Obbligo

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Mattia odiava quello stupido gioco, ma era troppo orgoglioso per rifiutare, perciò dopo la prima presa in giro del suo amico Dario, si era seduto per terra accanto a Carola, mentre la bottiglia girava veloce sul pavimento, e aveva cercato di fare la sua migliore faccia da duro. Dopo meno di un'ora tutti si erano limonati con tutti e avevano spifferato i loro segreti più imbarazzanti.

Mattia era troppo riservato e timido per quel gioco, ma ai suoi amici sembrava divertente fare le domande più spinte per vederlo in difficoltà, persino alla domanda ''quando ti sei masturbato l'ultima volta?'' aveva iniziato a sudare mentre Luca rispondeva senza farsi troppi problemi ''prima di uscire''. Tutti avevano riso mentre il più piccolo voleva sotterrarsi dalla vergogna. ''Matti non rispondi?'' lo aveva stuzzicato Luigi. Mattia scosse la testa rosso in volto mentre si preparava psicologicamente all'obbligo che gli avrebbero fatto fare per essersi rifiutato di rispondere.

Ma mentre Albe annunciava a tutti ciò che doveva fare pensò che nemmeno un mese sarebbe bastato per prepararlo all'imbarazzo che avrebbe provato da lì a poco.

Avrebbe preferito bere l'acqua del gabinetto e invece si trovava in mezzo alla strada, al freddo e soprattutto nel bel mezzo della notte a camminare verso l'unico supermercato aperto ventiquattro ore. E se prima si voleva sotterrare, appena vide Christian Stefanelli alla cassa decise che era il momento di porre fine alla sua esistenza.

Prese un grosso respiro e si asciugò le mani sudaticce sui jeans mentre si guardava intorno. Almeno era l'unico nel negozio. Ma nemmeno quello bastava a tranquillizzarlo perché stava per mettere venti preservativi sulla cassa del ragazzo per cui aveva una cotta da mesi. 

Era una di quelle cotte nate a caso, lo aveva visto alla cassa un giorno e quando si erano guardati negli occhi Mattia aveva perso la testa, dimenticandosi persino di prendere il resto. Per non parlare di quando era entrato in palestra e se lo era ritrovato davanti a petto nudo mentre sollevava i pesi. Aveva fatto tutti gli esercizi distratto, non riusciva a trattenersi dal far cadere gli occhi su quel fisico asciutto e muscoloso allo stesso tempo, e prima che i suoi pensieri potessero divagare si era reso conto che il moro lo stava guardando attraverso lo specchio con uno sguardo divertito. Per poco non cadeva dal tapis roulant.

Ma in quel momento non aveva nemmeno il coraggio di guardarlo negli occhi. Si sentiva andare a fuoco, le mani gli tremavano mentre appoggiava l'ultimo preservativo sul bancone.

Il silenzio lo portò ad alzare lo sguardo e, se non fosse per la situazione, probabilmente gli sarebbe saltato addosso. Christian passava i preservativi uno ad uno, le labbra serrate per cercare di non scoppiare a ridere e gli occhi già puntati su di lui. Quando i loro sguardi si incrociarono, il moro vide la faccia da cane bastonato del biondo e quello bastò per farlo cedere. Mattia non riusciva nemmeno ad essere arrabbiato mentre lo guardava buttare la testa all'indietro nella risata più bella che avesse mai sentito. Ma il suo sguardo dovette sembrare altro perché il ragazzo cercò d'un tratto di calmarsi.

''Scusami, scusami non ti sto prendendo in giro giuro'' si asciugò delle lacrime che stavano per cadere a furia di ridere e poi passò gli ultimi prodotti prima di infilarli nella busta.

''Non sono miei, cioè si sono miei ma non li devo usare, magari- NO! nel senso è un obbligo, mi hanno obbligato i miei amici'' iniziò a parlare a raffica cercando di smorzare l'imbarazzo.

''Non ti volevo offendere e non ti devi vergognare, solo che dalla tua faccia sembrava stessi comprando droga'' lo stava prendendo in giro, ma lo stava facendo con un tono così dolce che il biondo si stava per sciogliere per terra.

''Diciamo che non sono abituato ecco'' arrossì sperando che non avesse davvero capito quello che stava cercando di dire.

La faccia del cassiere mutò in stupore ''impossibile''.

E ora Mattia voleva veramente mettersi a correre ma non aveva ancora la busta. Imbarazzato si, ma l'obbligo lo avrebbe portato a termine. Christian dovette rendersi conto del disagio che stava provando il ragazzo davanti a lui perché ricominciò subito a parlare.

''Scusami, non fraintendere, dico che sei troppo bello per non avere una ragazza'' silenzio ''o un ragazzo...'' Questa volta era il suo turno di arrossire, le sue lentiggini erano ancora più belle con quel sottotono.

Mattia spalancò gli occhi. Era un modo per provarci? Stava flirtando? Cosa doveva fare? Oddio. Doveva ricambiare il complimento? 

''Grazie, e tu? tu ce l'hai una ragazza? o un r-ragazzo?'' non sapeva nemmeno da dove aveva preso il coraggio per fargli quella domanda, ma ne era valsa la pena dopo quel sorriso mozzafiato che gli stava regalando.

''Nessun ragazzo, ma magari è la volta buona'' Mattia si ritrovò a boccheggiare. Annuì soltanto prima di prendere la busta e scappare mormorando un centinaio di ''scusa'' sperando li sentisse.

Tornò a casa. Accaldato come non mai e venne circondato subito dai suoi amici che gli strapparono la busta dalle mani.

''Ce ne hai messo di tempo vecchio''

Ma Mattia non li sentiva nemmeno i suoi compagni che gli facevano domande. Si era fatto sfuggire l'occasione migliore che gli fosse capitata e l'unica cosa che voleva fare era chiudersi in camera a piangere sulla sua vita.

Ma prima che potesse pensare ad altro guardò i suoi amici contare i profilattici sul pavimento. Luca ne teneva uno in mano e lo guardava perplesso.

''Matti perché c'è un numero di telefono?'' Schizzò e glielo prese dalle mani, guardando quel preservativo come se fosse la cosa più bella del mondo prima di scappare in camera per salvarsi il numero.

Non ci pensò nemmeno a quello che stava per scrivere.

<<direi che è arrivato il momento di usarli>>

la risposta non tardò.

<<via chat sei più intraprendente, mi piaci>>

e poi un altro.

<<ti va di cenare insieme domani?>>









*

Scusate l'assenza ma la maturità si sta avvicinando più velocemente di quanto pensassi. Cercherò di postare durante questa settimana di vacanza.

Spero vi sia piaciuta <3

The Lovers // ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora