I segreti sono ovunque

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Una settimana di avanti e indietro da casa di Sara all'ospedale, finalmente sono guarita del tutto, ma il lato negativo è che devo ritornare a casa mia.
Davanti all'entrata di casa esito un po', come se quei minuti persi a fissare la maniglia possano salvarmi.
Lentamente avvicino la mano alla porta, sento dei passi avvicinarsi dall'interno e arretro ma è troppo tardi, la porta si spalanca e la figura magrolina di mia madre alza le mani e con furia mi afferra i capelli, mi sbatte contro il muro ma il mio cuore non accellera come sarebbe successo una volta perchè questa è la normalita della mia vita.
<<Ma-mma io s-ono stata....>> le mie parole come sassi finiscono in fondo al fiume e io con loro finisco contro l'armadio, la mia testa sbatte e sento qualcosa di caldo scendermi sul naso e cadere come pioggia sul pavimento.
Vedo tutto nero e sbatto le palpebre ma una forza inaspettata mi fa' afferrare la statuetta con la quale colpisco la mano di mia madre che molla la presa, e con uno scatto riesco a scappare in camera mia.
Mi sento al sicuro ora, vorrei chiamare Sara ma non ho il cellulare perchè non me lo posso permettere quindi è meglio se passo da lei.
Annodo le lenzuola, apro la finestra, lego la prima estremita al chiodo e mi ci appendo, con le gambe scendo e corro come se ad ogni passo scaricassi la paura trattenuta prima.
Sono le 22:30 e la luce della sua stanza è accesa ma la finestra e sporca di qualcosa di rosso sul marrone, una scossa mi oltrepassa la schiena e un sesto senso mi dice di andare a chiamare i vicini e far telefonare loro la
Polizia .
La polizia arriva immediatamente e circonda l'abitazione io li seguo, un poliziotto forza la serratura ed entra. Un odore acre mi colpisce come un pugno sul viso e un immagine mi passa davanti come un film horror, in cucina il cadavere della signora Tunes e riverso contro il frigo in una pozza di sangue, mi dirigo verso la camera di Sara e al suo interno c'è lei sul letto con i polsi che sanguinano e la faccia violacea ma respira, una lacrima mi scende e con passo pesante tre poliziotti vengono accanto a me, con una radio dicono << ambulanza mi riceve? Salite su' al secondo piano con una barella, una ragazza ha urgente bisogno di soccorsi>> una voce femminile risponde: << ok, ok ricevuto!>>.
Ma il signor Tunes dov'è? E la risposta mi viene data da dei rumori nella stanza accanto, un poliziotto entra e io accanto a lui, il signor Tunes è vivo , appoggiato al muro e sporco di sangue, la mano destra afferra un coltello che appena nota la nostra presenza lascia ricadere sul pavimento di marmo che tentenna appena come se avesse paura anche lui e dice << Non volevo fare del male a mia moglie e mia figlia...>> e la voce si spezza.
Il poliziotto l'ho prende e l'ho porta nell'auto e io corro verso l'ospedale, in questo momento il mio pensiero è rivolto solamente a Sara.

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