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Pov's Hannah
Un'altro giorno in questo posto di merda. Come ogni mattina vengono le guardie a svegliarci. Oggi dovrebbe venire un uomo importante, da quello che so è un mafioso di nazionalità Russa. Verrà qui per comprare una di noi. Già, avete capito bene, comprare.
Ma prima di andare avanti mi presento, così capirete meglio:
Mi chiamo Hannah, ho 16 anni. Sono una ragazza che è sempre stata trattata di merda, dai genitori, dai compagni a scuola, da tutte le persone esistenti su questo mondo di merda. All'età di soli 11 anni i miei mi hanno venduta a un gruppo di persone che mi hanno portato in questa specie di cantina con delle celle. Appena mi hanno portata qua mi hanno fatta visitare per vedere se avessi qualche malattia o qualche problema. Poi, mi hanno fatta depilare dappertutto con il laser così che non crescano più i peli. Mi hanno fatta cambiare con della biancheria in pizzo è in tutto questo avevo solo 11 anni. Poi mi hanno messo in questa fottuta cella, dove ogni mattina mi svegliano dandomi da mangiare soltanto un pezzo di pane duro è un pò d'acqua calda.
Ogni mattina passano dei ragazzi che ci guardano è poi scelgono una di noi, pagando il capo di tutta questa merda.
Per adesso nessuno a scelto me e non so se essere felice o triste. Parlo al plurale perché non sono l'unica a stare in questo posto di merda. Ci sono altre ragazze della mia età ma anche più piccole. Io mi chiedo come possano fare una cosa così a delle ragazzine di 11 anni.
Ora ritorniamo alla mattinata di oggi però. Dopo essermi alzata da questo letto che è duro come una pietra, mi avvicino alle sbarre dove hanno lasciato un pezzo di pane è un pò d'acqua.
Anche se non vorrei mangiarlo lo prendo e lo mangio. Se non lo fai ti danno una punizione. L'ultima volta a una ragazza l'hanno stuprata togliendole la verginità, aveva soltanto 12 anni, mi dispiace per lei. Io ho sempre fatto quello che volevano, non voglio che stuprano anche me.
Finito di mangiare, se si può definire cibo questo qua, una guardia viene ad aprire le nostre celle dicendoci di metterci in fila orizzontale.
"Toglietevi i vestiti."
Ogni volta che deve venire una persona a 'comprarci' ci dobbiamo spogliare e restare nude. Io mi vergogno è anche tanto, le altre non sono da meno, ma se non facciamo come ci dicono finiamo molto male.
Inizio a togliermi l'unico vestito che ho addosso, che sarebbe una maglietta abbastanza corta bianca. Poi mi tolgo l'intimo restando completamente nuda.
Una guardia si avvicina a me è mi da una pacca sul culo. Ha sempre fatto così con me. Abbasso lo sguardo senza dire niente, anche se vorrei spaccargli quella faccia da cazzo che si ritrova.
"Ora verrà un grande è importante mafioso, prenderà una di voi. Non fatemi fare brutte figure."
Chissà perché è così importante. Non è il primo mafioso che viene qui, ma questo dev'essere più importante degli altri a quanto pare.
Poco dopo la porta si apre facendo apparire da essa un'uomo. È vestito tutto di nero con una camicia è dei jeans. È molto alto, ha l'espressione seria e fredda sul volto, dove ha un pizzico di barba. Ha le labbra carnose rosa, capelli neri e gli occhi non riesco a vederli. Dalla camicia si possono intravedere gli addominali, e dalle maniche della camicia alzata si possono vedere dei tatuaggi.
Si avvicina sempre di più, finché non si mette davanti alla prima ragazza della fila. Comincia ad andare avanti, fino ad arrivare a me. Sto con lo sguardo basso non avendo il coraggio di guardarlo, però..
"Guardami." ordina. Ha una voce roca che fa venire i brividi.
Alzo lo sguardo se pur titubante. I miei occhi azzurri si incontrano con i suoi che sono di un verde smeraldo. Mi guarda negli occhi in modo intenso, per poi guardarmi dalla testa hai piedi facendomi sentire ancora più nuda di quello che sono.
Fa un sorrisetto per poi girarsi verso la guardia. Quello che dice mi fa trattenere il respiro è mi fa mancare un battito.
"Voglio lei."
Non so se sorridere o piangere dal fatto che almeno non starò più in questo posto di merda, ma ho paura di quello che sto tipo mi potrebbe fare.
"Hai sentito? Vieni con me." dice una guardia, distraendomi dai miei pensieri.
Mi prende da un braccio, ma appena lo fa, il ragazzo che mi ha comprato glielo toglie bruscamente.
"Non toccarla, è voi tutti non guardatela." sembra infastidito.
Tutti gli sguardi ora sono rivolti altrove.
Chiama una sua guardia, gli dice qualcosa che non ho capito, è essa se nè va per poi ritornare poco dopo con una felpa nera. Si gira verso di me.
"Metitti l'intimo di prima è questa felpa."
Prendo l'intimo che ho tolto prima e me lo metto per poi mettermi la felpa che mi ha dato. Mi arriva a metà coscia. La felpa a un buonissimo profumo di menta come le sigarette Camel e di acqua di colonia.
Appena mi sono vestita mi guarda dalla testa hai piedi per poi prendermi per mano. A quel contatto il mio corpo si invade di brividi.
Arriviamo all'uscita della cantina. Senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo in braccio a questo tipo a mo di sposa. Sento le mie guance scaldarsi anche se non so il motivo. Ghigna notandolo, abbasso lo sguardo. Mi avrà presa in braccio perché non ho le scarpe.
Mi appoggia sul sedile in macchina è chiude la portiera, entra anche lui e mette in moto la macchina partendo a tutto gas.
Non riesco a credere che finalmente sono uscita da quel posto di merda, mi chiedo come sarà da oggi la mia vita.
La macchina si ferma dopo mezz'oretta davanti una mega villa con un mega giardino fuori. Rimango a bocca aperta a quella vista, ma non mi stupisco che è ricco, infondo è un mafioso.
Scende dalla macchina e viene dalla mia parte. Mi prende in braccio come prima e si avvicina alla villa. Davanti a noi c'è un grande cancello che viene aperto grazie a una specie di telecamera dove il campanello, che scanarizza la sua faccia. Una sua guardia apre la porta della villa è appena siamo dentro rimango ancora una volta a bocca aperta. È molto grande anche dentro e molto bella.
Mi appoggia per terra è senza dire niente sparisce dietro la porta di quella che mi sembra la cucina. Mi guardo in giro restando lì dove mi ha lasciata.
Ritorna poco dopo con un bicchiere di tè alla pesca. Si avvicina a me è mi porge il bicchiere.
"Tieni bevi, avrai sete." dice freddamente
Prendo titubante il bicchiere è nè bevo un sorso.
"Grazie." quasi sussurro, senza ricevere risposta.
Finito di bere mi prende il bicchiere e lo appoggia sul tavolo in salotto.
"Vieni."
Lo seguo in silenzio. Saliamo le lunghe scale finché non ci fermiamo davanti a una porta. La apre e rimango per l'ennesima volta a bocca aperta. È una camera con le pareti viola, un letto matrimoniale in mezzo alla stanza, una cabiana armadio gigante è un bagno.
"Questa sarà la tua camera, là c'è la cabina armadio dove ci sono tutti vestiti per te, è là c'è il bagno dove puoi farti una doccia."
Mi chiedo se sto qui a parte essere serio e freddo sappia anche sorridere ed essere più simpatico.
Annuisco soltanto, abbassando poi lo sguardo. Si avvicina a me e mi mette due dita sotto il mento.
"Fai quello che ti ho detto poi scendi giù, hai capito?" domando ad un centimetro dalle mie labbra.
"S-Si." balbetto. Questa avvicinanza con lui mi fa sentire strana.
Fa un sorrisetto per poi allontanarsi ed uscire di camera. Rilascio il respiro che non mi sono accorta di aver trattenuto.
Vado verso la cabina armadio e noto che è come ha detto lui. Ci sono tutti vestiti della mia taglia. Vado in bagno dove anche questo è bello grande. Ha sia la doccia che la vasca. Decido di farmi una doccia così faccio più veloce.
Sono curiosa di sapere cosa succederà d'ora in poi e se mi tratterà da schiava, visto che dovrebbe avermi comprata per questo.
Per adesso non è così stronzo, anche se è molto freddo.
Finita la doccia, finalmente mi sento pulita è un pò me stessa. Vado nella cabina armadio e inizio a vestirmi.

Pov's Alex
Finalmente mia.
[...]
Ciao, sono ancora io:) Spero che questo libro vi possa piacere come l'altro. Mi scuso anche qui per gli errori, è, non so quando aggiornerò, ma cercherò di non farvi aspettare tanto.
Detto ciò, ci vediamo al prossimo!😊

COMPRATA DA TE, INNAMORATA DI TE [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora