Sophie.

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Suona la sveglia. Cerco di aprire gli occhi lentamente solo per vedere se fuori c'è il sole e ritorno subito a dormire. Che schifo la scuola. Sento mia madre che mi urla dicendo di svegliarmi e mi rigiro dal letto. Era passata mezz'ora e forse era veramente ora di alzarmi.
Alzo bene le tapparelle della mia camera e il sole mi acceca, ma sono felice così, amo il sole.
Il sole mi trasmette allegria fin da piccola, mi ricorda l'estate. "L'estate è un angelo", diceva mia nonna, e aveva ragione. L'estate ricorda il sole, l'acqua salata, il cloro delle piscine, i capelli sempre bagnati, il gelato, la spensieratezza, le uscite con gli amici, tornare a casa tardi. L'estate è veramente un angelo. Prendo la mia solita felpa nera, dei pantaloni larghi e delle dunk, oggi non ho voglia di vestirmi bene. Prendo lo zaino e corro a scuola. La scuola è un bel posto dove stare in fin dei conti. I miei compagni mi piacciono e ho molti amici, ma i prof sono il problema. Mi riempiono di stress e di problemi come se non avessi una vita sociale. È vero, non che io abbia una vita sociale così frenetica, ma non rovinarmela più di così, no?
Vabbè, inutile prendersela, vado avanti così da 4 anni in questo liceo e sono ancora più o meno viva. Entro a scuola e incontro il mio solito gruppo di amiche, e molte si fissano a guardare i ragazzi di quinta, non nego il fatto che restai anche io a guardarli. Le mie amiche ci sanno fare con i ragazzi, e farebbero di tutto per essere in una relazione stabile.
Relazione STABILE, però, non è proprio la parola giusta per me.
A me piace godermi la vita, di certo non mi serve stare dietro a qualcun'altro, per me è già tanto stare dietro a me stessa. Ci sono tanti ragazzi che sicuramente sono belli e provo attrazione per loro, ma una relazione stabile non fa per me.
Suona la campanella, entriamo in classe. Vedo Kylie, la mia migliore amica, che arriva velocissima verso di me dicendomi « SOPHIE SOPHIE, NON SAI CHI HO VISTO ALL'ENTRATA DA SCUOLA! »
Non so che le era preso, sembrava particolarmente emozionata.
«Chii?», le rispondo in modo calmo.
«HO INCONTRATO NOAH» , Noah? E ci diamine era questo qui?, Kylie mi guarda in modo stranito.
«Ti ricordi di lui vero?»
«Mmm no»
«MA COME? NOAH DAI, IL RAGAZZO DI QUEST'ESTATE»
cazzo.
«Ah si, mi ricordo di lui»
Noah, storia lunga. Stavamo andando verso il mare prendendo il bus e casualmente abbiamo incontrato questi due ragazzi, Noah e Jacob. Jacob piaceva tanto a Kylie, a me non particolarmente. Ci chiesero il numero e di passare un po' di tempo con loro, fu del tempo bellissimo. In riva al mare con due ragazzi sconosciuti che ci sembrava di conoscere da una vita, sensazioni che avrei voluto sentire per tutta la vita. Da quell'estate niente, mai più visti. E sembrava veramente una scintilla quella giornata passata con loro, sembravano le persone giuste al momento giusto. Non sapevo venissero qui a scuola, saranno un'inferno gli sguardi che ci saranno fra di noi.

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