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Pov's Hannah
Sono davanti alla porta della 'mia' camera e non riesco ad uscire. Una signora che lavora per lui è venuta a dirmi che lui mi aspetta giù per la cena.
Dopo le regole che mi ha fatto leggere non so, mi sento a disagio è ora non ho coraggio di scendere, ma devo farlo prima che venga lui a prendermi, è il mio intuito dice che sta per succedere. Quindi dopo aver fatto un grosso respiro e avermi ripetuto per non so quante volte:'dai Hannah c'è la puoi fare', apro la porta ed esco di camera.
Scendo lentamente le scale, mi incammino poi nella sala che la signora mi ha detto. Faccio un respiro e apro la porta per poi entrare in essa.
C'è un lungo tavolo in mezzo, dove lui è seduto a capo tavola.
Ha indosso il completo nero di prima, mentre io, per ordine suo, ho indossato un vestito nero lungo con uno spacco alla gamba, accompagnato con dei tacchi anche essi neri non molto alti.
"Siediti." indica il posto davanti a lui. Per fortuna siamo molto distanti.
"Puoi iniziare a mangiare, prendi quello che vuoi." espressione seria, sempre uguale.
Titubante prendo un pezzo di carne e lo metto nel mio piatto. Infilzo essa con la forchetta è nè taglio un pezzo per poi portarmelo lentamente alla bocca. Sento il suo sguardo su di me, segue ogni mio movimento è io mi sento molto a disagio. Il suo sguardo mi mette in soggezione.
Alzo anche io lo sguardo su di lui e i nostri occhi si incastrano. Approfitto della situazione e mi metto a guardare ogni minimo dettaglio del suo viso. Non posso negare che è bellissimo.
"Cosi mi sciuppi, piccola." ghigna.
Il mio viso si scalda immediatamente. Decido di non starmene zitta sta volta.
"Anche tu mi stavi guardando." cerco di tenere ferma la mia voce, ed essere almeno un pò stronza.
La sua espressione ritorna subito seria, è mi fissa intensamente negli occhi
"Si, ti stavo guardando." la sua voce esce estremamente profonda, cosa che mi fa sentire una sensazione strana allo stomaco. Così come per il suo sguardo.
Non riesco più a dire niente, di nuovo. Abbasso la testa sul piatto, è ricomincio a mangiare. Con la coda dell'occhio vedo che anche lui si mette un pezzo di carne nel piatto per poi iniziare a mangiare, ma sempre tenendo il suo sguardo fisso su di me.
Per un paio di minuti nella sala regna il silenzio, finché non rompe il ghiaccio.
"Sta notte, è per sempre, dormirai con me." dice lentamente.
Alzo lo sguardo di scatto su di lui, ma poi la mia coscienza mi ricorda una cosa.
*Nelle regole c'è scritto questo, non puoi dire niente.*
Devo darle ragione, è a quel punto abbasso di nuovo lo sguardo.
Non so poi per quanto non parla, ma all'improvviso sento un respiro caldo sul mio collo che mi fa rabbrividire, è quello che mi dà fastidio è che rabbrividisco di piacere.
"Brava piccola, non protestare o potrei darti una punzione che a me non dipiacerebbe, ma a te forse si." mi sussurra all'orecchio, mordendomi poi il lobo.
Trattengo il respiro, mentre mille, nuove, sensazione mi invadono tutta.
Altri brividi mi invadono ancora, appena le sue mormide è carnose labbra, si appoggiano lentamente sul mio collo.
La mia pelle sotto esse scotta, è un respiro tremante esce dalle mie labbra.
Senza accorgermene comincio a mordermi il labbro inferiore, appena inizia a mordicchiare delicatamente la mia pelle, succhiando essa.
Prima che potessi chiudere gli occhi, ritorno in me, è capendo cosa vuole fare, mi alzo di scatto allontandomi da lui.
"Non farlo più." dico freddamente.
Il suo viso si fa serio è leggermente incazzato.
"Non mi dici cosa devo o non devo fare ragazzina, non provocarmi o potresti pentirtene. Già è tanto che mi sto comportando bene, se vorrei ti prenderei è ti farei mia anche adesso, su questo cazzo di tavolo." si lecca le labbra alle ultime parole. Mi trattengo dal deglutire.
"La cena è finita. Ti aspetto nella nostra camera piccola, non vedo l'ora di dormire con te." dice con un sorrisetto, poi si gira ed esce dalla sala.
Faccio dei respiri profondi cercando di riprendermi. Sento caldo, mi gira la testa e sento un'ansia dentro allo stomaco, anche se non sono sicura sia ansia. Mi sento strana.
Mi avvicino alla porta, mi appoggio al muro appena le gambe mi tremano. Mi fa effetto, un brutto è cazzo di effetto.
Prima di venire qui ero sicura di poterli tenere testa e di non farmi vedere così, ma penso che non riuscirò a farlo. Mi sento molto strana in sua presenza.
