Due

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Era mercoledì. Ero al solito banchetto ad aspettare che arrivasse nonna con la cariola, poiché quel giorno avevo finito prima l'allenamento.

Vidi quell'adorabile vecchietta in fondo alla strada trascinare a forza la cariola arrugginita con all'interno barattoli di bicarbonato rosa e azzurro.
Capitava spesso che persone regalassero bicarbonato ai battesimi, e per loro preparavamo appositi barattoli con colori indicativi del sesso del nascituro.

La vedevo sfinita ma mi limitati a fissarla con simpatia, provando ad accennare un saluto mentre vidi un'auto accostarsi accanto a lei.
Era Gandhi, che mettendo il braccio fuori dal suv diede uno spintone a nonna, facendola cadere con tutta la cariola carica.
Volevo aiutarla, ma doveva essere autonoma.

Dopo un po' di tempo riuscì a rialzarsi, inveendo contro Gandhi.
Ormai il nostro bicarbonato era sparso per la strada e nonna a fatica riuscì a raggiungermi.

Appena arrivò di fronte a me mi alzai e guardandola dissi tranquillamente "ciao nonnina", ma lei si limitò a sfregiarmi con l'inchiostro dei pennarelli Carioca.
Forse c'era rimasta male per il fatto che non l'avessi aiutata quando Gandhi l'aveva spinta a terra con violenza.

" Che hai, nonnina?" dissi calmo.
Lei mi guardò e prendendo uno stuzzicadenti dal suo calzino destro mi punse la parte esterna dell'orecchio per poi passare a quella più interna.
Nonna disse qualcosa in dialetto urlando e maledicendo il Mago Casanova, avviandosi verso casa con me al seguito.

La adoravo. Nonna era un'eroina. Nonostante i suoi 83 anni riusciva ancora a giocare a Wii sport resort, battendomi a pugilato.

Ricordo quando mi svegliava nel cuore della notte volendo giocare con me.
Io ero stanco, in quel periodo mi svegliavo presto per andare a scuola, poi avevo gli allenamenti di curling e alla sera le prove con la band.

Forse Zac Efron mi ha fatto un piacere.
Adoravo suonare la tromba, ma rompendola mi aveva liberato da un grande peso.
Nonna voleva ne comprassi una nuova, ma non capiva che il bicarbonato non bastava per quella che volevo prendere.
Avrei potuto ottenerli tutti in una volta accettando una proposta indecente del mago Otelma, ma sinceramente non mi sembrava la miglior cosa da fare, dopo quello che era successo con Tinky Winky.

Ad ogni modo, stavo cercando i soldi per la tromba.
Nonna ogni giorno, quando la portavo a vedere i cantieri edili, respirando amianto e eternit, mi ripeteva quanto le mancassero i pezzi blues che le suonavo.
Pensava lo facessi per farle piacere, ma in realtà era solo perché preferivo quello alle attività che lei normalmente mi proponeva, come tirare patate sulle code dei conigli del nostro vicino di casa.

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