꧁ Capitolo settimo ꧂
Tu che continui a scappare.
Ci pensi mai ad una stanza,
un letto, due corpi, e nessuna distanza?- Fabrizio Caramagna
Quel lento rumorio fastidioso della pioggia battere sul vetro della finestra, la destava. Si rigirava nel letto, accarezzando quella morbida seta a cui non era per nulla abituata.
«Dannazione!» imprecò, sbuffando.
Ma vi era qualcosa di più dolente, di un rifiuto? Le sue mani che, invece di prenderla e farla sua, l'avevano respinta con la piena consapevolezza di quel gesto. Non aveva mai visto qualcuno così tanto spaventato e schifato nel toccarla prima di quel giorno.
Non comprendeva come quello che era appena successo, fosse veramente potuto accadere. La destabilizzava a tal punto da desiderare di scappare dall'unico uomo che tutto aveva fatto, tranne che recarle del male. Del resto ella era una calamita per gli schifosi, i sudicioni, di uomini senza un briciolo di amor verso il genere femminile. Ella trovava rifugio e pace in quelle mani lerce che la toccavano, e quelle labbra languide che la baciavano e nel loro essere ignobili come la sua anima.Wonka era troppo per bene. Era un uomo similare a pochi, con i gusti di quelli di una volta. Dall'animo gentile e la voglia di sfiorare una donna come se fosse un fiore delicato, una gemma preziosa. D'altro canto sembrava anche molto solo, come se una fanciulla non facesse parte dei suoi piani in quel momento.
Come se ella fosse una distrazione per il suo genio. Come se ella fosse un demone da cui scappare e finire tra le sue grinfie, avrebbe significato poi, precipitare nell'oblio in cui ogni uomo è solito cadere dopo averne assaggiato il nettare.
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𝐋𝐚𝐛𝐛𝐫𝐚 𝐀𝐥 𝐆𝐮𝐬𝐭𝐨 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞| 𝐖𝐢𝐥𝐥𝐲 𝐖𝐨𝐧𝐤𝐚
Fanfiction[PUBBLICAZIONE LENTA] Cherry Street, 2005. Vi era un bizzarro ma geniale cioccolatiere. Egli era ambito dal suo fervido operato ed il suo nome, risuonava lampante nella mente della gente. William Wonka, o solamente, Willy Wonka. D'altro canto, se...