Dopo aver fatto un altro respiro profondo, esco dalla sala e salgo le scale andando nella ' nostra' camera. Arrivata davanti a essa, faccio l'ennesimo respiro è apro lentamente la porta. Entro piano chiudendo la porta dietro di me. Appena mi giro lo vedo sdraito sul letto con una mano sotto la testa. Ha indosso soltanto una tuta grigia ed è senza maglietta.
Una sola parola..Wow.
"Chiudi la bocca è vieni qui, piccola." ghigna.
Quanto lo odio cazzo.
*Non lo odi.*
Si invece è lasciami in pace.
Venendo che resto immobile è a quanto pare lo sto ancora guardando..Si alza e inizia ad avvicinarsi piano a me. Appena è molto vicin, faccio un passo indietro, ma non dovevo, finisco con la schiena contro la porta. Mette le mani affianco alla mia testa intrappolandomi.
Avvicina il suo viso al mio facendo stare i nostri nasi ad un centimetro tra loro.
"Sei così piccola è bella. Cosi sexy, molto sexy." sussurra, facendomi sentire, di nuovo, qualcosa nello stomaco.
La sua grande è calda mano si appoggia lentamente sulla mia coscia. Da quel punto mille brividi percorrono il mio corpo. Fa un sorrisetto, salendo con essa sul mio fianco, dove appena è lì, stringe in modo possessivo, facendo accelerare il mio cuore.
"Non sai cosa vorrei farti in questo momento." sussurra con voce roca, facendomi sentire qualcosa al basso ventre. Ora mi sento terribilmente accaldata.
Avvicina il suo viso al mio, fino a farmi sentire il suo fiato caldo sulle mie labbra.
Perché questa avvicinanza con lui non mi dà fastidio?
Trattengo di nuovo il respiro, appena si avvicina ancora. Le nostre fronti si toccano, i nostri nasi si sfiorano, le nostre labbra stanno per toccarsi, chiudo gli occhi è..Non sento più niente.
Gli apro lentamente, rendendomi conto che mi stava prendendo per il culo.
"Andiamo a dormire." sorride soddisfatto, per poi girarsi è andare verso il letto.
Rimango perplessa. Insomma, meglio se non mi ha baciata, no? È allora perché avrei voluto che accadesse? Ah, sicuramente non sto bene! Non sono in me ora. Devo riprendermi.
Mi distrae dai miei pensieri, una maglietta nera che mi arriva dritta in faccia.
"Mettiti questa è vieni a letto." si sdraia su esso.
Prima che potessi dire qualcosa, mi interrompe.
"Non discutere piccola, sono stanco. Quindi vai a metterti quella cazzo di maglietta è vieni a letto." dice con uno sguardo che quasi, quasi mi fa paura.
Abbasso la testa non regendo esso. Cazzo che effetto mi fa! Non riesco mai a contraddirlo.
Mi incammino verso il bagno, ma prima che potessi aprire la porta la sua voce mi ferma.
"Vestiti qua." ordina.
Mi giro di scatto verso di lui.
"Cosa?!" quasi urlo.
"Hai sentito. Vestiti qua." dice tranquillamente, facendomi innervosire e non poco.
"Sto aspettando." mette le mani dietro la testa.
"Non mi cambierò davanti a te." incrocio le braccia al petto.
*Tanto ti ha già vista nuda.*
Non m'importa.
"Ascolta ragazzina, mi stai facendo perdere la pazienza. Ho ti cambi qua davanti a me tu o lo faccio io."
Dal suo sguardo capisco che si sta incazzando.
"Okay. Come vuoi." si alza dal letto, ma lo fermo subito.
"No. Mi cambio io."
Vince sempre lui cazzo. Ghigna soddisfatto è si sdraia di nuovo.
Titubante inizio a togliermi la maglietta rimanendo in reggiseno. Il suo sguardo non si toglie nemmeno un secondo da me. Mi tolgo anche i pantaloni, restando in intimo davanti a lui.
Alzo lo sguardo e lo vedo guardarmi dalla testa hai piedi. I suoi occhi bruciano sul mio corpo. Si morde il labbro, è quel suo piccolo gesto fa scattare qualcosa dentro di me.
"Metiti la maglietta cazzo, potrei non controllarmi." quasi ansima.
Sento di andare sempre più a fuoco. Mi metto velocemente la sua maglietta, che mi arriva a metà coscia.
Sento il suo profumo invadermi tutta, sa di menta è acqua di colonia. Odio dirlo, ma è buonissimo.
"Vieni qua."
Mi avvicino lentamente al letto, mi siedo al bordo per poi sdraiarmi su un fianco dandoli le spalle. Mi metto il più lontano possibile da lui, ma la sua mano intorno alla mia vita mi attacca al suo petto. Sento il suo respiro caldo sul mio collo.
"Buonanotte, piccola." mi sussurra all'orecchio, per poi lasciarmi un bacio sul collo. Altri brividi invadono ancora il mio corpo. Dalla mia bocca non esce nessuna parola, non riesco a parlare, sono come in tilt. Guardo davanti a me sentendo piano, piano il suo respiro farsi regolare. È poco dopo anche i miei occhi si chiudono, è finisco anche io nel mondo dei sogni.
[...]
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COMPRATA DA TE, INNAMORATA DI TE [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora