C'è ancora quel biglietto sul comodino,
con scritto :"Parto per un paio di giorni."
Io che tengo d'occhio l'orologio come un secondino,
ed anche stasera resto sveglio finché non torni.
Il tempo passa, ma ho gli occhi pieni dei tuoi sogni.
Guardo fuori dalla finestra, aspettando che torni.
Poggio gli occhi ovunque ed impugno una matita,
stringo forte una chance fra le dita.
È la nostra storia ad essere finita o la vita?
Sono ancora sveglio, l'orologio fa "Tic Tac"
e lo Xan che va giù come Tic Tac.
Da quando non ci sei più vivo in bianco e nero, come Pleasentville,
e da un po' l'aria è tossica, come a Chernobyl.