E se n'era andato anche lui.
Prima Guido ,il quale era il suo punto di riferimento ,il suo pilastro
Poi c'era stato l'allontanamento da Carola che aveva fermato l'inizio di una bellissima amicizia.
Le voleva bene ma non l'amava.
Gli dispiaceva veder soffrire la povera ragazza di quel amore non corrisposto ma lui non aveva colpe.L'uscita di Mattia era stato un grande colpo anche per lui .
Ci teneva davvero tanto a quel ragazzo dal cuore d'oro.
Lo vedeva come un piccolo cucciolo da proteggere ma pieno di forza, grinta ed energia .
Non sapeva come avrebbe reagito al posto suo, ma di certo non così coraggiosamente. Lui non lo era per niente.Era stato angosciante vedere Christian man mano spegnersi come se Mattia fosse la legna che si aggiunge al falò per non far spegnere il fuoco.
Il ballerino aveva perso la sua legna e la fiamma si stava spegnendo di giorno in giorno.Faceva male osservare quel drastico cambiamento e stare con le mani in mano senza poter far qualcosa per aiutarlo.
L'entrata al serale era riuscita a risollevarlo ed era contento di esibirsi in un nuovo studio , con nuovi pezzi e nuove scenografie e magari di piacere ai giudici e andare avanti nella gara.
Ma non tutto andava come lui sperava.
I guanti di sfida. Quei fottuttissimi guanti di sfida mandati dal suo prof Rudy Zerbi contro Alex.
Erano riusciti a far nascere disguidi e discussioni accese tra i due cantanti e di conseguenza nella casetta alleggiava una forte e insolita tensione.
Dopo tutte queste emozioni ,che per il calabrese erano state devastanti ,e la grande instabilità emotiva, i livelli glicemici erano diventati più alti facendolo preoccupare ancora di più.E infine c'era stata l'eliminazione di Francesco ,in arte Crytical.
Il suo compagno di stanza ,il suo fratellino , colui che appena entrato era stato preso sotto la sua ala.
Cercava di aiutarlo in ogni modo e a dargli sempre tutto il supporto che poteva. Entrambi provano stima l'uno per l'altro sia professionalmente sia umanamente.Ancora non aveva metabolizzato l'idea della sua uscita fin quando ,la sera stessa ,non si era ritrovato solo nella stanza blu.
Non aveva mai percepito una sensazione di solitudine e malinconia cosí intensa e distruttiva.
O forse si era così tanto abituato alla presenza di qualcuno durante il sonno , che non ricordava più cosa si provasse in quella situazione.Rimase a guardare il soffitto con quella sensazione che gli opprimeva il petto, non dandogli la possibilità di dormire.
Lasciò la stanza dopo aver deciso di voler bere una tisana calda per rilassarsi e camminò verso la cucina.
Ma non sapeva che anche qualcun altro aveva avuto la sua stessa idea.
Appoggiato al bancone della cucina, vi era Alex mentre aspettava che l'acqua, contenuta in un piccolo pentolino, bollisse.
Luigi si immobilizzò, non si aspettava che ci fosse ancora qualcuno sveglio in casetta, dato che erano le 2 di notte passate.
E poi non voleva farsi vedere in quel momento di debolezza, soprattutto da Alex.
Provò a ritornare in camera ma il suono di una voce calda e bassa lo fermò.<<Anche tu qui?>>
Il calabrese, ritornando sui suoi passi ,si avvicinò all'altro e mormorò un semplice <<Già>>
<<Vuoi un po' di te caldo?>>
<<Si, grazie>>
Alex ,dopo aver immerso il filtro nell'acqua e averlo fatto scaricare, versò la bevanda in due tazze.
Una delle due la porse a Luigi ed entrambi si sedettero sul divano,a debita distanza.
La stanza venne riempita da un silenzio pieno di imbarazzo e di disagio .
Era tanto tempo che non si trovavano da soli in quel modo.
Entrambi avevano lo sguardo perso nel vuoto con la testa rivolta verso il davanti.