IV

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Oggi, alle 18:00 esatte, in Cina è scattata la mezzanotte. Oggi, in Cina, Lu Han compie venticinque anni.

YOU ARE OLDDDDDD MY MANLY DEER.

Con questo trucco da battona dominerà il mondo *muore all'infinito*



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Non poteva credere che Baekhyun avesse davvero detto quelle cose a Lu Han. Fra tutte le persone, proprio Lu Han, che era il meno tollerante per le interazioni fra casate di tutti i Grifondoro. Non sapeva bene perché quel fatto fosse tanto radicato in lui, ma era chiaro a tutti che preferiva stare lontano da chiunque non fosse uno di loro.

Chanyeol pensò a quanto fosse razzista come cosa, anche se sapeva benissimo che era tutto dovuto alle competizioni e niente realmente a che vedere chi stava dietro le divise. Le Case erano costantemente messe alla prova, qualsiasi attività, normale o extra, dava loro punti che sarebbero serviti poi per la serata finale e amicizie fra oppositori non sarebbero finite in nient'altro che dispute fra rivali. Lui voleva vincere, sì, ma non per questo voleva togliersi il piacere di parlare con chi volesse, quando volesse, senza contare i vestiti che portava addosso. Che problema c'era se la cravatta era verde e bianca invece che gialla e rossa? Era contento che almeno Kai, sotto sotto, la pensasse come lui. Più volte mentre era sovrappensiero l'aveva beccato a parlare di alcuni Tassorosso con cui, non aveva capito bene come, aveva contatti.

Si mosse pigramente per il corridoio verso l'aula della sua prima lezione, ancora mezzo addormentato. La sera precedente, troppo turbato dalla conversazione avuta a cena, non era riuscito ad addormentarsi subito e ciò era sfociato nel ritardo stratosferico di quella mattina -anche perché Kai e Lu Han non si erano degnati di svegliarlo- e nel salto della colazione. Come a volerglielo ricordare, il suo stomaco si strinse al pensiero di valanghe di cibo e la bocca si riempì di vana acquolina, costringendolo a mandare già un paio di volte e scuotere il capo per liberarsi di quegli stupidi pensieri.

Discreti mormorii continuavano a lasciare le bocche degli studenti provenienti dalla direzione opposta alla sua; concitati discorsi fatti con sussurri esagitati e lo trovò strano. Trovò strano che tutti, ma proprio tutti, mostrassero quel tipo di comportamento nello stesso momento. Stava per caso succedendo qualcosa? Non era al corrente di qualche avvenimento? Un pettegolezzo, forse? Notò inoltre il casuale movimento del capo che spesso facevano, guardandosi alle spalle, come per verificare se potevano ancora vedere qualcosa. Accelerò un po' il passo allora, d'un tratto vigile, avvertendo una brutta sensazione. Sentì delle voci alzarsi man mano che procedeva, fin quando finalmente si ritrovò davanti a ciò che stava cercando.

"Che cos'è questo atteggiamento, mh, stronzetto?"

"Dovresti lasciarmi andare."

"Cos'è, hai paura di mostrarti per come sei veramente?"

Chanyeol assisté a come Kai cercò di tener testa alle provocazioni di un Serpeverde, mente questi lo teneva contro al muro per il bavero della divisa, nel migliore dei modi. Notò solo in un secondo momento che, colui che sembrava essere il mandante, se ne stava seduto sul muretto dell'arcata con un'espressione annoiata in volto, osservando senza interesse il proprio scagnozzo rigurgitare parole da quattro soldi al ragazzo. Sapeva chi era, Kai gli aveva parlato di lui. Se non ricordava male il suo nome era Sehun, ed era un suo compagno di classe.

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