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una settimana dopo...

Dopo aver riabbracciato Chan ancora una volta Lix ritornò a casa. Fece una lista delle cose da non dimenticare, ma proprio non trovò il foglietto sul quale le scrisse.
"Hai finito di preparare le valigie?" sentì la madre dall'altra stanza.
"Ehm no...ma devo partire per forza anch'io?" rispose Felix di rimando.
La madre lo raggiunse in camera e scocciata disse: " Felix! Quante volte devo dirti che fa bene anche a te cambiare posto? A Seul starai molto meglio, vedrai...casa della nonna è molto bella e spaziosa."
Min-so appena ricevette la notizia chiamò sua madre che viveva in compagnia con la figlia maggiore, nella periferia di Seul. Dove Felix, secondo la madre, sarebbe potuto stare bene, lontano dagli incendi nelle foreste che rilasciavano particelle pericolose impedendogli di respirare.
Si sarebbero fermati lì per un po'.
Finito di sistemare le valigie, il biondo si stese sul letto osservando al contrario la sua stanza nei minimi dettagli, forse per l'ultima volta...quasi come a catturare quell'immagine nella sua mente, di quel posto ormai pieno di ricordi. Facendo camminare lo sguardo notò l'angolo di un foglio spuntare fuori dal comodino, si alzò e incuriosito lo aprì...era un suo vecchio disegno di un piccolo gattino bianco steso nel prato.
"Lix hai visto la mia felpa grigia?" Olivia lo risvegliò da quello stato di confusione, non riusciva a ricordare quel disegno ma era come se gli dicesse qualcosa. Lo mise in tasca e raggiunse la sorella portando con se la felpa.
"Questa è la MIA felpa" disse Felix agitandola sopra le braccia di Olivia che non riusciva ad afferrarla.
"Ragazzi muovetevi! Così perderemo il volo".
I quattro raggiunsero l'aeroporto con l'affanno e dopo poche ore si imbarcarono. Felix portò con se la sua macchina fotografica per catturare qualche scatto di quella che sarebbe stata la sua nuova città.

Dopo un lungo viaggio di quasi undici ore, arrivarono a Seul e presero un autobus che li condusse nel quartiere dove abita sua nonna

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Dopo un lungo viaggio di quasi undici ore, arrivarono a Seul e presero un autobus che li condusse nel quartiere dove abita sua nonna.
Scesi dal bus, una goffa signora li aspettava...la zia Min-yon.
"Sorellona!" urlò Min-so andandole in contro correndo.
"Guarda Lix, eomma sembra una bambina" disse Olivia. I due osservarono la zia e la madre abbracciarsi.
Insieme raggiunsero una casa dall'aspetto antico con un ampio e rigoglioso giardino.

Una volta entrati nell'anticamera dell'ingresso, un'altra signora più anziana con lo sguardorude, picchiettò i piedi di Felix con il suo bastone di legno, ordinandogli di togliere le scarpe con un solo gesto del capo

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Una volta entrati nell'anticamera dell'ingresso, un'altra signora più anziana con lo sguardo
rude, picchiettò i piedi di Felix con il suo bastone di legno, ordinandogli di togliere le scarpe con un solo gesto del capo.
"Oohh Min-so i miei nipotini non avevano ancora visto la nonna prima d'ora...ti sei decisa così tardi." disse la zia Min-yon. "Quindi questa dovrebbe essere la nonna Ji-uen?" disse Felix senza badare troppo alla forma.
"Meno due punti" rispose lei, osservando severamente il biondino.
Dopo aver cenato attorno ad un tavolo basso, seduti sul pavimento, Min-yon gli face vedere la casa e infine la sua stanza, dove non c'era alcun tipo di letto.
Felix, accigliato, si chiuse in camera, trascinando con forza la porta scorrevole.
La zia, con fare calmo e comprensivo, sussurrò : "puoi prendere il futon dell'armadio grande, in basso a destra. Dormi bene piccolino."
Ci vollero un paio di settimane, prima che il ragazzo dal carattere difficile iniziasse ad
abituarsi.

🍄~angolino autore~🍄
eheh- che caratterino il nostro Lix
~Andrea

RAIN || hyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora