[PUBBLICAZIONE LENTA]
Cherry Street, 2005.
Vi era un bizzarro ma geniale cioccolatiere.
Egli era ambito dal suo fervido operato ed il suo nome, risuonava lampante nella mente della gente.
William Wonka, o solamente, Willy Wonka.
D'altro canto, se...
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꧁ Capitolo terzo ꧂
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Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono solo leggere il titolo.
-Virginia Woolf
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Il respiro cadenzato e carezzevole, fuorusciva lieve dalle sue labbra, leggermene schiuse. Delle piccole goccioline di sudore, si erano posate lungo la sua fronte; esse scivolarono al di sopra delle sue ciglia scure. D'altro canto, il cioccolatiere più ambito del pianeta, non era più padrone del suo sonno. Egli, percepiva un forte macigno depositato lungo il suo corpo, alla medesima altezza della sua cassa toracica.
Con le mani, teneva stretta la fedora azzurrina del suo cuscino pomposo. Inspirava sommesso mentre, con fare snervante, si rigirava nel letto con frequenza. Il signor Wonka non era solito dormire sonni tranquilli; il suo genio imperioso interrompeva avido, la sua quiete mesta.
«Diamine!» mormorò fissando il soffitto: le palpebre erano socchiuse e la bocca serrata in una linea dura. Sbuffava guardandosi intorno con fare circospetto mentre con la lingua, umettava le sue succose labbra burrose. La sua stanza era a dir poco al di fuori del normale: le mura erano dipinte di un celestino lampante, eccessivamente luminoso. Le tende si intonavano al blu scuro della notte e le mensole, accoglievano i suoi numerosi ricettari di dolci.
