Amare è Distruggere

Beta, corri, corri più veloce, ha provato ad amarti, ma ti ha solo distrutto, lui aveva voglia di un cuore debole da frantumare con la sua sadica crudeltà.
Non guardarti mai indietro, potresti vederlo comparire da qualche angolo e pregarti di perdonarlo.
Ti ricordi Beta? Tu l'hai perdonato troppe volte e lui in cambio cosa ti ha lasciato? Solo il tuo cuore in mille pezzi e un'illusione di essere stata amata, desiderata, voluta da colui che ritenevi più importante della tua vita.
Ma lo sapevi. Lui era nato per distruggerti. Il suo amore, che prima ti faceva sentire una principessa sotto una teca di vetro, protetta dal mondo, ti ha spezzato, ti ha fatto cadere come un fiore reciso che doveva ancora sbocciare.
Ci hai provato. Hai provato a farlo cambiare, a farlo diventare più umano, ma non è servito a niente.
Lui non può soffrire come succede a te, lui è abituato ad usare le ragazze che sono fragili solo per avere la soddifazione di vederle cadere dopo che anche l'ultimo bagliore di finto affetto viene inghiottito in un buco nero.
Lo sapevi che i fiori muoiono senza luce e calore.
Ora sei un semplice fiore sperduto in una gelida notte perenne.

Eccomi qui, a soli sedici anni, a stare male, di nuovo, per un ragazzo, lo stesso.
Correre lontano da lui servirà a poco, anzi a nulla. Tornerà sempre.
Sono stanca di essere usata a suo piacimento.
Gamma, sei il mio unico problema.
Alpha, la mia unica soluzione.

Il mio volto era rigato dalle lacrime che scendevano incontrollate, i miei occhi, poiché gonfi e lucidi, mi impedivano di vedere dove stavo correndo.
Mi ritrovai a terra dolorante, davanti a me c'era una figura piuttosto alta che mi tendeva una mano. Alpha.
Non pensai per molto tempo prima di afferrarla e buttarmi tra le sue braccia. Il suo abbraccio era caldo, era quello di un amico, era una consolazione. Piansi così tanto da bagnare la sua maglietta.
Lui era il mio migliore amico, se voleva sapere perché stavo così male glielo avrei detto.