Prologo

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Ero lì, che la tenevo in braccio. E mentre lei dava il suo primo pianto anch'io iniziai a piangere con lei. Guardarla mi dava un senso di gioia, per la prima volta era come se nulla potesse rovinare quel momento. Sentivo il mio "cuore" scaldarsi ed era come se ci fosse sempre stato.

Dopo qualche minuto la bambina smise di piangere, le infermiere la presero e la portarono nella stanza di fianco dove l'avrebbero pulita e controllata per essere sicuri che tutto andasse bene.

E fu in quel momento che ripensai al passato, a tutto quello che avevo passato e sofferto. Non riuscivo quasi a credere di aver dato vita a una bambina, non potevo che gioire perché un miracolo si era avverato, ed io ero riuscita a portare a termine la mia gravidanza...

Il primo giorno... il primo giorno che io ricordi dopo la mia nascita. Avevo imparato già a camminare, ma ero ancora un po' lenta ed impacciata nei passi.

Mia madre mi prese in braccio e mi baciò la fronte, spostando i miei capelli leggermente sulla destra. Erano scuri e lisci, un nero lucido a contrasto con i miei piccoli e curiosi occhi verdi. Non conoscevo ancora nulla nel mondo, ma avrei presto scoperto che non c'era nulla di buono là fuori...

Il cuore che non battevaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora