|Capitolo 6|

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Io e Luke ormai non ci parlavamo più ma stranamente ieri sera mi ha lasciato dei fiori in camera dicendomi TI AMO con un bigliettino, che coglione, crede che dopo un'anno che ci siamo separati con un bigliettino si risolva tutto.

Ma sbaglia, la mia vita è sbagliata, alcune volte mi chiedo perchè mi hanno messo in vita, mia mamma continuava a ripetermi che sono un dono della natura, che sono sempre me stessa, ma a me non mi piaccio.

Mi alzo dal letto per prepararmi, cercando di scacciare via i problemi nella mia mente, vado a fare una doccia canticchiando Love me Harder, di una cantante bravissima.

"Tell me something I need to know
Then take my breath and never let it go
If you just let me invade your space
I'll take the pleasure, take it with the pain

And if in the moment I bite my lip
Baby in that moment you know this is
Something bigger than us and beyond bliss
Give me a reason to believe it

Cause if you want to keep me
You gotta, gotta, gotta, gotta, got to love me harder
And if you really need me
You gotta, gotta, gotta, gotta, got to love me harder

Ooo love me, love me, love me
Ooo harder, harder, harder"

Finita la doccia mi incammino verso l'armadio prendendo i vestiti, questa volta metto una canottiera attillata lilla, felpa bianca abbastanza grande e jeans stretti con i miei amatissimi anfibi neri.
Asciugo i capelli e mi trucco leggermente.

Finita di prepararmi mando un messaggio a Louis chiedendo se viene a prendermi, così potevo conoscerlo, lui mi rispose subito dicendomi di si e che l'ha chiesto anche a Taylor, era d'accordo , lei non viene a scuola e forse poteva sospettare qualcosa ma è impossibile visto che sono la sua migliore amica.

Dopo aver visto il messaggio vado verso la cucina per fare colazione con latte e panino con la nutella. È strano che io non ingrasso, mangio tanto ma sono sempre in forma, beh non sono l'unica...

***

Ad un tratto sentii il campanello suonare, Louis è venuto in anticipo.

Aprii la porta senza guardare chi fosse.

-Hey Louis come mai in ant...- mi bloccai vedendo che non era Louis ma un ragazzo con gli occhi azzurri e capelli biondi con il suo pircing nel labbro inferiore, Luke.

Cercai di chiudere la porta ma lui era più forte di me e cedetti, guardai alla mia destra per non incontrare quegli occhi che quando li guardi ci sprofondi dentro.

-Hey- disse lui
-Volevo parlarti- aggiunse
-Io vorrei chiederti una cosa, perchè sapendo di stare con me ti sei fatto un pompino con una puttana qualunque?! Sei solo un bastardo e ti presenti adesso scusandoti?!- gridai, forse i vicini mi hanno sentito
-Volevo solo farmi perdonare- disse
-Si certo dopo un'anno che ho sofferto ti presenti a cazzo e cerchi di farti perdonare, sappi che non lo faró!!!!-dissi.

Mi prese per il polso e mi trascinó violentemente chiudendo la porta alle sue spalle, mi spostó i capelli e cominció a baciarmi il collo facendomi anche un succhiotto, mi bloccó le mani con la sua e con l'altra mi toccava il seno, gemetti per quell'azione ma cercai di liberarmi, tutto fallito visto che era più forte di me.

Mi bació cercando l'accesso ma rifiutai premette di più il mio seno e gemetti più forte, per il gemito socchiusi la bocca e lui nel frattempo non perse l'occasione di far entrare la lingua e baciarmi appassionatamente, non riuscivo a liberarmi.

La porta d'ingresso si spalancó vedevo tutto appannato per via delle lacrime, qualcuno prese Luke e cominció a picchiarlo e lo buttó fuori dalla porta chiudendola alle sue spalle a chiave.

Si avvicinó a me prendendomi a mó di sposa e mi portó nel divano, adesso vidi meglio, i suoi occhi azzurri erano inconfondibili.

-L-Louis!- gli saltai addosso
-Hey piccola stai bene? Fortuna che sono arrivato in tempo- disse
-L-Louis ti prego aiuto, lui è venuto a farsi perdonare ma io l'ho rifiutato e poi...- mi interruppe
-Calma piccola, adesso stai bene, sei qui con me, vado a prenderti una aspirina per il mal di testa arrivo subito- disse andando in cucina.

Ero molto spaventata, mi fa male tanto la testa, l'ho sbattuta mentre mi trascinava al muro violentemente. Perchè l'ha fatto?!

Sentii dei passi dietro di me...
-Piccola ecco- disse dandomi un bicchier d'acqua con l'aspirina già sciolta.
-Grazie Lou, grazie davvero tante se non c'eri non immagino cosa poteva succedermi- dissi singhiozzando
-Shh... Non ti preoccupare- disse cercando di calmarmi
-Sei sicura che vieni a scuola? Se vuoi resto qua a casa con te-
-S-Si, vengo a scuola, andiamo che se no si fa tardi, questa cosa rimane tra noi d'accordo?- dissi singhiozzando
Lui annuì e mi prese per la mano aprendo la porta d'ingresso e vedendo se c'era ancora quella persona che non voglio nominare. Non c'era, corremmo subito in macchina per partire.

-Ma conosci quel tizio?- chiese voltandosi per guardarmi
-Si era il mio ex, ci siamo lasciati un'anno fa perchè mi ha tradita con una puttana, li ho visti in camera sua mentre si faceva fare un pompino, eravamo ad una festa e io lo stavo cercando perchè volevo tornare a casa con lui visto che avevo bevuto un pó e non mi andava di guidare, appena li ho visti ho urlato "SEI UNO STRONZO!" e me ne andai correndo nella macchina per poi tornare a casa senza nessun problema, quel giorno non dormii e vomitavo continuamente, tutto quell'anno pensavo a lui e sono stata in ospedale perchè mi sentivo sempre più male e poi quest'anno ho cercato di dimenticarlo e l'ho fatto. Ieri sera mi lasció un mazzo di fiori con un bigliettino con scritto "TI AMO" e da li non ho più visto dalla rabbia, stamattina ha suonato il campanello e pensavo che fossi te per quello ho aperto e appena lo vidi mi ha chiesto di perdonarlo e non l'ho fatto, poi è successo tutto quello- risposi cercando di aprirmi a lui, sapevo di fidarmi
-Mi dispiace tanto Ari, scusa se prima ho fatto un pó tardi ma c'era traffico ma alla fine sono venuto. Spero di non averti spaventata prima mentre lo picchiavo, per te ci sono sempre, sei unica e davvero ti voglio bene anche se non ci conosciamo bene- disse accarezzandomi i capelli
-Vorrei darti un bacio sulla guancia piccola, ma sono fidanzato quindi non posso, se ci vedono sono guai e io amo Taylor- aggiunse
-Si capisco adesso scendiamo che se no si fa tardi- dissi asciugando le lacrime che mi rigavano le guancie

Scendemmo dalla macchina e andai verso la scuola di fianco a Lou, Harry mi vide e venne vicino a me dandomi un bacio sulla guancia.

-Ciao principessa, come va?- chiese Harry
-B-Bene te?- mentii
-Bene, dai andiamo- mi prese la mano e mi trascinó in classe...

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