𝗦ofia

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|ridere è una cosa seria, non puoi farlo con chiunque|

Nei successivi giorni che passarono abbastanza velocemente pensai a quello che avevamo sentito la sera dell'arrivo di Hermione.

In verità non avevano detto nulla di molto illuminante o sconvolgente, solo che avrebbero messo delle guardie a Privet Drive in modo che Potter fosse al sicuro.

Non so se ero troppo d'accordo con ciò che stavano facendo e sinceramente non mi importava nemmeno.

"Sai Fierobecco! sono molto curiosa di conoscere Potter, sembra stia simpatico a tutti, non so se è perché a salvato la vita a un paio di loro o perché gli sta veramente simpatico" ebbene mi ero ridotta a parlare con un ippogriffo.

Ero in quella stanza perché volevo provare a scrivere a Marcus.

"Amico mio aiutami, mi ammazzerà"

Ero sdraiata a pancia in giù con un penna d'aquila fra i denti e mi tenevo sui gomiti fissando la pergamena che era messa sul pavimento.

Caro Marcus,
A quanto pare si sono ancora viva, per mia sfortuna.
Non so che versione abbiate voi di quello che è apparentemente successo a me e ai miei genitori e di sicuro non posso dirti la verità via lettera.
Sappi solo che per ora sembro non essere in pericolo e sono con il mio padrino.
Non saprei quando potremmo incontrarci.
Potrei venire in vacanza in Francia a Natale per qualche giorno.
Sappi che mi manchi moltissimo, tu, il tuo sarcasmo e il tuo sorrisetto furbo.
So che certamente ora sai furioso con me e vorrei spiegarti tutto ma, come ho già detto non posso spiegartelo via lettera.
Qua mi trattano bene e ho conosciuto ragazzi della mia età.
Andrò ad Hogwarts (attualmente sono in Inghilterra).
Spero che te la caverai anche senza di me, sono convinta che riuscirai a infastidire i professori come quando c'ero io.
Mi manchi molto Marcus.
Tua
Sofia

ps: fammi sapere per Natale che chiedo già al mio padrino!

Non era una lettera lunga e non spiegavo praticamente nulla.

Un trambusto mi risvegliò dalla mia quiete.

Per un attimo pensai anche di rimanere lì facendo finta di non esistere ma, come ho già detto ero una ragazzina molto curiosa.

"DUE DISSENNATORI! IN UN SOBBORGO BABBANO!" strillò la voce inconfondibile di Herimione, era in camera con Ron.

Alzai un sopracciglio credendo di aver sentito male, i dissennatori erano delle creature oscure terrificanti che facevano di guardia alla prigione dei maghi, Azkaban.

Era letteralmente impossibile che fossero in un sobborgo babbano.

"Godric ci salvi!" esclamò Hermione con le lacrime agli occhi.

ok, stavo origliando ma, che ci potevo fare sembrava sconvolta e interromperli non sembrava la cosa più opportuna.

"Hermione, tutto bene?" chiesi andando contro ai miei pensieri più logici "emh è leggermente sconvolta, abbiamo appena saputo che Harry e suo cugino sono stati aggrediti da due dissennatori, per fortuna sono vivi-" aveva iniziato a spiegarmi Ginny, non l'avevo nemmeno notata "già, a tutti sarebbe mancato Dudley soprattutto a Harry" disse con tono ironico Ron.

"Ronald!" squittì Hermione guardandolo terrorizzata, quella situazione era surreale "dicevo - disse Ginny fulminando il fratello - Harry è riuscito ad allontanarli producendo un Incanto Patronus, che gli è costato l'espulsione" finí Ginny.

"Non possono espellerlo! non possono! insomma è legittima difesa!" attaccò Hermione "beh su questo hai ragione, che dicono i tuoi?" chiesi a Ginny.

"Silente, sta andando al ministero, l'ho sentito da papà" disse una voce alle mie spalle, Fred.

Tutto ebbe inizio con un avada kedavraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora