le scende lungo il viso.

Vorrei alzarmi e saltarle addosso e dirle che mi dispiace per tutti questi anni. Piangerei insieme a lei e le direi che le voglio bene.

Ma io sono bloccata,non riesco a muovermi. La guardo soltanto.

I miei occhi rimangono fissi sui suoi.

Vorrei alzarmi e abbracciarla ma non posso per colpa del dolore alle gambe.

Mi rassegno e piango.

Si avvicina a me e più delicatamente possibile cerca di non soffocarmi col suo abbraccio.

-Hanastasia-

-mamma-

La stringo forte a me anche se sento un dolore terribile alla cassa toracica. Ma ciò non mi importa.

-3 anni. 3 fottutissimi anni-

-mamma così parli come me-mi scappa una risata tra le lacrime.

-quando ci vuole,ci vuole-mi sorride

-perché?-

-siamo state delle stupite- capisce la mia domanda

-sono stato un stupida- la correggo io abbassando la testa.

Altro che stupida. Sono stata una stronza patentata e purtroppo non si può più cambiare il passato.

A 17 anni comincia a frequentare Brutta. Il suo vero nome è Bella ma io la chiamai Brutta solo per prenderla per il culo ma poi mi ci abituai. Da lei ho conosciuto Berry e Jason. Da lì ho conosciuto Christian e Samy. Eravamo un gruppo unito. Ovviamente era gente sporca che fumava e si drogava proprio come adesso. Ora però frequento solo Brutta,Berry e Clero.

Clero l'abbiamo conosciuta io e Brutta alle medie ed era tutta sola. L'abbiamo invitata nel nostro gruppo e lei ci faceva i compiti anche se poi ha smesso.

Mia madre non l'ho più rivista fino ad adesso.

Non ho più intenzione di perderla ,soprattutto adesso che ho saputo che stavo per morire.

Solo che adesso non so più che fare con il gruppo. Beh,una cosa è certa:non dovrò più fumare per la mia salute,è stato detto dal medico.

-pensi ancora di frequentarli- si riferisce al gruppo

-non so,ma credo che Berry non lo vedrò più. Però voglio rimanere amica di Brutta e di Clero. Senza droghe e roba del genere.- specifico.

-basta che siano buone amiche-

Rifletto su questo.

Solo Clero ci tiene a me.

Brutta è una tipa Okay ma non so se è veramente una buona amica.

Ma sta di fatto che non voglio rimanere sola.

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