Capitolo 2

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LA MORTE ARRIVA PER TUTTI

Andando avanti, volevamo sempre sfruttare al meglio il nostro dono, ma morivamo dalla voglia di dirlo alle nostre famiglie e ai nostri compagni di classe, solo che avevamo paura che la voce scorresse, così considerammo l'idea per un intero mese, non sapevamo cosa fare, eravamo sempre indecisi, pieni di paura e di terrore per ciò che potevano dire, o peggio, fare...

Oltre a questo, si sovrapponeva il problema di trovare un luogo adatto per allenarci, un posto tranquillo lontano da tutto e da tutti, così pensammo, poi mi venne il lampo di genio, potevamo usare l'edificio situato nella campagna di mio nonno, andava solo spolverato da ragnatele... e sgomberato da ciò che c'era dentro, ma non avremmo avuto un posto dove mettere le altre cose... quindi ritornammo punto a capo... magari potessi chiedere a mio nonno, infatti potevo....

Appena chiesto, il nonno mi rispose che potevamo mettere ciò che stava lì dentro nel garage della casa al mare, così avremmo avuto tutta la campagna per noi e potevamo anche mangiare la frutta che cresceva dagli alberi... ovviamente io accettai, e dopo qualche settimana di duro lavoro trovai quella casetta più grande di quanto me la ricordassi, e anche più pulita...

Andavamo lì ogni pomeriggio dopo i compiti ad allenarci, non solo con i poteri, ma anche con le armi, avevamo trasformato quel posto in una palestra di ghiaccio, dove nessuno al di fuori di noi poteva entrarci.

Diventavamo più forti e ogni giorno imparavamo a utilizzare i nostri poteri, sperimentando cosa riuscissero a fare e quanto fossero potenti.

Appena compiuti i 18 anni noi ragazzi andammo allo stesso college, noi ragazze ci mettemmo in stanza assieme e i ragazzi fecero la stessa cosa, per un anno intero...

Al secondo anno conobbi Edmund Diamond, un ragazzo che mi faceva salire i nervi, quasi non lo sopportavo, però poi verso fine anno scolastico iniziai a conoscerlo meglio, ritirando ciò che dissi su di lui...

Passato un mese io e lui inconsapevolmente ci baciammo, in quel giorno tutto ciò che provavo per lui si mescolò diventando un solo sentimento che sarebbe durato per sempre, il più bel sentimento al mondo, l'AMORE.

Non solo io avevo iniziato la relazione, ma anche James con Allison ed Emily, però noi non sapevamo il nome del suo ragazzo... in seguito lei ci raccontò la sua relazione, arrivando a parlarci di lui e magari anche il suo nome, ma arrivò una notizia da parte sua ovvero che lei era innamorata di una ragazza, all'inizio rimanemmo con la bocca aperta, ma non ci importava, perché era una nostra cara amica...

Qualche mese dopo io, Allison, James ed Henry giocavamo a cluedo di Harry Potter, mentre Emily era con una sua amica nella sua stanza, noi non sapevamo chi fosse l'amica, ma ad un tratto una visione mi fece vedere una stanza in fiamme, inoltre Henry sentì la puzza di fumo proveniente dalla camera di Emily, tutti accorremmo e quando aprimmo la porta Allison entrò per cercare la sorella, così mi affrettai a spegnere le fiamme assorbendole, ma appena tolte, c'era un corpo bruciato, in quell'istante mi chiamò Edmund, lui era apprendista per diventare medico legale, così con voce disperata gli dissi di venire in un istante e così fece, in questo modo lui analizzò il corpo e effettivamente era di Emily, appena saputo lo dicemmo ad Allison e lei non la prese affatto bene e rimase chiusa nella sua stanza una settimana a piangere sul cuscino ormai bagnato... intanto noi indagammo e James si accorse che non c'erano due corpi (ovvero quello dell'amica) così intuimmo che non era affatto stato un incidente ma si trattava di un omicidio avvenuto in casa nostra.

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