Do you think the silence makes a good man convert?

Infanzia

Mi vergogno,e tanto,sono una brutta persona,non riesco a trovare le parole per cominciare,non è facile raccontare della propria vita dinanzi a queste persone.Aiutatemi,non vorrei esistere in questo momento.

Mi concedo un attimo per riflettere...ora sono pronto.

''Quando sono nato,i miei genitori,quei luridi bastardi,mi hanno abbandonato.Un gruppo di suore mi ha trovato e mi ha portato nel loro collegio,ero un cazzo di orfano.Sono cresciuto a bacchettate,quelle suore non mi sopportavano:ero un bimbo troppo irrequieto.Al contempo però,ero solo,completamente.Timidissimo,non ho fatto amicizia con nessun altro bambino del collegio,gli altri bambini mi deridevano e mi schernivano dicendomi che ero l'unico a non aver fatto amicizia con nessuno,e intanto io soffrivo e mi tenevo tutto dentro.Crescendo,accrebbe anche il mio malessere,ancora solo,ancora orfano,ancora deriso.Avevo 14 anni quando per la prima volta,sfogai la mia rabbia prendendomela con un ragazzino.Ero scontroso con tutti,poco socievole,le persone non mi andavano a genio,pensavo che fossero tutte persone false,persone pronte a voltarti le spalle quando l'amicizia comincia a complicarsi,credevo che di persone leali e sincere non ce ne fossero a questo mondo.Il mio ''me'' mi creava disagio e avevo paura di creare disagio anche agli altri.Quando sfogai la mia rabbia su quel ragazzino del quale non ricordo neanche il nome,gli altri ragazzi cominciarono a deridermi ancor di più,non avevano alcun timore,quando mi avvicinavo,dicevano «Uh,è arrivato il bulletto,scappiamo!» e mi ridevano in faccia.Il mio malessere non faceva altro che accrescere:solo,deriso da tutti,orfano,non avevo alcun sostegno morale da nessuno,non avevo famiglia,amici,conoscenze,nessuno si fidava di me,nessuno aveva mai tentato di stringere amicizia con me.'' Sono sconvolto ora,non mi reggo in piedi,i miei occhi,gonfi di lacrime,non possono resistere,e il fiume straripa.Datemi un attimo per riprendermi,vi prego.