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"Fammi capire: sei andata ad una festa e poi sei scappata con questo tizio?" mi chiese Sally quasi incredula. Non le avevo mai raccontato delle mie esperienze, della mia adolescenza ed altro.. Con lei, con Calum, con tutti, sono sempre stata una donna dolce, compresiva, che sapeva distinguere il bene dal male. Lei non se lo aspettava che alla sua età scappavo o cose simili!
Anche perché, quella fu l'unica volta che lo feci. "Ehm..si." rispondo ridacchiando. Aveva ragione, era un po buffo. "E io non posso andare in bagno da sola, ma d'accordo." Mi dice alzando le mani, con ironia Ridacchiai. Forse aveva ragione, ero troppo protettiva nei suoi confronti.. "Ma continua, voglio sapere.." e possiamo dire che da qui, inizia la vera storia.

Non so dire che ore erano, forse le 4:00? Forse le 5:00? Ma non importava.
Calum e io eravamo in moto da non so quanto tempo e io mi sentivo libera con i capelli e le braccia alzate al vento.
Spesso l'occhio mi cadeva sul piccolo specchietto per guardare Calum, era semplicemente perfetto, proprio come quel momento così magico.
Arrivammo su una piccola spiaggia abbandonata (ad essere sincera non so se era abbandonata o no, erano le 4:00/5:00 del mattino e nessuno andava in spiaggia a quell'ora.) e subito corsi verso il mare. Mi sentivo come quei bambini che il mare lo vedono per la prima volta, felici e liberi.
Lancio la sabbia con il piede in mare e ridacchio. Era una scemenza, ma le piaceva farlo.. senza una ragione.
"Allora, ti piace?" Calum era dietro di me, era seduto sulla sabbia con quel suo fantastico sorriso. Annuisco senza dire una parola ma una domanda mi tormentava la mente: perché l'aveva fatto?
"Perché lo hai fatto, Calum?" mi siedo accanto a lui pulendomi le ginocchia sporche di sabbia. "Non so.. mi mancavi tu, mi mancava il mare.." sorrido alle sue parole, forse arrossisco. "Non avevo mai visto il mare." gli dico. Avevamo problemi economici e papà non aveva abbastanza soldi per portarmi in vacanza. "Adesso puoi venirci tutte le volte che vuoi,basta chiedere! " Il suo sguardo era fisso sul mare e il mio sul suo volto. Era bellissimo. Si girò verso di me e io ritorno subito a guardare il mare spostandomi i capelli dietro all'orecchio. Mi sentivo a disagio quando mi guardava, non so il perché.. "Sei davvero bellissima con questo vestito." mi sussurra all'orecchio e rabbrividisco al suo fiato sulla mia pelle, poggio una mano sull'orlo del vestito e sorrido arrossendo."Ma grazie.. e tu, perché non sei venuto?" Ero curiosa di sapere perché non era venuto a quella festa. Fa spallucce. "Avevo da fare, niente di importante." Decido di non chiedere più di tanto e lascio stare lì la conversazione. Dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante lo vedo prendere della sabbia, nemmeno il tempo di chiedere che cosa stava facendo che me la lancia. "Ma! Ehy!" Urlo quasi, fingendomi arrabbiata e mi pulisco il viso, ormai sporco di sabbia. Lo sento ridere e senza pensarci due volte prendo della sabbia e gliela lancio. Iniziamo a lanciarci la sabbia fra una risata e un'altra. Iniziamo a rincorrerci e infine mi prende sulle sue spalle e mi getta in mare.
Dovevamo essere le 6:00, l'alba.
Ci voltiamo entrambi, ancora in acqua a guardare l'alba di un nuovo giorno, di un nuovo inzio per me.
Eravamo entrambi seduti in riva al mare, bagnati (e io ho perso le mie scarpe..).
