Attenzione
Questa storia tratta di argomenti molto delicati, che potrebbero urtare la sensibilità di alcuni lettori, come:
-disturbi alimentari
-autolesionismo
-abuso
-violenza domestica
-omicidio.
Non vorrei mai far stare male qualcuno per quello che scrivo, quindi se siete con me e se state ancora leggendo, buon viaggio.
E sappiate che non siete soli, con me non lo sarete mai.
I miei personaggi e io vi auguriamo buona lettura.
Love u all ❤️🩹Prologo
Avevo sempre trovato affascinante la luna.
Così luminosa anche nel buio più totale, certe volte da sola e certe in compagnia delle stelle.
Avrei voluto essere coraggiosa come lei, sapete? Non doveva essere facile stare sempre sola, mai ammirata. Tutti amavano il sole, i bambini quando lui c'era giocavano spensierati, mentre quando arrivava lei, il loro umore cambiava. Diventavano tristi, e questo la feriva.
Ma ha continuato a splendere, pur essendo sola in un cielo pieno di stelle. Ha condiviso la sua bellezza con il mondo, anche se in pochi hanno saputo apprezzarla.
Mentre la ammiravo dal piccolo foro della cantina angusta, sentii dei rumori e mi allontanai d'istinto.
Mi feci piccola poggiando la schiena alla parete fredda, sentendo il cuore battere all'impazzata.Una sensazione di ansia mi travolse.
E se fosse già tornato?
Camminai lentamente, sentendo le ginocchia tremare mentre si sfioravano l'una con l'altra. Vagai nel buio più totale, fin quando non aprii l'anta dell'armadio di legno e mi infilai dentro.
Sapevo che non avrebbe funzionato, che mi avrebbe trovata, ma ogni volta mi ritrovavo a sperare di poterla fare franca per una volta.Trattenni il respiro, posando una mano sulle labbra fredde, mentre sentivo gli occhi riempirsi di lacrime.
Era come se fossi su una lastra di ghiaccio, che al minimo spostamento si sarebbe spaccata in mille pezzi e io sarei affondata in quell'abisso oscuro e gelido. Lì sotto la luna non sarebbe stata con me per farmi luce.
Dopo attimi interminabili sentii un tonfo provenire dal piano di sopra, poi passi.
Passi, passi, passi.
Tanti passi pesanti come macigni.
Si avvicinavano sempre di più, e ad ognuno di essi sentii il mio cuore scheggiarsi, le mie gambe tremare.L'anta venne spalancata, e abbassai il capo, cercando di non guardare in faccia la realtà.
Ma quella volta fu diverso.
Nessuno mi prese per i capelli, nessuno tentò di togliermi il vestitino che indossavo.Alzai lo sguardo, ritrovandomi davanti degli uomini. Mi puntavano una luce negli occhi, e quando notai la pistola, a stento credetti ai miei occhi.
Mi lasciai andare, cadendo fra le braccia di qualcuno. I miei occhi erano troppo stanchi per continuare a stare aperti. Io, ero troppo stanca per affrontare quel che stava succedendo.
«Non vi ringrazieremo mai abbastanza» sentii, venendo risvegliata da una voce familiare.
Mamma?Non riuscivo ad aprire gli occhi, era come se dei macigni me lo impedissero. Sentii un bacio sulla fronte, e probabilmente fu quel gesto a darmi la forza necessaria per sollevare le palpebre.
Il mio sguardo cadde istintivamente alla luna. Spiccava in cielo, proprio sulla mia testa. Provai un senso di sollievo, che venne spazzato via da un pensiero ambiguo.
Come avrei fatto una volta cresciuta? Mi avrebbe ancora protetta? Mi avrebbe ancora seguita ovunque andassi? O sarei rimasta da sola, ancora un volta?
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Like the moon on the sea
RomanceAlya, all'età di 7 anni viene portata via dalla sua famiglia e subisce per molti anni violenza psicologica e sessuale da parte di un uomo di cui non ricorda nemmeno il volto. Tre anni dopo la famiglia ritrova la figlia perduta e cerca di ridargli un...