Io mi addormento, in questo buco sono solo
Anche se giro come fossi un vagabondo
E mi sento come un pozzo senza fondo
Cercando qualcosa di nuovo
Che mi riempia questo vuoto
Come ricordo la prima volta
La prima volta da innamoratoCammino nervosamente per la mia stanza. Tra meno di mezz'ora ho l'appuntamento con Lucas e io sono ancora qui a decidere cosa mettere. Insomma, cosa mi interessa dell'apparenza? Devo uscire con un ragazzo, mica andare ad un matrimonio!
Sbuffo e indosso una camicia, dei jeans e le McQueen. Spruzzo dell'acqua di Colonia, infilo una giacca, prendo le chiavi di casa e mi dirigo al Buddha Bar. Alla fine è stato Lucas a scegliere il locale. Arrivo in anticipo e dopo qualche minuto noto la sua figura guardarsi intorno. Non appena mi vede sorride. Lo saluto impacciato ed entriamo. Prendiamo posto ad un tavolo lontano da occhi indiscreti per poter stare tranquilli. Ordiniamo due cocktail e degli stuzzichini.
«Com'è guidare per la Ferrari?» domanda d'un tratto, cogliendomi alla sprovvista. «Be', è un sogno che diventa realtà. Quando ero bambino e guardavo la gara in balcone, l'unica macchina che mi interessava era la Rossa. Firmare per la Ferrari l'anno scorso è stata un'emozione unica e indescrivibile. Ho raggiunto il mio sogno, e in un certo qual modo ho reso fiero mio padre e Jules».
Lucas abbassa lo sguardo quando menziono loro due. Lui sa. Lui mi conosce.
«Scusa se ho toccato un tasto dolente...»
«Non devi scusarti. È tutto okay», lo rassicuro. «Ho saputo anche di Adrien», confessa.
Stavolta sono io ad abbassare lo sguardo. Non sono ancora andato avanti. Come potrei? Però non mi dispiace essere qui con Lucas. È un'uscita tranquilla, nulla di serio.
«Eravate molto legati. Ho visto le foto di voi in giro per il paddock o per Monaco», continua e i ricordi passano veloci nella mia mente.
La sera eravamo soliti fare una passeggiata dopo mangiato. Ci fermavano al molo e parlavamo di cose futili. Poi uscivamo con Riccardo e Marta e tornavamo a casa, prendendo la strada più lunga. Di cazzate ne abbiamo commesse, ma ci siamo amati tanto. Amarlo è stata l'unica cosa che mi è riuscita meglio.
«Lo eravamo. Abbiamo gareggiato insieme. Montecarlo non è più la stessa senza di lui».
Bevo un sorso del mio cocktail e trangugio un paio di patatine. Lucas rimane in silenzio per diversi minuti.
«E tu? Cosa mi racconti?» decido di chiedergli. «Lavoro in un supermercato per potermi pagare l'università. In realtà ho preso un anno sabbatico subito dopo aver conseguito il diploma, ma ne sono diventati due. Non credo di aver più l'obiettivo di iscrivermi»
«Non dovresti pensarla in questo modo. Se hai un obiettivo devi fare di tutto per raggiungerlo. A volte bisogna anche stringersi la cintura, ma se ci tieni te ne freghi delle difficoltà, perché a prescindere ci saranno sempre»
«Parli per esperienza?»
«Ti sto solo dando un consiglio. Non ti devi abbattere. Devi perseguire i tuoi obiettivi, non accantonarli».
Lucas scuote la testa con un sorriso.
«Sei un bagaglio di sorprese», afferma e arrossisco leggermente.
Guardo Lucas di sottecchi, e devo dire che è davvero un bel ragazzo: i ricci castano scuro, gli occhi marroni, le labbra leggermente piene lo rendono davvero attraente. In più adoro stare in sua compagnia, mi sento spensierato. E vorrei tanto sentirmi così. Vorrei tanto poter andare avanti ma continuo ad appigliarmi ad Adrien.
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Montecarlo // Charles Leclerc [COMPLETA]
Фанфик2019. Adrien Durand corre per l'Alfa Romeo. Charles Leclerc per la Ferrari. All'oscuro di tutti, i due sono fidanzati ma un evento spiacevole colpirà Adrien. Lucas è un ragazzo di ventuno anni e per pagarsi gli studi lavora in un supermercato. È qui...