Volevo restare lì, al mare, a guardare l'alba, con Calum, per sempre.. ma non si poteva.. tra poco saremmo ritornati a casa, io avrei continuato a litigare con mio padre e Calum a fare le sue bellissime avventure. "Qualcosa non va?" Era preoccupato, si capiva dalla sua voce. "Calum, io sono stanca! Della scuola, di mio padre, della mia vita.. di Tutto!" urlo quasi e mi alzo continuando a fissare il mare. Volevo soltanto andarmene via e non tornare mai così. E così lontano me ne andrò, che morirà il ricordo.
"Allora andiamo via." Lo aveva detto davvero? Mi volto per guardarlo e anche lui era in piedi. "Sei serio, Calum?" gli chiedo. "Si Lana, andiamo via. Io e te, insieme. Per sempre. Non mi interessa dove." Era serio, voleva seriamente scappare con me. Ero agitata, preoccupata, nervosa.. "Non posso, Calum." Scuoto la testa, non potevo andarmene via anche se volevo. Andare via per me voleva dire scappare dai problemi e sinceramente non mi andava, per niente. O semplicemente avevo paura.
"Morirai se resti qui, Lana." Si avvicinò a me, le sue labbra erano a pochi centimetri dalle mie. Aveva ragione, stavo morendo ma non potevo andarmene. Si avvicinò ancor di più a me ma abbassai la testa. Non volevo baciarlo, non potevo..cosa mi sta succedendo?
"Portami a casa." gli dico quando in un sussurro, stavo per piangere.. ma non volevo farlo davanti a lui. Non disse nulla ma era deluso. Ritornammo alla moto e dopo una mezz'oretta eravamo sotto casa mia. "Allora.. ci vediamo in giro?" Mi chiese quando gli lanciai il casco. Erano ormai le le 7:00.
Annuisco e mi volto per guardarlo. Volevo scappare con lui, ma una parte di me non voleva. E quella parte aveva vinto, ancora. Mi lascia un bacio sulle labbra e ritorna in moto. Fu un bacio piccolo e veloce. Rimasi sorpresa ma poi entrai in casa.. quasi facendo finta di niente.
"Buongiorno, puttanella." Eccolo qui.
"Buongiorno anche a te, papà." Non avevo voglia di litigare con lui così corro in camera mia. Mi butto sul letto e inizio a pensare a tutto quello che Calum mi ha detto e a tutto quello che abbiamo fatto. Dovevo scappare con lui?
Sorrido. "Dove sei stata? E perché indossi il vestito della mamma?" Era seduto alla scrivania ed era anche stranamente calmo. "Ad una festa." Rispondo con disinteresse. "E ti sei fatta scopare da quell'idiota?" Sicuramente parlava di Calum. Ma che razza di cazzate diceva? Mi volto e lo guardo con disgusto. Mi arriva subito uno schiaffo. "Sei soltanto una puttana, sei una delusione! Tua madre.. se lei fosse qui, oh se lei fosse qui!" Mi alzo dal letto, ormai arrabbiata e stanca del suo comportamento. "Ma lei non è qui! Fattene una ragione! Sono una delusione per te? Bene, me ne vado." Urlo con il viso rosso per lo schiaffo e dalla rabbia. Afferro la mia borsa e ci metto dentro qualche vestito e poi me ne vado. Lui non mi fermò, mi urlava soltanto 'puttana, puttana.'
Giravo per le strade di Sydney senza una meta precisa ed ero stanca. Mi siedo su una panchina e mi addormento.
Adesso toccava a me dimostrare quanto valevo e non vedevo l'ora di farlo.

Spazio autrice.
Ma buonasera bella genteeeee! Come state? Spero bene.
Sono le 3:29 e non ho sonno,ahahahhaah.
Finalmente il 4° capitolo, eh? Qui l'avventura di Calum e Lana ha finalmente inizio!
'E cosi lontano me ne andrò che morirà il ricordo' briga amore mio
Se la storia vi sta piacendo lasciate un voto e un commento.

Baci baci, maryk

"Baby, you're the best." (Calum Hood and Lana del Rey)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora