"Davvero Jane?" Maura è incredula ed emozionata. "Ma certo, piaci molto anche alla mia bambina e sono sola da così tanto che...forse, non so nemmeno più come si fa..." ride scrollando la testa. " Quindi vorrei fare le cose per bene...che ne dici di venire con me a Parigi? Vediamo come vanno le cose...so che non avrò molto tempo, ma almeno staremo insieme." Domanda dandole un bacio sulla punta del naso. "Si!!" Maura balza giù dallo sgabello facendo ridere Jane. Uscire con Maura sarà stato divertente. È davvero stanca di stare da sola, è ora di ricominciare e vivere ed amare. Finalmente arriva il giorno della partenza, Angela e la piccola le accompagnano all'aeroporto. Shaula saluta la madre senza piangere con la promessa di un regalo al suo ritorno, si scambiano baci e abbracci e poi partono. Qualche ora dopo arrivano a Parigi. È notte e le luci della città la rendono ancora più magica, Maura che è venuta nella ville lumiere molte volte, si offre di farle da Cicerone. Jane è andata spesso in giro per il mondo, ma lo ha visto molto poco, il tempo di sfilare e poi tornava in America. "Wow che città meravigliosa!" Jane respira a pieni polmoni, l'aria della notte era frizzante. "Allora, io sono all'Hotel de Paris, l'agenzia ha pensato a tutto...tu che vuoi fare?" domanda mentre chiama un taxi. La bionda le sorride eccitata. "Potrei fermarmi dalla mia famiglia, come ben sai abitano qui, ma non ho davvero voglia di avere a che fare con loro, mi amano, lo so, ma mia madre è molto rigida su tante cose...quindi credo che mi fermerò in Hotel con te, se va bene, stanze separate, tranquilla!" le fa l'occhiolino. Jane la guarda compiaciuta "Peccato!" borbotta sorridendo, la mia agenzia non bada a spese e mi hanno riservato la suite Marie Antoinette, la più lussuosa, ha un letto king size che vedrai....ah, già tu..." la prende un pó in giro con finta noncuranza, cercando di trattenere una grossa risata. "Vuoi una stanza tua...quindi..." ride sotto i baffi. "Ma io...credevo che...è solo che..." balbetta imbarazzata. "Hey...Maura, scherzo, puoi fare come vuoi, insomma siamo adulte e non succederebbe nulla che non vogliamo. Ci stiamo conoscendo...volevo solo alleggerire le cose..." fa una piccola smorfia facendola ridere. "Tu se tutta matta, Jane Rizzoli!" le pizzica il fianco. "Ahi! professoressa Isles, non è affatto carina, sa?" ride facendole la lingua. Maura scuote la testa divertita. " Se proprio vuoi saperlo... non ho problemi a dividere la camera se è questo che ti preoccupa, volevo solo essere una gentildonna, ma se la metti così...chi sono io per rifiutare di dormire con una bella donna?!" puntualizza scendendo dal taxi. "Ma sentilaa..." la prende in giro Jane seguendola verso l'hotel. Jane entra e fa gli onori di casa. "Bonsoir, J'ai une réservation au nom Rizzoli...!" Pronuncia in perfetto francese. Jane ringrazia i suoi viaggi che le hanno insegnato più di qualche cosa, la ragazza alla reception le sorride educatamente spogliandola con gli occhi. Maura rimane un attimo incredula, immagina che a Jane capiti spesso che le persone flirtino con lei spudoratamente." Oh, Bonsoir Mademoiselle Rizzoli...la vostre suite est pret...voilà le clé électronique... pour tout que vous, s'il vous plait, demandez de moi, Veronique, votre agence m'a demandé de satisfaire toutes vos demande, Miss!" Jane ricambi! il sorriso. "Merci beaucoup Veronique...J'ai juste une faveur à vous demander...est- il posible de partager ma chambre avec mon amie? Je sais que c'est un peu soudain, mais Je mìen soucierais beaucop, merci!" la ragazza da un occhiata fredda a Maura e annuisce senza dire nulla; poco dopo un fattorino si occupa dei loro bagagli. Fanno il check in e decidono di fare due passi, troppo eccitate per fermarsi nonostante il viaggio lungo. "Sai...quella Veronique ha un debole per te!" Sbotta evitando lo sguardo di Jane che guarda tutto divorandolo con gli occhi. "Affari suoi...in questo momento ho solo una bella bionda in testa e non m'interessa nessun altra...spero non sia un problema!" La stuzzica dandole una leggera spinta con la spalla per attirare la sua attenzione dato che sembra persa nei suoi pensieri. "No...nessun problema...non stiamo insieme e se credi che..." ma Jane si ferma e le si para davanti costringendola a guardarla. "Mah...hai sentito quello che ti ho detto? M'interessi tu Maura o non ti avrei chiesto di sfruttare questi giorni per conoscerci meglio..." la bionda scuote la testa cercando di scacciare i cattivi pensieri. "Hai ragione, scusa...sfruttiamo questo tempo per vedere come vanno le cose...ma anche io sono interessata solo a te Jane...e non posso evitare di provare disagio se qualcuno flirta con te davanti a me...so che non dovrei..." si passa le mani tra i capelli con un moto di stizza. "Lo capisco Maura, ci stiamo conoscendo e darebbe fastidio anche a me...quindi, direi di ignorare Veronique e goderci la serata, mangiamo qualcosa e poi andiamo a letto, sono cotta!" Propone stiracchiandosi le braccia indolenzite. "Ok...allora che ne dici di farci portare la cena in camera e poi facciamo quello che vuoi, ti va?" la bruna annuisce eccitata. La prende per mano intrecciandola con la sua, quanto le è mancato il calore di un altro essere umano.
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L'AMAZZONE DI BOSTON
FanfictionMaura si lascia alle spalle una relazione di convenienza. Delusa dalla sua vita amorosa e dall'immagine che di se stessa deve dare al mondo, incontra grazie ad una vecchia amica l'Amazzone di Boston. Donna bella, ribelle, indipendente con una profon...