III. IDENTITÀ

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Indecisi sul da farsi, Jhin e Zeta ricevono una chiamata improvvisa da Mama Isabela.

ISABELA: "Hey ragazzacci! Ho una notizia che potrebbe interessarvi!"

Anche se dovevano accompagnare Astrid in un luogo non ben definito, nulla impediva ai due di svolgere altri incarichi.

Per cui, ascoltarono attentamente quello che la generosa barista aveva da riferire.

ISABELA: "Avete presente Arcturus?"
ZETA: "Ma chi? Il dittatore pazzoide che vuole conquistare la galassia? No!"
ISABELA: "Beh, sentite questa! Ha promesso una mostruosa somma di danaro a chi gli riporta la figlia fuggita da casa!"
JHIN: "Eh? Quel vecchio ha una figlia?"

Più che una missione, era un consiglio nel tenere gli occhi aperti, data la ghiottissima occasione.

Anche se il cliente non era esattamente uno stinco di santo, ai crediti non ci si sputa su.

JHIN: "Vaaaa bene! Ci guarderemo in giro per tizie in fuga!"
ISABELA: "Bravo ragazzacci! A presto!"

Ma una volta chiusa la comunicazione con il Vodoo Bar, ci risero sopra.

JHIN: "Seeee, certo! E valla a trovare una che è sfuggita a babbo Arcturus!"
ZETA: "Già! Sai che odio darti ragione, ma io con quello non voglio averci nulla a che fare!
Pure se trovassimo la principessina, come minimo ci sparerebbe invece dei crediti!"

Seguirono grosse risate.

Ma un piccolissimo dubbio, attanagliò le loro menti.

JHIN: "Una... tizia..."
ZETA: "...In fuga..."

Lentamente, si girarono verso Astrid.

ZETA: "Ehm... giusto per curiosità... non è che tu hai a che fare con tutto questo, vero?"
JHIN: "Ma dai! È impossibile! Ti pare che costei è la figlia del pazzoide?"
ASTRID: "..."

La ragazza, chinò il capo.

ZETA: "Ehm... di solito si dice "No, non sono io la figlia di Arcturus in fuga"..."
JHIN: "Hai davvero fatto la voce in falsetto? Inquietante!"

Tuttavia, i dubbi cominciarono a farsi un po' di strada con prepotenza.

ASTRID: "Ecco... io..."
JHIN: "No eh!"
ASTRID: "Io sono..."
JHIN: "Non... dirlo! Non dire quella cosa che stai per dire ma che io già so di non voler sentire!!"

L'uomo cercava di interromperla ogni volta che Astrid apriva bocca.

Inutilmente.

ASTRID: "Sono... la figlia di Arcturus..."
ZETA: "Cazzo... L'ha detto sul serio..."
JHIN: "Oh... Santissimi... Cazzi!"

Avevano quindi a bordo una patata a dir poco bollente.

ASTRID: "V-Vi prego... Aiutatemi! Io sono... disperata!"
JHIN: "Oh si, certo! Aspetta, adesso facciamo fuori l'intero esercito che paparino manderà contro di noi!"
ZETA: "Fermi tutti! Prima dicci perché sei fuggita e come sei arrivata... beh... da noi!! E perché proprio NOI!"

Il racconto della principessa è tanto triste quanto coraggioso: Il padre Arcturus, è a tutti gli effetti uno spietato dittatore, il quale governa il pianeta Malgarak con un pugno di ferro assurdo.

ASTRID: "Malgarak era una vera oasi verde... ma "lui" ha cominciato a costruire fabbriche di armi ovunque, schiavizzando popolazione e chiunque osasse contrastarlo... compresa mia madre..."

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