CAPITILO 2

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La mattina presto per me è la parte peggiore della giornata, il dover alzarmi presto non mi è mai piaciuto perché non sono mai stata una persona mattiniera: amo dormire e cerco di farlo il più possibile. Alle 8 ho lezione di solfeggio insieme agli altri ragazzi quindi ne approfitto per dormire almeno fino alle 7:45 ma per mia sfortuna sono in camera con Luca che mette almeno 5 sveglie per assicurarsi di essersi svegliato veramente.
Alla terza volta che suona la sveglia decido di alzarmi perché altrimenti gli avrei rotto quell'affare. Sono le 7:30 quindi decido di dirigermi in cucina dove trovo già la maggior parte dei miei compagni seduti a tavola a fare colazione. Mi aggiungo a loro con una tazza di latte, caffè e gli Oreo. Non partecipo alla conversazione in quanto sono ancora troppo assonnato e una volta finito vado in stanza a prepararmi. Mi lavo, mi vesto e mi rifaccio il letto giusto in tempo perché sento Albe chiamare noi cantanti avvisandoci che dobbiamo andare nella scuola. Prendo il mio zaino e li raggiungo.

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Finite tutte le lezioni che avevo per oggi in programma speravo di poter tornare finalmente in casetta per riposarmi e provare le cover che mi sono state assegnate da Lorella ma uno della produzione avvisa me, Flaza e Tommaso che Lorella voleva parlare con noi. Non sono in ansia come Tommaso per questa sua improvvisa chiamata in quanto essendo che sono solo i primi giorni non credo di aver fatto niente per farle cambiare idea sul mio conto quindi mi dirigo sereno insieme ai miei compagni in aula 2.
Apro la porta e mi trovo una Lorella sorridente dietro il plexiglas.
<<Buonasera>> ci dice, noi ricambiamo il saluto e appena seduti Lorella prende di nuovo parola.
<<Questa è la prima volta che ci incontriamo, volevo intanto dirvi che sono molto contenta, mi aspetto molto da voi. Il mio impegno è proprio quello di mettervi in condizione di brillare il più possibile, di tirar fuori tutto quello che avete e di trovare una cifra stilistica, musicale che sia solo vostra. Mi aspetto da voi tanto lavoro, tanta tenacia, determinazione, spirito di sacrificio, tanto coraggio. A me non interessa il compitino fatto bene, mi piace l'idea che ogni volta che vi si dà un pezzo voi sappiate renderlo vostro e possiate anche stupire il pubblico quindi non abbiate paura di rischiare. Poi vi volevo dire che rispetto a tutte le lezioni che voi già fate vi ho messo anche due lezioni di staging, di coreografia con Spillo perché comunque avere consapevolezza del proprio corpo vi permette di stare sul palco in un altro modo, voi quel palco ve lo dovete mangiare. Anche stare dietro ad un microfono fermi richiede una certa padronanza di sé per cui non sminuite mai niente di quello che voi fate perché ogni cosa che uno sceglie per voi ha un senso e un obiettivo>> conclude il suo discorso Lorella. Sono felice per le cose che ci ha detto anche se mi turbano un po' le lezioni di staging in quanto io non mi muovo sul palco non solo perché non ne sono capace ma perché per le canzoni che faccio io non è necessario muoversi o fare chissà che cosa. Al tempo stesso però iniziare a sciogliermi un po' sarà anche una bella sfida con me stesso.

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''This Romeo is bleeding
But you can't see his blood
It's nothing but some feelings
That this old dog kicked up''

Continuo a provare una delle cover che Lorella mi ha assegnato - Always dei Bon Jovi - ma non riesco a concentrarmi. Mentre provo a ricantarla al pianoforte vedo arrivare Luca, Luigi ed Albe.
<<Ancora niente?>> mi domanda Luigi. Con lui avevo già parlato di questo blocco che ho con questa canzone mentre invece li altri due ci guardano senza capire quello di cui stiamo parlando. <<Niente, non riesco ad andare avanti. La inizio a cantare ma poi improvvisamente mi blocco e non perché non so il testo ma perché sento che non sto trasmettendo quello che la canzone dovrebbe dire>> gli dico. Luca ed Albe continuano a guardaci e ad ascoltarci finché uno dei due interviene. <<Scusate se disturbo ma non potreste aggiornare anche noi? Ho capito che non riesci a cantare ma da quant'è che va avanti? Non per metterti ansia e fretta ma domani si registra>> si intromise Albe. <<Amico così però anche te così non sei d'aiuto. Io credo di sapere qual è il problema ma vorrei che prima lui ce la cantasse per vedere dove si ferma e per verificare se la mia tesi è corretta. Quindi muoviti e facci sentire>> mi obbliga Luca.
Nonostante io non volessi farlo davanti a loro penso però che magari il loro giudizio mi potrebbe aiutare a capire il problema quindi inizio a cantare fino ad arrivare a quel pezzo.

Inizia da due occhi e non finisce più... || COSMEXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora